Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Tobia 2


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Dopo questo, già preparato, in un giorno di festa del Signore, un buon pranzo in casa di Tobia,1 Dopo tali cose essendo venuto un giorno di festa del Signore, ed essendo preparato in casa di Tobia un buon pranzo,
2 egli disse al suo figlio: « Va e mena a banchettare con noi alcuni della nostra tribù, timorati di Dio ».2 Egli disse al suo figliuolo: Va, e conduci alcuni della nostra tribù, timorati di Dio a far banchetto con noi.
3 Il figlio parti, e ritornò a riferire che uno dei figli d'Israele giaceva sgozzato sulla piazza. Tobia s'alzò subito da mensa, e, lasciato il pranzo, arrivò digiuno presso il cadavere,3 E quegli essendo andato gli riferì al suo ritorno, come uno de figliuoli d'Israele scannato giaceva fulla piazza. Ed egli immantinente alzatosi da mensa, lasciato il desinare, si portò digiuno, dov'era il cadavere:
4 lo prese, lo portò di nascosto a casa sua per seppellirlo con precauzione dopo il tramonto del sole.4 E presolo lo portò occultamente a sua casa, per poi seppellirlo con sicurezza dopo il tramontar del sole.
5 Nascosto che ebbe il cadavere, si pose a mangiare con pianto e tremore,5 E nascosto che ebbe il cadavere, mangiò del pane piangendo, e tremando,
6 ricordando le parole dette dal Signore, per mezzo del profeta Amos: « I vostri giorni di festa saran cangiati in lamenti e lutto ».6 Ricordandosi di quelle parole dette dal Signore per Amos profeta: I vostri giorni festivi si convertiranno in lamentazioni, e in lutto.
7 Tramontato il sole, andò a seppellirlo.7 E tramontato il sole, andò, e lo seppellì.
8 Tutti i suoi vicini lo biasimavano, dicendo: « Già per questo motivo ordinarono d'ammazzarti, e a mala pena scampasti dalla sentenza di morte, e di nuovo seppellisci i morti? »8 Or tutti i suoi parenti lo sgridavano, dicendo: Già per questa ragione fu dato l'ordine di farti morire, e a mala pena ti sottraesti agli artigli della morte, e di nuovo tu vai a seppellire i morti?
9 Ma Tobia, temendo più Dio che il re, rapiva i corpi degli uccisi, e, nascostili nella sua casa, li seppelliva nel profondo della notte.9 Ma Tobia temendo più Dio, che il re, trafugava i corpi degli uccisi, e li nascondeva in sua casa, e nel mezzo della notte li seppelliva.
10 Un giorno tornando a casa affaticato dal seppellire, si gettò accosto a un muro e si addormentò.10 Or egli avvenne, che un giorno tornando stanco da seppellire, giunto a sua casa; si gettò vicino al muro, e si addormentò,
11 Mentre dormiva, essendogli caduto sugli occhi dello sterco caldo da un nido di rondini, diventò cieco.11 E da un nido di rondini cadde dello sterco caldo sugli occhi di lui addormentato, ond'ei rimase cieco.
12 Il Signore permise che gli venisse questa prova, per dare ai posteri un esempio di pazienza, come quello del santo Giobbe.12 E il Signore permise, che questa tentazione gli venisse, affinchè avessero i posteri un esempio di pazienza simile a quello del santo Giobbe.
13 Infatti, avendo egli sempre temuto Dio fin dalla fanciullezza, osservandone i comandamenti, non si lamentò contro Dio, per essere stato colpito dalla disgrazia della cecità,13 Imperocchè avendo egli sempre temuto Dio fin dalla sua fanciullezza, e osservati i suoi comandamenti, non si querelò di Dio per la tribolazione mandatagli della cecità.
14 anzi, mantenendosi saldo nel timore di Dio, rese grazie a Dio tutti i giorni della sua vita.14 Ma si mantenne saldo nel timore di Dio, rendendo a Dio grazie ogni giorno della sua vita.
15 Or come i re insultavano il beato Giobbe, così i parenti e i congiunti di Tobia deridevano la sua condotta, dicendo:15 E come il beato Giobbe era schernito dai re, così i parenti, e congiunti di questo si burlavano del suo modo di vivere, e dicevano:
16 « Dov'è la tua speranza per cui tu facevi elemosine e seppellivi? »16 Dov'è la tua speranza, per cui tu facevi limosine, e seppellivi?
17 Ma Tobia li sgridava, dicendo: « Non parlato così,17 Ma Tobia, gli sgridava, dicendo: Non parlate così:
18 perchè noi siam figli di santi, e aspettiamo quella vita che Dio darà a coloro i quali non perdono mai la loro fede in Lui ».18 Perocchè noi siamo figliuoli de Santi, e aspettiamo quella vita, che Dio a quelli darà, i quali giammai non mancano a lui di fede.
19 Anna, sua moglie, andava tutti i giorni a tessere, e portava a casa il vitto che poteva guadagnare col lavoro delle sue mani.19 E Anna fua moglie andava tutti i giorni a tessere, e delle fatiche delle sue mani portava a casa, quel che potea comprar da mangiare.
20 Un giorno, avendo ricovrito un capretto, lo portò a casa.20 Avvenne pertanto, che essendole stato dato un capretto lo portò a casa:
21 Suo marito, avendolo sentito belare, disse: « Badate che per caso non sia rubato; rendetelo ai suoi padroni, perchè non c'è lecito mangiare, nè toccare cosa rubata ».21 E, suo marito avendolo sentito belare, disse: Badate, che per disgrazia non sia stato rubato; rendetelo ai suoi padroni, perchè non è lecito a noi di mangiare, nè di toccare cosa rubata.
22 Allora la sua moglie rispose irritata: « E' chiaro che la tua speranza è diventata vana, ora si son manifestate le tue elemosine ».22 A queste parole irata, la la moglie di lui rispose; E cosa chiara, che è andata in fumo la tua speranza; e ora si vede il frutto di tue limosine.
23 Con queste e simile parole lo ingiuriava.23 E con queste, e simili parole lo maltrattava.