Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 14


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Impresa di Gionata

1- Ora avvenne che un giorno Gionata figlio di Saul disse al giovane suo scudiero: «Vieni e passiamo fino al presidio dei Filistei che è dall'altra parte». Ma non ne disse nulla a suo padre.2Saul poi se ne stava all'estremità di Gabaa sotto il melagrano che era in Magron, e avea con sè un esercito di quasi seicento uomini.3Achia poi figlio di Achitob, fratello di Icabod, figlio di Finees, figlio di Eli sacerdote del Signore in Silo, portava l'efod. Ma anche il popolo ignorava dove fosse andato Gionata.4Nella salita per la quale Gionata si sforzava d'arrivare al presidio dei Filistei eranvi pietre sporgenti da una parte e dall'altra e di qua e là due scogli dirupati a somiglianza di denti, detti l'uno Boses e l'altro Sene.5Uno di questi scogli sporgeva verso settentrione dirimpetto a Macmas; l'altro verso mezzogiorno di contro a Gabaa.6Disse allora Gionata al giovane suo scudiero: «Vieni, passiamo al presidio di questi incirconcisi. Può darsi che il Signore agisca per noi; poichè per il Signore non è difficile salvare con pochi o con molti [uomini]».7Gli rispose lo scudiero: «Fa' quel che ti piace; va' dove brami ed io sarò teco dovunque tu vorrai».8Disse Gionata: «Ecco, noi passiamo da costoro. Quando ci presenteremo a loro,9se essi ci parleranno così: - State lì fino a che veniamo da voi -; noi ce ne staremo al nostro posto, e non saliremo fino a loro;10ma se dicessero: - Venite su da noi -; noi ascenderemo perchè il Signore ce li avrà dati nelle mani, e questo per noi sarà il segno».11Si mostrarono pertanto entrambi al presidio dei Filistei e questi dissero: «Ecco gli Ebrei che escon dalle grotte ove stavano rintanati».12E gli uomini del presidio, rivolgendosi a Gionata e al suo scudiero, dissero: «Salite su da noi, che vi mostreremo una cosa». Gionata allora disse allo scudiero: «Saliamo e tu vieni dietro a me, chè il Signore li ha dati nelle mani d'Israele».13Arrampicandosi quindi con le mani e coi piedi, Gionata seguìto dallo scudiero, salì [fino dove essi erano]. Pertanto alcuni cadevano innanzi a Gionata, e altri erano uccisi dallo scudiero che gli veniva appresso.14Si ebbe così una prima strage, in cui Gionata e il suo scudiero nello spazio di un mezzo iugero, che è quanto un paio di buoi suole arare in un giorno, abbatterono circa venti uomini.15Nacque quindi un grande spavento nell'accampamento e per le campagne; parimenti tutti quelli del presidio che erano usciti per far bottino ebbero paura e la regione intiera si trovò in preda allo sgomento; e fu come un miracolo di Dio.

Disfatta dei Filistei

16Le sentinelle di Saul che erano in Gabaa di Beniamino guardarono e scòrsero quella moltitudine abbattuta e sbandata qua e là.17Allora Saul disse alla gente che stava con lui: «Cercate e vedete chi se n'è andato da noi». E avendo fatta ricerca trovarono mancanti Gionata e il suo scudiero.18E Saul disse ad Achia: «Accosta l'arca di Dio». (Infatti l'arca di Dio era quivi in quel giorno coi figli d'Israele).19Mentre Saul parlava al sacerdote, nel campo dei Filistei s'era fatto un grande tumulto che veniva man mano crescendo e facendosi più distinto. Laonde Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano».20Poi Saul mandò un grido insieme a quei che erano con lui e accorsero al luogo del combattimento; ed ecco che la spada di ciascun [Filisteo] era rivolta contro il suo compagno e la strage s'era fatta grandissima.21Ma anche gli Ebrei che nei giorni precedenti eransi associati ai Filistei ed erano saliti con essi al campo tornarono a mettersi cogli Israeliti che erano insieme a Saul e a Gionata.22Parimenti gli Israeliti che s'erano rifugiati tra i monti di Efraim, all'udire che i Filistei eran fuggiti, si associarono ai loro per combattere e furono con Saul circa diecimila uomini.23Così il Signore salvò in quel giorno Israele; e la battaglia si stese fino a Betaven.

