Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Genesi 44


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Or Giuseppe comandando disse al suo maestro di casa: « Riempi i loro succhi di grano, finché ce ne può entrare, e metti alla bocca del sacco il danaro di ciascuno.1 - Giuseppe dette all'intendente della sua casa quest'ordine: «Riempi di grano i loro sacchi finchè ne possono tenere, e rimetti alla bocca d'ogni sacco il suo prezzo;
2 Alla bocca del sacco del più giovane, col prezzo dato pel grano, mettici la mia coppa d'argento ». E così fu fatto,2 nel sacco poi del più piccolo, oltre il prezzo che ha dato del grano, metti la mia coppa d'argento». Così fece,
3 venuto poi il mattino, furon lasciati partire coi loro asini.3 e, fatto giorno, furon lasciati partire coi loro asini.
4 Ma erano appena usciti di città ed avevan fatta pochissima strada, quando Giuseppe, chiamato a sè il maestro di casa, gli disse: « Presto, corri dietro a quegli uomini, e, come li avrai raggiunti, dì loro: Perchè avete reso male per bene?4 Erano usciti di città, e fatto poco cammino, quando Giuseppe chiamò l'intendente di casa, e gli disse: «Levati, va' dietro a quegli uomini, raggiungili, e di' loro: - Perchè avete reso male per bene?
5 La coppa da voi rubata è quella nella quale beve il mio signore e della quale si serve per indovinare: avete fatto una pessima azione ».5 La coppa che avete rubata, è quella nella quale beve il mio signore, e con la quale fa gli augurii. Avete commesso un'azione indegna -».
6 Il maestro di casa eseguì il comando, li ragghiuse e disse loro quelle parole.6 Quegli eseguì il comando, e raggiuntili disse loro come aveva avuto ordine.
7 Ed essi risposero: « Perchè il signor nostro ci parla a questo modo, come se i tuoi servi avessero commesso questa scelleratezza?7 Essi risposero: «Perchè parla così il nostro signore, come se i tuoi servi avessero commesso un tal misfatto?
8 Il danaro trovato alla bocca dei sacchi, noi te l'abbiamo riportato dalla terra di Canaan: e come, dopo di ciò, può essere che abbiamo rubato oro e argento dalla casa del tuo padrone?8 Il danaro che ritrovammo in cima ai sacchi, te lo riportammo dalla terra di Canaan; come dunque può essere che abbiamo rubato dell'oro e dell'argento dalla casa del tuo signore?
9 Quello dei tuoi servi presso il quale sarà trovato ciò che tu cerchi sia messo a morte, e noi pure saremo schiavi del nostro signore ».9 Chiunque dei tuoi servi venga ritrovato avere quel che cerchi, sia messo a morte, e noi rimarremo schiavi del nostro signore».
10 Egli disse loro: « Si faccia pure come avete detto: colui presso il quale sarà trovata la coppa sarà mio schiavo, ma voi sarete senza colpa ».10 Disse l'intendente: «Si faccia come dite. Chiunque si trovi avere [la coppa], diverrà mio schiavo, e voi rimarrete liberi».
11 Misero adunque in tutta fretta a terra i sacchi, e ognuno aperse il suo.11 Allora tutti si affrettarono a posare in terra i loro sacchi, ed aprirli.
12 Il maestro di casa li frugò, cominciando da quello del maggiore sino a quello del più piccolo, e trovò la coppa nel sacco di Beniamino.12 E rovistatili, cominciando da quello del maggiore sino a quello del più piccolo, trovò la coppa nel sacco di Beniamino.
13 Allora stracciatesi le vesti e ricaricati gli asini, essi tornarono in città.13 Allora, strappatesi le vesti, e ricaricati gli asini, ritornarono in città.
14 E Giuda per il primo entrò coi suoi fratelli nella casa di Giuseppe, il quale era sempre nel medesimo luogo, e tutti si gettarono in terra dinanzi a lui.14 Giuda entrò pel primo coi fratelli nella casa di Giuseppe, che non s'era ancora mosso di lì; e tutti dinanzi a lui si gettaron per terra.
15 Ed egli disse loro: « Perchè avete agito sì malamente? Non sapete che non c'è nessuno uguale a me nella scienza d'indovinare? »15 Disse loro: «Perchè avete voluto far questo? Non sapete che non v'è alcuno a me pari nell'arte d'indovinare?».
16 E Giuda gli disse: « Che potremo rispondere al mio signore? Che dire? Quale scusa portare? Dio ha fatto trovare l'iniquità nei tuoi servi: ecco, noi siamo tutti schiavi del mio signore: noi e quello presso il quale fu trovato la coppa».16 E Giuda a lui: «Che risponderemo al signor mio? O che gli diremo o che gli potremo opporre a nostro discarico? Iddio ha scoperto il peccato dei tuoi servi; ecco, siamo tutti schiavi del mio signore, noi, e quegli presso del quale è stata trovata la coppa».
17 Giuseppe rispose: «Dio mi guardi da far questo! Soltanto chi ha rubato la coppa sia mio schiavo; voi andatevene pure liberamente al padre vostro ».17 Rispose Giuseppe: «Non sarà mai ch'io faccia questo; chi ha rubato la coppa, sia egli mio schiavo; voi tornatevene liberi al padre vostro».
