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Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 19


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Fu riferito a Gioab che il re piangeva e si lamentava pel suo figlio.1 Allora il re fremette, salì alla stanza superiore della porta e pianse. Così diceva mentre camminava: "Figlio mio Assalonne, figlio mio, figlio mio Assalonne! Magari fossi morto io al tuo posto, Assalonne figlio mio, figlio mio!".
2 La vittoria in quel giorno si cangiò in lutto per tutto il popolo, perchè il popolo in quel giorno sentì dire: « Il re piange sopra il figlio ».2 Fu riferito a Ioab: "Ecco, il re piange e fa lutto su Assalonne".
3 In quel giorno il popolo non ardì entrare in città, come se fosse stato un popolo disfatto e fuggito dalla battaglia.3 La vittoria in quel giorno si trasformò in lutto per tutto il popolo. Infatti tutto il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è afflitto per suo figlio".
4 Il re, copertosi il capo, gridava ad alta voce: « Figlio mio Assalonne! Assalonne figlio mio, figlio mio! »4 Così in quel giorno il popolo rientrò alla chetichella in città, come furtivamente rientra il popolo coperto di vergogna dopo essersi dato alla fuga durante la battaglia.
5 Allora Gioab entrò dal re in casa e disse: « Tu oggi hai coperto di confusione la faccia di tutti i tuoi servi che han salvata la vita a te, ai tuoi figli, alle tue figlie, alle tue mogli, alle tue concubine.5 Il re si era velato il volto e gridava ad alta voce: "Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!".
6 Tu ami quei che ti odiano, ed odi quei che t'amano, ed oggi fai vedere che non t'importa dei tuoi capitani e dei tuoi servi, ed io son convinto che se Assalonne fosse vivo e noi tutti morti, ne saresti contento.6 Allora Ioab andò in casa del re e disse: "Oggi tu copri di vergogna il volto di tutti i tuoi servi, che hanno salvato la vita tua, quella dei tuoi figli e delle tue figlie, la vita delle tue mogli e quella delle tue concubine,
7 Or dunque alzati, esci fuori e parla e contenta i tuoi servi, perchè ti giuro pel Signore, che se non esci fuori, neppure un uomo resterà con te questa notte; è questo il poggior di tutti i mali che ti son venuti addosso dalla tua adolescenza fino ad oggi ».7 amando quelli che ti odiano e odiando quelli che ti amano. Sì, oggi tu mostri che non esistono per te né capi né sudditi! Oggi capisco che se Assalonne fosse vivo e tutti noi morti, allora sarebbe cosa giusta ai tuoi occhi.
8 Il re allora s'alzò e si pose a sedere sulla porta, e tutto il popolo, saputo che il re era assiso alla porta, andò davanti al re; ma Israele era fuggito alle sue tende.8 Ma ora àlzati, esci, parla al cuore dei tuoi servi perché io giuro per il Signore: se non esci, nessuno resterà con te questa notte, e questo sarebbe per te un male peggiore di tutti i mali che ti sono venuti addosso dalla tua giovinezza fino ad ora".
9 Or tutto il popolo in tutte le tribù d'Israele s'accusava a vicenda, e diceva: « Il re ci liberò dalle mani dei nostri nemici, egli ci salvò dalle mani dei Filistei, ed ora è fuggito dal paese per colpa d'Assalonne.9 Allora il re si alzò e si pose a sedere alla porta. Fu annunciato a tutto il popolo: "Ecco, il re sta alla porta". E tutto il popolo andò davanti al re. Israele dunque era fuggito, ciascuno alla sua tenda.
10 Dopo che Assalonne, che abbiamo unto sopra di noi, è morto in battaglia, perchè non parlare di ricondurre il re? »10 Ora tutto il popolo discuteva in tutte le tribù d'Israele e diceva: "Il re ci ha liberato dalla mano dei nostri nemici, ci ha salvato dalla mano dei Filistei; ora egli è dovuto fuggire dal paese, a causa di Assalonne.
