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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 30


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Poi Ezechia mandò per tutto Israele e Giuda, e scrisse lettere a Efraim e a Manasse, affinchè venissero alla casa del Signore in Gerusalemme, per celebrare la Pasqua al Signore Dio d'Israele.1 - Ezechia mandò pure messi per tutto Israele e per tutto Giuda. Scrisse lettere ad Efraim e a Manasse, perchè venissero alla casa del Signore in Gerusalemme, per celebrare la Pasqua in onore del Signore Dio d'Israele.
2 Dopo aver tenuto un consiglio, il re, i principi e tutta l'assemblea di Gerusalemme determinarono di far la Pasqua nel secondo mese,2 Tenutosi pertanto consiglio dal re, dai principi e da tutta l'assemblea di Gerusalemme, si stabilì di fare la Pasqua nel secondo mese,
3 non avendo potuto farla a suo tempo, perchè i sacerdoti non s'eran santificati in numero sufficiente e il popolo non s'era ancora radunato a Gerusalemme.3 non avendola potuta fare a suo tempo, perchè i sacerdoti a ciò necessari non erano stati ancora santificati, e il popolo non era stato ancora riunito in Gerusalemme.
4 Siccome la cosa piacque al re e alla moltitudine,4 Tale risoluzione piacque al re e a tutta la moltitudine
5 decisero di spedir nunzi per tutto Israele, da Bersabee fino a Dan, per farli venire a far la Pasqua al Signore Dio d'Israele in Gerusalemme, chè molti non l'avevan fatta come è prescritto dalla legge.5 e stabilirono di mandare messaggeri in tutto Israele da Bersabee fino a Dan, perchè la gente venisse a fare la Pasqua in onore del Signore Dio d'Israele, in Gerusalemme; poichè molti non l'avevano fatta secondo le prescrizioni legali.
6 I corrieri, per ordine del re e dei suoi principi, andaron con lettere in tutto Israele e Giuda, a pubblicare quel­lo che il re aveva comandato: « Figli d'Israele, tornate al Si­gnore Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, ond'egli torni al residuo scampato dalla mano del re d'Assiria.6 Se ne andarono adunque i messaggeri con lettere del re e dei suoi capi in tutto Israele e Giuda ad annunziare, conforme a quanto il re aveva comandato: «Figliuoli di Israele, tornate al Signore Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, affinchè egli si rivolga ai resti che son sfuggiti dalle mani del re di Assiria.
7 Non vogliate diventar come i vostri padri e i vostri fratelli, che si allontanarono dal Signore Dio dei loro padri, il quale, come vedete, li ha abbandonati alla rovina.7 Non vogliate essere come i padri vostri e i vostri fratelli, che si allontanarono dal Signore Dio de' padri loro, che li abbandonò, come voi vedete, alla rovina.
8 Non indurate le vostre cervici, come i padri vostri, date la mano al Si­gnore, e venite al santuario che egli ha santificato in perpetuo; servite al Signore Dio dei padri vostri, e l'ira del suo furore si stornerà da voi.8 Non indurate le vostre cervici, come i padri vostri, datevi vinti al Signore e accorrete al suo santuario, che egli ha santificato in eterno; servite al Signore Dio dei padri vostri e lo sdegno di lui si allontanerà da voi.
9 Anzi, se tornerete al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno misericordia presso i loro padroni che li hanno condotti in schiavitù, e torneranno in questo paese: il Signore Dio vostro è pio e elemento e non volterà da voi la faccia, se a lui tornerete ».9 Poichè se voi ritornerete al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli otterranno misericordia dai loro padroni, che li trassero prigionieri, e faranno ritorno a questa terra, perchè il Signore Dio vostro è pio e clemente e non allontanerà la sua faccia da voi, se tornate a lui».
10 I corrieri intanto andavano velocemente di città in città, nella terra di Efraim e di Manasse fino a Zabulon; ma questi li deridevano e schernivano.10 Se n'andarono adunque con grande celerità i messi da città in città per la terra di Efraim e di Manasse, fino a quella di Zabulon, ma furono oggetto di risa e di scherni.
11 Tuttavia alcuni uomini di Aser, di Manasse e di Zàbulon, accettando il consiglio, andarono in Gerusalemme.11 Alcuni uomini però delle tribù di Aser, di Manasse e di Zabulon accogliendo l'invito vennero a Gerusalemme;
12 Ma in Giuda la mano del Signore fece in modo di dar loro un sol cuore per fare secondo il comando del re e dei principi ciò che aveva ordinato il Signore.12 mentre in Giuda, per opera del Signore, tutti un cuor solo e un'anima sola, si apprestarono a fare quanto il re e i principi avevano comandato, secondo la parola del Signore.
