Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 9


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 David disse: « Rimane ancora qualcuno della casa di Saul, che io gli faccia del bene per amore di Gionata? »1 E DAVIDE disse: Evvi più alcuno che sia rimasto della casa di Saulle, acciocchè io usi benignità inverso lui per amor di Gionatan?
2 Essendovi della casa di Saul un servo chiamato Siba, il re lo chiamò a sè, e gli disse: « Sei tu Siba? » Ed egli rispose: « Sono io tuo servo ».2 Ora, nella casa di Saulle vi era un servitore, il cui nome era Siba, il qual fu chiamato a Davide. E il re gli disse: Sei tu Siba? Ed egli disse: Tuo servitore.
3 E il re a lui: « V'è rimasto nessuno della casa di Saul, che gli usi la misericordia di Dio? » Siba rispose: « E' rimasto un figlio di Gionata, storpio ».3 E il re disse: Non vi è egli più alcuno della casa di Saulle, ed io userò inverso lui la benignità di Dio? E Siba disse al re: Vi è ancora un figliuolo di Gionatan, ch’è storpiato de’ piedi.
4 « Dov'è? » disse David. Siba rispose: « Ecco, è a Lodobar, nella casa di Machir figlio di Ammiel ».4 E il re gli disse: Dove è egli? E Siba disse al re: Ecco, egli è in casa di Machir, figliuolo di Ammiel, in Lo-debar.
5 Allora il re David mandò a Lodobar, a prenderlo dalla casa di Machir, figlio di Ammiel.5 E il re Davide mandò a prenderlo dalla casa di Machir, figliuolo di Ammiel, da Lo-debar.
6 Giunto alla presenza di David, Mifiboset, figlio di Gionata figlio di Saul, si prostrò bocconi per terra e lo adorò. E David disse: « Mifiboset ». Egli rispose: « Ecco qui il tuo servo ».6 E quando Mefiboset, figliuolo di Saulle, fu venuto a Davide, si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò. E Davide disse: Mefiboset. Ed egli disse: Ecco il tuo servitore.
7 David gli disse: « Non temere, perchè io ti farò grande misericordia per amore di Gionata tuo padre, ti restituirò tutti i poderi di Saul tuo avo, e tu mangerai sempre alla mia mensa ».7 E Davide gli disse: Non temere; perciocchè io del tutto userò inverso te benignità, per amor di Gionatan, tuo padre, e ti restituirò tutte le possessioni di Saulle, tuo padre; e, quant’è a te, tu mangerai del continuo alla mia tavola.
8 Mifiboset disse, prostrandosi: « Chi sono io tuo servo, perchè ti rivolga ad un cane morto qual sono io? »8 E Mefiboset s’inchinò, e disse: Che cosa è il tuo servitore, che tu abbia riguardato ad un can morto, qual sono io?
9 David allora chiamò Siba servo di Saul, e gli disse: « Tutto quello che apparteneva a Saul e tutta la sua casa, l'ho dato al figlio del tuo signore:9 Poi il re chiamò Siba, servitore di Saulle, e gli disse: Io ho donato al figliuolo del tuo signore tutto quello che apparteneva a Saulle, ed a tutta la sua casa.
10 lavorate adunque la sua terra per lui, tu, i tuoi figli e i tuoi servi, tu porterai al figlio del tuo signore alimenti per nutrirsi; ma Mifiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa ». Or Siba aveva quindici figli e venti servi.10 Tu adunque, co’ tuoi figliuoli e servitori, lavoragli la terra, e ricogline la rendita; acciocchè il figliuolo del tuo signore abbia di che sostentarsi; ma, quant’è a Mefiboset, figliuolo del tuo signore, egli mangerà del continuo alla mia tavola. Or Siba avea quindici figliuoli e venti servitori.
11 E Siba disse al re: « Il tuo servo farà, o re mio signore, come tu hai comandato al tuo servo, e Mifiboset mangerà alla mia mensa, come uno dei figli del re ».11 E Siba disse al re: Il tuo servitore farà secondo tutto quello che il re, mio signore, ha comandato al suo servitore. Ma, quant’è a Mefiboset, disse il re, egli mangerà alla mia tavola, come uno de’ figliuoli del re.
12 Or Mifiboset aveva un figlio piccolo chiamato Mica, e tutta la famiglia della casa di Siba serviva Mifiboset.12 Or Mefiboset avea un figliuolo piccolo, il cui nome era Mica; e tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servitori di Mefiboset.
13 Però Mifiboset stava in Gerusalemme, perchè mangiava sempre alla mensa del re, ed era zoppo ai due piedi.13 E Mefiboset dimorava in Gerusalemme; perciocchè egli mangiava del continuo alla tavola del re; ed era zoppo de’ due piedi