11 Inoltre il re David mandò a dire ai sacerdoti Sadoc e Abiatar: « Parlate agli anziani di Giuda, e dite loro: Perchè esser voi gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? (I discorsi di tutto Israele eran giunti al re in casa sua).11 Ma Assalonne, che avevamo consacrato sopra di noi, è morto in battaglia. Ora perché voi non fate niente per far tornare il re?". Ciò che si diceva da tutto Israele era pervenuto a Davide, nella sua casa.
12 Voi, che siete miei fratelli, mie ossa e mia carne, perchè siete gli ultimi a ricondurre il re?12 Allora il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: "Parlate agli anziani di Giuda: "Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa?
13 Di più dite ad Amasa: Non sei tu mie ossa e mia carne? Il Signore mi faccia questo e peggio, se tu non sei il capo dell'esercito, davanti a me, in ogni tempo in luogo di Gioab ».13 Voi siete miei fratelli, voi siete mie ossa e mia carne. Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re?".
14 Così (David) piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come il cuore d'un sol uomo ed essi mandarono a dire al re: « Ritorna pure, tu e tutti i tuoi servi ».14 E direte ad Amasà: "Non sei mie ossa e mia carne? Così mi faccia Dio e peggio ancora, se tu non sarai al mio cospetto capo dell'esercito per tutti i giorni al posto di Ioab!".
15 Quando il re, nel ritorno, giunse al Giordano, tutto Giuda si riunì a Galgala, per andare incontro al re e fargli traversare il Giordano.15 Così piegò il cuore di ogni uomo di Giuda come di un sol uomo. Essi mandarono a dire al re: "Ritorna, tu e tutti i tuoi servi".
16 Or Semei figlio di Gera, figlio di Iemini, di Bahurim, si affrettò a discendere cogli uomini di Giuda incontro a David,16 Allora il re fece ritorno e arrivò fino al Giordano. Intanto Giuda era giunto a Gàlgala per andare incontro al re, per aiutare il re nel passaggio del Giordano.
17 con mille uomini di Beniamino e con Siba, servo della casa di Saul, col quale erano i suoi quindici figli e venti servi. Essi si precipitarano nel Giordano davanti al re,17 Pure Simeì, figlio di Ghera, beniaminita, originario di Bacurìm, si affrettò a scendere insieme con gli uomini di Giuda incontro al re Davide.
18 e passarono a guado per far traversare la famiglia del re ed eseguire ogni suo ordine. Or Semei, figlio di Gera, prostratosi dinanzi al re, appena passato il Giordano,18 Mille uomini di Beniamino erano con lui. Anche Zibà, servo della casa di Saul, con i suoi quindici figli e i suoi venti servi attraversarono il Giordano davanti al re
19 gli disse: « Non imputarmi, o signor mio, la mia iniquità, non ricordar più, o re mio signore, le ingiurie che il tuo servo ti scagliò nel giorno in cui uscivi da Gerusalemme, o re, non le ritenere nel cuore;19 e si prestarono a far passare la casa del re e a compiere quello che a lui sarebbe piaciuto. E Simeì, figlio di Ghera, si prostrò davanti al re, mentre questi passava il Giordano.
20 perchè io tuo servo riconosco il mio peccato, ed ecco oggi son venuto il primo di tutta la casa di Giuseppe a scendere incontro al re mio signore ».20 Disse al re: "Non mi imputi il mio signore alcuna colpa! Non ricordare l'errore che ha commesso il tuo servo nel giorno che il re, mio signore, uscì da Gerusalemme, cosicché il re ne tenga conto.
21 Ma Abisai, figlio di Sarvia, prese la parola e disse: « Come? Per queste parole non sarà messo a morte Semei che ha maledetto il Cristo del Signore? »21 Sì, il tuo servo riconosce di aver peccato. Ma ecco, oggi sono venuto per primo fra tutta la casa di Giuseppe per scendere incontro al re, mio signore".