13 Così gran popolo s'adunò in Gerusalemme per celebrare la solennità degli azzimi nel secondo mese.13 Si riunirono adunque in Gerusalemme molti popoli per celebrare la solennità degli azzimi, durante il secondo mese,
14 Si misero a distruggere gli altari che erano in Gerusalemme, e, fatto in pezzi tutte le cose nelle quali si bruciava incenso agl'idoli, le gettarono nel torrente Cedron.14 e levatisi, distrussero gli altari che si trovavano in Gerusalemme, fecero a pezzi tutte le cose che servivano a bruciar incensi agli idoli e le gettarono nel torrente Cedron.
15 Immolarono la Pasqua ai quattordici del secondo mese, e i sacerdoti e i leviti, che si eran finalmente santificati, offrirono olocausti nella casa del Signore.15 Quindi immolarono la Pasqua al quattordici del secondo mese. I sacerdoti e i leviti, finalmente santificatisi, offrirono olocausti nella casa del Signore,
16 Stettero ciascuno nel suo ordine, secondo le disposizioni e la legge di Mosè uomo di Dio: i sacerdoti ricevevan dalle mani dei leviti il sangue da spandere.16 e attesero secondo i loro turni alle sacre funzioni, secondo la prescrizione e la legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti poi prendevano dalle mani dei leviti il sangue da effondersi,
17 Siccome una folla numerosa non si era santificata, i leviti immolavano la Pasqua per quelli che non si erano affrettati a santificarsi al Signore.17 poichè una grande turba non era santificata, e perciò i leviti dovevano immolare la Pasqua per coloro che non erano santificati al Signore.
18 Anche gran parte del popolo di Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zàbulon, che non si era santificata, mangiò la Pasqua senza conformarsi a ciò che sta scritto. Ed Ezechia pregò per loro, dicendo: « Il Signore, che è buono, si mostrerà propizio18 Anche una gran parte del popolo di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon, che non si era santificata, mangiò la Pasqua, non attenendosi alle prescrizioni. Per costoro Ezechia innalzò al Signore questa preghiera: «Il Signore nella sua bontà userà misericordia
19 a tutti quelli che con tutto il cuore cercano il Signore Dio dei loro padri, e non imputerà loro il non essersi pienamente santificati ».19 verso tutti coloro che con tutto il cuore cercano il Signore Dio de' padri loro, e non imputerà ad essi di non essersi sufficientemente santificati».
20 Il Signore lo esaudì e si mostrò propizio al popolo.20 Il Signore lo esaudì e si placò verso il popolo.
21 I figli d'Israele che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la solennità degli azzimi per sette giorni con grande allegrezza, lodando ogni dì il Signore, come facevano pure i leviti e i sacerdoti cogli strumenti del loro ufficio.21 I figliuoli d'Israele, che si trovavano in Gerusalemme, celebrarono la solennità degli azzimi per sette giorni con grande gioia lodando ogni dì il Signore. Lo stesso fecero i leviti e i sacerdoti con istrumenti, che convenivano all'ufficio di ciascuno.
22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti che s'intendevano bene delle cose del Signore, ed essi mangiarono nei sette giorni della settimana, immolando vittime pacifiche, e lodando il Si­gnore Dio dei loro padri.22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti, che mostravano molta conoscenza delle cose del Signore; essi mangiarono per i sette giorni della solennità e offrivano vittime pacifiche e lodavano il Signore Dio de' padri loro.
23 Piacque a tutta la moltitudine di celebrar la festa per altri sette giorni, come infatti fecero con gran gioia,23 Tutta l'assemblea poi fu d'avviso di celebrare altri sette giorni; il che fu fatto con grande gioia,
24 perchè Ezechia re di Giuda aveva dato alla moltitudine mille tori e sette mila pecore, e i principi avevan dato al popolo mille tori e dieci mila pecore, e un gran numero di sacerdoti si era santificato.24 avendo Ezechia, re di Giuda, offerto a tutta la moltitudine mille tori e settemila pecore, e avendo a loro volta i principi dato al popolo mille tori e diecimila pecore, e così una gran moltitudine di sacerdoti fu santificata.
25 Tutta la gente di Giuda, e i sacerdoti, e i leviti, e tutta la mol­titudine venuta da Israele, e i proseliti del paese d'Israele e quelli stabiliti in Giuda, eran pieni di gioia.25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti e i leviti e tutta la turba venuta da Israele, come pure i proseliti del paese d'Israele e gli abitanti di Giuda, furono inondati di grande allegrezza
26 Così fu fatta una gran festa in Gerusalemme, qua­le non era mai stata in quella città dal tempo di Salomone figlio di David re d'Israele.26 e la solennità venne celebrata in Gerusalemme con grande sfarzo, quale non si era mai visto in quella città dai tempi di Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele.
27 I sacerdoti e i leviti si alzarono a benedire il popolo, e la loro voce fu esaudita, la loro preghiera giunse alla santa dimora del cielo.27 Si levarono quindi i sacerdoti e i leviti e benedissero il popolo; la loro voce fu esaudita e la loro orazione giunse fino all'abitazione santa del cielo.