Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 10


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Roboamo andò a Sichem, ove s'era adunato tutto Israele per costituirlo re.1 E ROBOAMO andò in Sichem; perciocchè tutto Israele era ventuo in Sichem, per istabilirlo re.
2 Ma Geroboamo figlio di Nabat, che era in Egitto, ove era fuggito dinanzi a Salomone, avendo ciò udito, tornò immediatamente.2 E quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ch’era in Egitto, ove era fuggito d’innanzi al re Salomone, ebbe ciò inteso, egli se ne ritornò di Egitto;
3 Lo chiamarono, ed egli con tutto Israele andò a parlare a Roboamo in questi termini:3 perciocchè gl’Israeliti l’aveano mandato a chiamare. Geroboamo adunque, e tutto Israele, vennero, e parlarono a Roboamo, dicendo:
4 « Tuo padre ci oppresse sotto un giogo durissimo: tu comanda con più dolcezza di tuo padre, che ci ha imposta una servitù pesante; alleggeriscici un poco le gravezze, e noi ti serviremo ».4 Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviaci ora dalla dura servitù di tuo padre, e dal suo grave giogo, il quale egli ci ha posto addosso, e noi ti saremo soggetti.
5 Roboamo disse: « Di qui a tre giorni tornate da me ». Partito il popolo5 Ed egli disse loro: Di qui a tre giorni ritornate a me. E il popolo se ne andò.
6 egli si consigliò cogli anziani che erano stati davanti a Salomone suo padre, mentre egli viveva, e disse loro: « Che consiglio mi date per rispondere al popolo? »6 E il re Roboamo si consigliò co’ vecchi, ch’erano stati ministri di Salomone, suo padre, mentre era in vita, dicendo: Come consigliate voi che si risponda a questo popolo?
7 Essi gli risposero: « Se ti rendi accetto a que­sto popolo, accondiscendendo con buone parole, ti serviran per sempre ».7 Ed essi gli risposero, dicendo: Se tu ti mostri benigno inverso questo popolo, e gli compiaci, e gli dài buone parole, essi ti saranno soggetti in perpetuo.
8 Ma egli, abbandonato il consiglio dei vecchi, cominciò a trattare coi giovani che erano stati allevati con lui ed erano al suo seguito,8 Ma egli, lasciato il consiglio che i vecchi gli aveano dato, si consigliò co’ giovani ch’erano stati allevati con lui, ed erano suoi ministri ordinari;
9 e disse loro: « Che ve ne pare? che devo rispondere a questo popolo il quale mi ha detto: Alleggerisci il giogo che tuo padre ci ha imposto? ».9 e disse loro: Che consigliate voi che rispondiamo a questo popolo, il qual m’ha parlato, dicendo: Alleviaci dal giogo che tuo padre ha posto sopra noi?
10 Essi risposero da giovani allevati come lui nelle delizie, e dissero: « Tu dirai a questo popolo che ti ha detto: Il tuo padre aggravò il nostro giogo, tu alleggeriscilo; tu così gli risponderai: Il mio dito mignolo è più grosso dei lombi di mio padre.10 Ed i giovani ch’erano stati allevati con lui, gli risposero, dicendo: Di’ così a questo popolo che t’ha parlato, dicendo: Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviacene; di’ loro così: Il mio piccol dito è più grosso che i lombi di mio padre.
11 Mio padre vi impose un giogo pesante, ma io lo renderò più pesante che mai; mio padre vi battè colle sferze; io vi strazierò cogli scorpioni ».11 Ora dunque, mio padre vi ha caricato addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha gastigati con isferze, ma io vi gastigherò con flagelli pungenti
12 Venuto adunque Geroboamo con tutto il popolo tre giorni dopo da Roboamo, com'egli aveva ordinato,12 E il terzo giorno appresso, Geroboamo e tutto il popolo, vennero a Roboamo, secondo che il re avea parlato, dicendo; Ritornate a me di qui a tre giorni.
13 il re, abbandonato il consiglio dei vecchi, rispose con durezza,13 E il re Roboamo rispose loro aspramente, e lasciò il consiglio de’ vecchi.
14 e, secondo il parere dei giovani, disse: « Mio padre vi impose un giogo pesante, e io lo aggraverò di più: mio padre vi battè colle sferze, e io vi strazierò cogli scorpioni ».14 E parlò loro secondo il consiglio de’ giovani, dicendo: Mio padre vi ha posto addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti.
15 Non si piegò alle preghiere del popolo, perchè Dio voleva che s'adempisse la sua parola, da lui detta per mezzo di Ahia Silonita a Geroboamo figlio di Nabat.15 Il re adunque non acconsentì al popolo; perciocchè questo era cagionato dal Signore Iddio, per adempier la sua parola, la quale egli avea pronunziata, per Ahia Silonita, a Geroboamo, figliuolo di Nebat.
16 Alla dura risposta del re il popolo così rispose: « Non abbiamo alcuna parte con David, nè alcuna eredità col figlio d'Isai: torna alle tue tende, o Israele, e tu, o David, governa la tua casa ». E tutto Israele se ne andò alle sue tende.16 E quando tutto il popolo d’Israele ebbe veduto che il re non avea loro acconsentito, rispose al re, dicendo: Qual parte abbiamo noi in Davide? noi non abbiamo alcuna ragione di eredità nel figliuolo d’Isai; o Israele, vadasene ciascuno alle sue stanze; o Davide, provvedi ora alla tua casa. Così tutto Israele se ne andò alle sue stanze.
17 Ma sopra i figli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo.17 Ma quant’è a’ figliuoli d’Israele che abitavano nelle città di Giuda, Roboamo regnò sopra loro.
18 Il re Roboamo mandò Aduram che sopraintendeva ai tributi; ma i figli d'Israele lo lapidarono e lo fecero morire. Allora il re Roboamo si affrettò a salire sul suo carro e fuggì a Gerusalemme.18 E il re Roboamo mandò a’ figliuoli d’Israele Hadoram, ch’era sopra i tributi; ma essi lo lapidarono, onde egli morì. Allora il re Roboamo salì prestamente sopra un carro, e se ne fuggì in Gerusalemme.
19 Così Israele è re­stato separato dalla casa di David fino a questo giorno.19 Così Israele si ribellò dalla casa di Davide, ed è rimasto così fino a questo giorno