22 Allora David disse: « Che io ho da fare con voi, o figli di Sarvia? Perchè oggi mi siete diventati dei Satana? Può essere che si metta a morte un uomo in Israele, oggi? Posso io dimenticare che oggi sono stato fatto re sopra Israele?22 Abisài, figlio di Zeruià, prese a dire: "Per questo forse non dovrebbe essere messo a morte Simeì? Ha maledetto il consacrato del Signore!".
23 E il re disse a Semei: « Tu non morrai ». E glielo giurò.23 Allora Davide disse: "Che ho io con voi, figli di Zeruià, che oggi siate per me come un avversario? Oggi dovrebbe essere messo a morte un uomo in Israele? Non so forse che oggi io sono re su Israele?".
24 Anche Mifiboset, figlio di Saul, andò incontro al re. Egli aveva i piedi non lavati, la barba trasandata, e non s'era la vate le vesti dal giorno in cui il re era partito, fino al giorno del suo ritorno in pace.24 Poi il re disse a Simeì: "Non morirai!". Il re glielo giurò.
25 Essendo andato incontro al re in Gerusalemme, il re gli disse: « Perchè non venisti con me, Mifiboset? »25 Anche Merib-Baal, figlio di Saul, era sceso incontro al re. Egli non aveva curato i piedi, né si era acconciato la barba, né si era più lavato i vestiti dal giorno che il re era partito fino al giorno che tornò in pace.
26 Rispondendo egli disse: « Il mio servo, o re mio signore, mi ha disprezzato: io tuo servo gli avevo detto di allestire l'asino, affinchè, montandovi sopra, potessi andar col re, essendo zoppo il tuo servo;26 Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli domandò: "Perché non sei venuto con me, Merib-Baal?".
27 ma egli invece è venuto ad accusar me tuo servo davanti a te, o re mio signore. Tu però, o re mio signore, sei come un angelo di Dio: fa pure quello che ti piace;27 Egli rispose: "O re, mio signore, il mio servo mi ha tradito. Infatti il tuo servo aveva pensato: "Voglio sellarmi l'asina, per poterla cavalcare e andare con il re!". Perché il tuo servo è zoppo.
28 perchè la casa di mio padre non ha meritato dal re mio signore se non la morte: eppure tu ponesti me tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa. Di che adunque posso con giustizia dolermi, e che diritto avrei di gridare ancora al re? »28 Egli però ha calunniato il tuo servo presso il re, mio signore. Ma il re, mio signore, è come un angelo di Dio: fa' quello che sembra bene ai tuoi occhi!
29 Allora il re gli disse: « A che tante parole? Starà fermo quel che ho detto: tu e Siba dividetevi le possessioni ».29 Veramente tutta la casa di mio padre non era che gente degna di morte per il re, mio signore. Eppure tu hai posto il tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa. Quale diritto ho io ancora da reclamare presso il re?".
30 Mifiboset disse al re: « Si prenda pure tutto lui: a me basta che il re mio signore sia tornato in pace a casa sua ».30 Il re gli disse: "Perché seguiti a dire parole? Io dico: tu e Zibà vi dividerete i campi".
31 Anche Berzellai Galaadita discese da Rogelim a condurre il re dall'altra parte del Giordano, pronto a seguirlo oltre il fiume.31 E Merib-Baal disse al re: "Prenda pure tutto, dal momento che il re, mio signore, è tornato in pace alla sua casa!".
32 Berzellai Galaadita era assai vecchio, aveva ottant'anni, ed essendo molto ricco, aveva somministrato i viveri al re quando era nel Campo.32 Anche Barzillài, il galaadita, era sceso da Roghelìm, e attraversò il Giordano con il re per prendere congedo da lui al Giordano.
33 Per questo il re disse a Berzellai: « Vieni con me, a riposarti tranquillamente con me a Gerusalemme ».33 Barzillài era molto vecchio, aveva ottant'anni; fu lui a mantenere il re durante la sua permanenza a Macanàim; era infatti molto facoltoso.
