Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 25


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Davide e Nabal

1- Frattanto moriva Samuele e tutto il popolo d'Israele si riunì per piangerlo e per seppellirlo nella sua proprietà, in Ramata. Levatosi, Davide discese nel deserto di Faran.2Abitava nel deserto di Maon un certo tale che aveva possedimenti in Carmelo; quest'uomo era ricchissimo, aveva tremila pecore e mille capre; e il suo gregge si doveva tosare a Carmelo.3Egli aveva nome Nabal e sua moglie si chiamava Abigail, donna assai prudente e bella; ma suo marito, che apparteneva alla discendenza di Caleb era duro, pieno di cattiveria e di malizia.4Avendo dunque Davide udito, mentre era nel deserto, che Nabal tosava il suo gregge5gli spedì dieci giovani, a cui aveva detto: «Salite a Carmelo e, presentandovi a Nabal, salutatelo da parte mia pacificamente6e ditegli così: - Pace sia ai miei fratelli, a te, alla tua casa e a tutto quello che hai.7Ho inteso come i tuoi pastori, che stettero con noi nel deserto, facciano la tosatura. Noi non abbiamo mai recato loro molestia, nè mai venne loro a mancare un solo capo di bestiame in tutto il tempo che furono con noi in Carmelo.8Chiedine pure ai tuoi uomini e te lo diranno. Ora quindi i tuoi servi sperano di trovar grazia agli occhi tuoi, poichè siam venuti in giorno tanto opportuno; dà ai tuoi servi e al figliuol tuo Davide tutto ciò che ti viene alla mano -».9Venuti da Nabal gli uomini di Davide ripeterono in nome di lui tutte queste cose e poi tacquero;10e Nabal rispose ai servi di Davide: «E chi è Davide? E chi è il figlio di Isai? Oggi sono cresciuti i servi che fuggono dai loro padroni.11Prenderò io il mio pane e la mia acqua e le carni delle mie pecore ammazzate per i miei tosatori per darle a uomini che non so donde vengano?».12Gli uomini di Davide rifecero allora la strada e di ritorno vennero ad annunziare a Davide tutto ciò che Nabal aveva detto.13Disse Davide ai suoi servi: «Ciascuno si cinga della sua spada». Ognuno si cinse la spada; anche Davide prese la sua e si mise alla testa di quasi quattrocento uomini, mentre duecento rimasero a custodire i bagagli.