18 Allora Giuda, avvienatosi a lui, gli disse animosamente: « Di grazia, mio signore, concedi al tuo servo di dirti una parola, e non ti adirare col tuo schiavo, giacché dopo Faraone tu sei il mio signore.18 Avvicinatosi ancor più, Giuda disse con franchezza: «Ti prego, signore; lascia che il tuo servo ti parli ancora, e non ti sdegnare con lui; tu, infatti, dopo il Faraone, sei
19 Tu già domandasti ai tuoi servi: Avete voi un padre, un fratello?19 il mio signore. Tu interrogasti prima i tuoi servi: - Avete il padre, o un fratello? -
20 E noi rispondemmo a te, mio signore: Abbiamo un padre vecchio, con un fanciullo piccolo, datogli nella vecchiaia; essendo morto il suo fratello uterino, egli è rimasto solo di sua madre, e quindi il padre lo ama teneramente.20 E noi rispondemmo a te signor nostro: - Abbiamo il padre vecchio, ed un figlioletto fanciullo che gli è nato nella sua vecchiaia; un fratello uterino di questo è morto; egli è rimasto solo di quella madre, ed il padre lo ama teneramente. -
21 Ma tu dicesti ai tuoi servi: Menatelo a me, affinchè io lo fissi coi miei occhi.21 Tu dicesti ai tuoi servi: - Conducetelo a me, e gli farò buon viso. -
22 Noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può allontanarsi da suo padre, perchè, se lo lasciasse, il padre ne morrebbe.22 Allora osservammo al signor mio: - Non può il fanciullo abbandonare il padre suo; se questi lo lasciasse partire, morrebbe. -
23 E tu dicesti ai tuoi servi: Se non verrà con voi il vostro fratello minore, non vedrete più la mia faccia.23 Tu dicesti ai tuoi servi: - Se il vostro fratellino più piccolo non viene con voi, io non vi ammetterò più alla mia presenza. -
24 0r noi, giunti dal nostro padre, tuo servo, gli raccontammo tutto quello che il mio signore aveva detto.24 Quando dunque fummo tornati al padre nostro e tuo servo, gli raccontammo tutto quello che il signor mio aveva detto.
25 Poi nostro padre ci disse: Tornate a comprarci un po' di grano.25 Ci disse il padre: - Tornate a comprarci un poco di grano. -
26 E noi a lui: Non possiamo andare: se il vostro fratello più piccolo verrà con noi, partiremo insieme; ma senza di lui non possiamo vedere la faccia di quell'uomo.26 Gli rispondemmo: - Non possiamo andare; se il nostro fratello minore verrà con noi, partiremo tutti insieme; altrimenti, senza di lui non ardiremo presentarci a quel signore. -
27 A questo egli rispose: Voi sapete che mia moglie mi partorì due figlioli.27 Al che rispose: - Voi sapete che la moglie mia ne ha partoriti due.
28 Uno si allontanò da me, e voi mi diceste: Una fiera lo ha divorato; e non l'ho più visto.28 Il primo uscì alla campagna; voi mi diceste che una bestia feroce lo aveva divorato, e difatti sin qui non è ricomparso.
29 Se mi togliete anche questo, e nel viaggio gli succede qualche cosa, farete discendere addolorata la mia canizie nella dimora dei morti.29 Se mi prendete anche questo, e gli accade qualche disgrazia nel viaggio, mi farete discendere, così vecchio, piangendo, al luogo de' morti. -
30 Or se io tornassi a nostro padre, tuo servo, senza il fanciullo, dalla vita del quale dipende le sua vita,30 Se dunque io tornerò al tuo servo il padre nostro, ed il fanciullo non vi sarà, essendo che la vita di lui dipende dalla vita di questi,
31 egli, non vedendolo con noi, morrà, e i tuoi servi avranno fatto scendere addolorata la canizie di lui nella dimora dei morti.31 quando vedrà che il fanciullo non è con noi ne morrà, ed i tuoi servi avranno sospinto la sua dolente canizie al soggiorno dei morti.
32 Permetti adunque che resti io come tuo schiavo, io che ne ho presa la responsabilità e ne son restato mallevadore, dicendo: Se non lo riconduco sarò sempre colpevole verso il mio padre.32 Sarò io tuo schiavo; poichè lo presi io in consegna, e mi obbligai dicendo: - Se non lo ricondurrò, sarò io colpevole di tal peccato innanzi al padre, per tutta la vita. -
33 Rimarrò dunque io come tuo schiavo a servizio del mio signore, in luogo del fanciullo, affinchè egli possa ritornare coi suoi fratelli.33 Resterò dunque io tuo schiavo, in vece del fanciullo, a servizio del mio signore; ed il fanciullo ritornerà co' suoi fratelli.
34 Perchè io non posso tornare al padre senza di lui. Ah! ch'io non vegga l'afflizione che opprimerà mio padre! »34 Non posso infatti tornare al padre mio senza di lui, se non voglio veder co' miei occhi la disgrazia che starà per opprimerlo».