34 Ma Berzellai disse al re: « Quanti saranno ancora i giorni della mia vita, per salire col re a Gerusalemme?34 Il re disse a Barzillài: "Tu vieni con me perché ti voglio mantenere con me a Gerusalemme".
35 Ho ormai ottantanni. I miei sensi potran forse distinguere il dolce dall'amaro? Il mangiare e il bere potran dar del gusto al tuo servo? Potrò ancora stare a sentire la voce dei cantori e delle cantatrici? E perchè il tuo servo dev'essere d'aggravio al re mio signore?35 Ma Barzillài rispose al re: "Quanto mi resta da vivere, perché io salga col re a Gerusalemme?
36 Io tuo servo verrò con te un poco al di là del Giordano; ma non avrei bisogno di tal cambiamento.36 Io adesso ho ottant'anni. Forse posso distinguere il buono dal cattivo? O può gustare il tuo servo quello che mangia e quello che beve? O posso ascoltare la voce dei cantori e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso al re, mio signore?
37 Lascia, ti prego, che io tuo servo me ne ritorni, e muoia nella mia città, e sia sepolto presso alla sepoltura di mio padre e di mia madre. Ecco il tuo servo Camaam; venga egli con te e tu, o re mio signore, fa a lui tutto quello che ti piacerà ».37 Il tuo servo attraverserà appena il Giordano con il re. E perché il re dovrebbe ripagarmi con questa ricompensa?
38 Il re disse: « Venga Camaam con me: io gli farò tutto quello che ti piacerà e tutto quello che mi domanderai, l'otterrai ».38 Lascia tornare indietro il tuo servo, perché io muoia nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ma ecco il tuo servo Chimàm: verrà lui con il re, mio signore: fa' a lui quello che piace ai tuoi occhi".
39 Or quando tutto il popolo e il re ebbero passato il Giordano, il re baciò Berzellai e lo benedisse, ed egli tornò a casa sua.39 Davide rispose: "Chimàm verrà con me, e io gli farò ciò che piace ai tuoi occhi: tutto quello che vorrai da me, te lo farò".
40 Il re invece passò a Galgala, portando seco Camaam. Avendo accompagnato il re tutto il popolo di Giuda, ed essendovi presente soltanto la metà del popol d'Israele,40 Allora tutto il popolo attraversò il Giordano. Il re era già passato. Il re baciò Barzillài, lo benedì ed egli tornò al suo paese.
41 tutti gli uomini d'Israele, accorrendo presso il re, gli dissero: « Perchè i nostri fratelli, gli uomini di Giuda ti hanno rubato, ed han fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di David con lui? »41 Il re proseguì per Gàlgala e Chimàm passò con lui. Tutto il popolo di Giuda e metà del popolo d'Israele fecero passare il re.
42 Tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: « Perchè il re è più che altro nostro: perchè vi adirate per questo? Abbiamo noi mangiato qualche cosa del re? Ci sono stati dati dei doni? »42 Ma ecco che tutti gli uomini d'Israele andarono dal re e dissero: "Perché i nostri fratelli di Giuda ti hanno rubato e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua casa e a tutti gli uomini di Davide?".
43 E gli uomini d'Israele risposero agli uomini di Giuda: « Presso il re noi siamo dieci volte più di voi. Perchè ci avete fatto questo torto di non avvertirci per i primi, per ricondurre il nostro re? » Ma gli uomini di Giuda risposero molto duramente a quelli d'Israele.43 Tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: "Perché il re è mio parente! Perché ti adiri per questa cosa? Abbiamo forse mangiato qualcosa del re oppure ci è stata offerta qualche porzione?".
44 La gente d'Israele rispose a quella di Giuda: "Io ho dieci parti sul re e anche su Davide io conto più di te! Perché mi hai disprezzato? Non ho fatto io per primo la proposta di far ritornare il mio re?". Ma la parola della gente di Giuda fu più dura della parola della gente di Israele.