Davide placato da Abigail

14Abigail però, la moglie di Nabal fu informata da uno de' suoi servi, che disse: «Ecco, Davide ha mandato dei messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli li trattò duramente.15Eppure quegli uomini sono stati abbastanza buoni verso di noi nè ci hanno molestati; nè mai per tutto il tempo che fummo con loro nel deserto ci mancò la più piccola cosa,16ma furono sempre per noi un baluardo di giorno e di notte per tutto il tempo che pascolammo presso di loro il gregge.17Perciò guarda bene e rifletti a ciò che fai, poichè è al colmo la malizia contro tuo marito e contro la tua casa; è figlio di Belial cosicchè nessuno gli può parlare».18Abigail allora si affrettò e presi duecento pani e due otri di vino e cinque arieti cotti e cinque misure di grano tostato e cento penzoli di uva passa e duecento masse di fichi secchi, ne caricò alcuni asini19e disse ai suoi servi: «Precedetemi; io verrò dopo di voi». Ma non disse nulla a Nabal suo marito.20Mentre montata sull'asino discendeva ai piedi del monte, Davide e i suoi le venivano incontro ed ella si trovò a faccia a faccia con loro.21Davide diceva: «Invano veramente ho risparmiato tutto ciò che costui aveva là nel deserto in modo che non perisse nulla di tutto ciò che gli apparteneva; ora mi ha reso male per bene.22Che Iddio faccia questo e peggio ai nemici di Davide, se di tutto ciò che appartiene a lui lascerò fino a domani mattina, sia pure uno che orini alla muraglia!».23Come Abigail vide Davide, si affrettò a discendere dall'asino, e gettatasi dinanzi a Davide colla faccia per terra, si prostrò,24e gli cadde ai piedi, dicendo: «Su di me cada, o signore, questa iniquità; ma lascia, te ne prego, che parli la tua ancella e tu ascolta le parole della tua serva.25Non badar, te ne prego, o mio signore, a quell'iniquo uomo di Nabal, poichè, come lo dice il nome, è uno stolto e la stoltezza è con lui. Io però tua serva non vidi i servi mandati da te, mio signore.26Perciò ora, signor mio, viva il Signore e viva tu pure! Egli ti ha impedito di spandere il sangue e ha trattenuto la tua mano. Che i tuoi nemici e quanti meditano del male contro il mio signore diventino come Nabal.27Accetta pertanto questa benedizione che la tua ancella portò a te, mio signore, perchè tu la dia ai servi che vengono dietro a te, mio signore.28Perdona la colpa della tua serva e il Signore certamente concederà a te, mio signore, una famiglia stabile, poichè tu, o mio signore, combatti le battaglie del Signore; nè mai si trovi in te malizia alcuna in tutti i giorni della tua vita.29Che se alcuno insorgesse per perseguitarti e attentare a' tuoi giorni, la vita del mio signore sarà custodita come nel sacchetto dei viventi presso il Signore Dio tuo, mentre la vita de' tuoi nemici sarà travolta come nella furia di roteante fionda.30Quando poi il Signore farà a te mio padrone tutto il bene che t'ha promesso e ti costituirà capo sopra Israele,31non sarà per te un rimorso nè uno scrupolo di cuore per il mio padrone l'aver versato sangue innocente o l'esserti vendicato di tua mano; e quando il Signore avrà ricolmo de' suoi beni il mio padrone, ricordati della tua ancella».32Davide rispose ad Abigail: «Sia benedetto il Signore Dio di Israele, che ti mandò oggi ad incontrarmi e benedetta la tua loquela,33e benedetta tu che mi impedisti di versare oggi il sangue e di vendicarmi di mia mano:34altrimenti, viva il Signore Dio di Israele, che m'impedì di farti alcun male, se tu non fossi venuta così presto incontro a me, prima di domani a Nabal non sarebbe rimasto neppure uno che orinasse alla muraglia».35Davide ricevette dalla mano di lei quanto aveva essa portato e le disse: «Tornatene tranquilla a casa; ecco, io ho dato retta alla tua parola e ho avuto riguardo di te».36Venuta Abigail da Nabal, ecco, egli faceva un banchetto in casa sua, un banchetto regale. Nabal era oltremodo allegro, perchè era molto ubriaco; ed ella non gli parlò nè molto nè poco fino al mattino.37Allo spuntar del giorno quando Nabal ebbe ormai smaltito il vino, la moglie gli raccontò queste cose; il suo cuore ricevette tal colpo mortale che s'irrigidì come un sasso;38e dopo appena dieci giorni il Signore colpì Nabal, e questi morì.39Quando Davide seppe che Nabal era morto, disse: «Benedetto il Signore che ha giudicato la causa del mio obbrobrio proveniente dalla mano di Nabal, e preservò il suo servo dal male e ha riversato sul capo di Nabal tutta la nequizia di lui». Mandò poi Davide a parlare ad Abigail per prendersela in moglie.40Venuti pertanto i servi di Davide ad Abigail a Carmelo le parlarono e le dissero: «Davide ci ha mandati da te perchè vuol prenderti in sua moglie».41Essa si alzò, si prostrò fino a terra e disse: «Ecco, la tua serva siati quasi ancella per lavare i piedi dei servi del mio padrone»:42poi si affrettò, salì sull'asino e accompagnata da cinque donzelle tenne tosto dietro ai messi di Davide; e divenne sua sposa.43Davide si era presa anche Achinoam di Jezrael; così entrambe furono sue mogli;44laddove Micol figlia di Saul e moglie di Davide, era stata data da Saul a Falti figlio di Lais, originario di Gallim.