Gionata viola il voto di Saul

24Gli Israeliti si riunirono in quel giorno, ma Saul scongiurò il popolo, dicendo: «Maledetto l'uomo che toccherà cibo prima di sera, fino a che io mi sia presa vendetta dei miei nemici». E tutto il popolo non mangiò affatto.25Or tutto il popolo di quel paese giunse in un bosco, dove era del miele per terra.26Entrato dunque il popolo nel bosco e avendo visto il miele che colava, nessuno si portò la mano alla bocca, perchè il popolo temeva il giuramento.27Gionata invece che non aveva udito il padre scongiurare il popolo, stese l'estremità del bastone che teneva in mano, l'immerse in un favo di miele, e si portò la mano alla bocca, e gli si rischiarò la vista.28Uno però del popolo, rivolgendosi a lui, gli disse: «Tuo padre obbligò con giuramento tutti, dicendo: - Maledetto l'uomo che oggi toccherà cibo -», (eppure il popolo era sfinito).29Allora Gionata disse: «Mio padre ha turbato il paese, voi vedete come io mi sia rischiarato la vista dopo aver gustato un po' di questo miele.30Quanto più se il popolo avesse mangiato della preda trovata presso i suoi nemici? Non è vero che allora si sarebbe fatta una più grande strage di Filistei?».31Quel giorno adunque [gli Israeliti] percossero i Filistei da Macmas ad Aialon; il popolo era sfinito,32gettandosi perciò sulla preda prese pecore, buoi e vitelli e li scannò per terra e ne mangiò [le carni] col sangue.33Fu quindi riferito a Saul che il popolo avea peccato contro il Signore mangiando [carne] col sangue, onde disse: «Avete prevaricato: fate rotolare innanzi a me un grosso macigno».34Poi soggiunse: «Ed ora andate attorno tra il popolo e dite che ciascuno mi conduca il suo bue e il suo ariete e uccidetelo sopra questa [pietra] e mangiatene e così non offenderete il Signore, mangiando [carne] con sangue». E ciascuno del popolo trasse di propria mano il suo bue fino a notte fatta, e quivi li uccisero.35Saul poi edificò un altare al Signore e quello fu il primo altare da lui edificato al Signore.

Gionata salvato dal popolo

36Disse poi Saul: «Diamo stanotte addosso ai Filistei e saccheggiamoli fino a che non spunti il giorno e non lasciamone neppur uno». Il popolo rispose: «Fa' pure quanto ti piace». Allora il sacerdote disse: «Accostiamoci qui a Dio».37Saul consultò il Signore dicendo: «Debbo dare addosso ai Filistei? Li darai tu nelle mani di Israele?». Ma quel giorno Dio non diede alcuna risposta.38Perciò disse Saul: «Accostatevi tutti voi capi del popolo e sappiate e vedete per colpa di chi sia avvenuto oggi questo peccato.39Viva il Signore salvator d'Israele! Anche se il colpevole fosse mio figlio Gionata, morrà senza remissione». Nè a ciò si oppose alcuno del popolo.40Poi disse a tutto Israele: «Voi mettetevi da una parte; io con mio figlio Gionata ci porremo dall'altra». Rispose il popolo: «Fa' quel che ti par bene».41Quindi Saul si volse al Signore, Dio d'Israele, e disse: «Signore Dio d'Israele dà un segno. Perchè non rispondesti oggi al servo tuo? Se questa colpa deve imputarsi a me o al figlio mio Gionata dallo a conoscere; se la colpa è del tuo popolo dà a conoscere la tua santità». Or vennero designati Gionata e Saul e il popolo fu rimandato;42poi Saul soggiunse: «Gettate la sorte tra me e Gionata mio figlio», ed essendo stato designato Gionata,43Saul gli disse: «Dimmi che cosa hai fatto?». E Gionata glielo indicò e disse: «Ho appena gustato colla estremità del bastone che aveva in mano un po' di miele ed ecco che mi toccherà morire».44E Saul soggiunse: «Il Signore faccia a me ciò e peggio se non morrai, o Gionata».45Ma il popolo disse a Saul: «Che debba morir Gionata, che ha operato questa grande liberazione in Israele? È un delitto. Viva il Signore, non cadrà a terra un sol capello della sua testa, poichè oggi egli ha operato con Dio». Così il popolo liberò Gionata da morte.46Saul poi si ritirò, e non inseguì più i Filistei che ne ritornarono alle loro terre.47Stabilito il suo regno sopra Israele, Saul fece guerra all'ingiro contro tutti i suoi nemici: contro Moab e i figli di Ammon ed Edom e i re di Soba e i Filistei, e ovunque si volgeva riusciva vittorioso.48Di più, radunato un esercito, percosse gli Amaleciti e liberò Israele dai suoi devastatori.49I figli di Saul furono Gionata, Jessui e Melchisua, e delle sue due figliuole, la primogenita si chiamava Merob e la minore Micol.50E il nome della moglie di Saul era Achinoam figlia di Achimaas; e il nome del capo del suo esercito era Abner figlio di Ner, zio di Saul.51Ora Cis fu padre di Saul e Ner, padre di Abner, fu figlio di Abiel.52In tutta la vita di Saul vi fu guerra accanita contro i Filistei, poichè come Saul vedeva un uomo forte e atto alla guerra se lo associava.