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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 5


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Mentre intorno a lui la gente s'affollava per udire la parola di Dio, egli stava presso il lago di Genezaret;1 E mentre intorno a lui si affollavano le turbe per udire la parola di Dio, egli se ne stava presso il lago di Genesaret.
2 E vide ferme alla riva del lago due barche, dalle quali erano scesi i pescatori per lavare le reti.2 E vide due barche ferme a riva del lago: e ne erano usciti i pescatori, e lavavano le reti.
3 Egli salì su una di quelle barche, su quella di Simone, e lo pregò di scostarsi un po' da terra. E, seduto sulla barca, ammaestrava la folla.3 Ed entrato in una barca, che era quella di Simone, lo richiese di allontanarsi alquanto da terra. E stando a sedere insegnava dalla barca alle turbe.
4 Quando cessò di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per la pesca!».4 E finito che ebbe di parlare, disse a Simone: Avanzati in alto, e gettate le vostre reti per la pesca.
5 Simone gli disse: «Maestro, noi abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però sulla tua parola calerò la rete».5 E Simone gli rispose, e disse: Maestro, essendoci noi affaticati per tutta la notte, non abbiamo preso nulla: nondimeno sulla tua parola getterò la rete.
6 Ciò fatto, presero tanta quantità di pesce che si rompeva loro la rete.6 E fatto che ebber questo, chiusero, gran quantità di pesci, e si rompeva la loro rete.
7 Allora fecero segno ai compagni dell'altra barca che venissero ad aiutarli. E vennero e riempirono tutt'e due le barche in modo che quasi affondavano.7 E fecero segno ai compagni, che erano in altra barca, che andassero ad aiutargli. E andarono, ed empirono ambedue le barchette, di modo che quasi si affondavano.
8 Ciò visto, Simon Pietro, si gettò ai ginocchi di Gesù e gli disse: «Allontanati da me, perchè son uomo peccatore».8 Veduto ciò Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Partiti da me, Signore, perché io son uom peccatore.
9 Infatti un senso di spavento aveva colpito lui e tutti quelli che eran con lui, per la pesca dei pesci che avevano fatto;9 Imperocché ed egli, e quanti si trovavan con lui, erano restati stupefatti della presa, che avevano fatta di pesci:
10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: «Non temere, d'ora innanzi tu sarai pescatore di uomini».10 E lo stesso era di Giacomo, e di Giovanni, figliuoli di Zebedeo, compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi prenderai degli uomini.
11 Ed essi, tirate a riva le barche e abbandonata ogni cosa, lo seguirono.11 E tirate a riva le barche, abbandonata ogni cosa, lo seguitarono.
12 Mente si trovava in una di quelle città, ecco un uomo coperto di lebbra, il quale, visto Gesù, si gettò bocconi per terra e lo pregò dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi».12 E avvenne, che trovandosi Gesù in una città, eccoti un uomo coperto di lebbra, il quale veduto Gesù, si gettò boccone per terra, e lo pregò, dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.
13 Ed egli stesa la mano, lo toccò, dicendo: «Lo voglio: sii mondato». E subito la lebbra sparì da lui.13 Ed egli stesa la mano, lo toccò, dicendo: Lo voglio: sii mondato. E subitamente sparì da lui la lebbra.
14 Ed egli comandò di non dirlo a nessuno: «Ma va'», gli disse: «Presentati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto e questo serva loro per testimonianza».14 Ed ei gli comandò di non farne parola con nessuno: Ma va (disse) fatti vedere al sacerdote, e fa l'offerta per la tua purgazione, come Mosè ha ordinato per loro testimonianza.
15 Ma la fama di lui si diffondeva più che mai, ed accorrevano molte persone per sentirlo e per essere guarite dai loro mali.15 E vie più dilatavasi la rinomanza di lui: e si radunavano folte turbe per udirlo, e per esser guarite da' loro malori.
16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari, e faceva orazione.
17 Un giorno Gesù stava insegnando, mentre attorno a lui eran seduti i Farisei, i dottori della legge, venuti da ogni paese di Galilea e di Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era quivi presente per compiere delle guarigioni.17 E avvenne, che un giorno egli se deva insegnando. Ed eranvi a sedere dei Farisei, e dei dottori della legge, venuti da tutti i castelli della Galilea, e della Giudea, e da Gerusalemme: e la virtù del Signore era per dare ad essi salute.
18 Ed ecco degli uomini, che portavano sopra un letticciuolo un paralitico e cercavano d'introdurlo per metterglielo dinanzi.18 Quand' eccoti degli uomini, che portavano sopra un letticciuolo un paralitico, e cercavano di metterlo dentro affine di presentarlo a lui.
19 Ma non potendo, a motivo della folla, trovar modo di introdurvelo, salirono sul tetto, e, fatta un'apertura tra le tegole, lo calarono giù in mezzo col letticciuolo, dinanzi a Gesù.19 E non trovando la via di introdurvelo a causa della turba, salirono sul tetto, e scoperte le tegole, lo calarono giù in mezzo col suo letticciuolo dinanzi a Gesù.
20 Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti son rimessi i tuoi peccati».20 De' quali veduta la fede, egli disse: O uomo, sono a te rimessi i tuoi peccati.
21 Allora gli Scribi e i Farisei cominciarono a pensare e dire: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».21 E gli Scribi, e i Farisei cominciarono a pensare, e dire: Chi è costui, che dice delle bestemmie? Chi può rimettere i peccati fuori del solo Dio?
22 Gesù, conosciuti i loro pensieri, rispose così: «Cosa andate pensando nelle vostre menti?22 Ma Gesù, conosciuti i lor pensamenti, rispose ad essi, e disse: Che andate voi pensando in cuor vostro?
23 Che cosa è più facile il dire: - Ti son rimessi i tuoi peccati, - oppure il dire: - Lèvati su e cammina - ?23 Che è più facile il dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati; ovvero il dire: Sorgi, e cammina?
24 Ora, affinchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati», disse al paralitico: «Dico a te, lèvati su, prendi il tuo letticciuolo e va' a casa tua».24 Or affinchè sappiate, che il Figliuolo dell'uomo ha podestà sopra la terra di rimettere i peccati, (disse al paralitico): Io tei comando, sorgi, prendi il tuo letticciuolo, e vattene a casa tua.
25 E alzatosi sull'atto, in lor presenza, prese il lettuccio dove giaceva e andò a casa sua, glorificando Iddio.25 E subitamente alzatosi in presenza di essi, prese il letticciuolo, in cui giaceva: e andossene a casa sua, glorificando Dio.
26 E tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e sbigottiti dicevano: «Oggi abbiamo veduto cose meravigliose».26 E tutti restarono stupefatti, e glorificavano Dio. E furon ricolmi di timore, dicendo: Mirabili cose abbiamo vedute quest' oggi.
27 Dopo queste cose, Gesù uscì e veduto un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco, gli disse: «Seguimi».27 Dopo di ciò usci, e vide un pubblicano per nome Levi, che sedeva a banco, e gli disse: Seguimi.
28 E colui, abbandonata ogni cosa, si alzò e lo seguì.28 E quegli, abbandonata ogni cosa, si alzò, e lo seguitò.
29 Levi gli fece un gran banchetto in casa sua, e c'era una gran folla di pubblicani e di altri che erano a tavola insieme.29 E fecegli Levi un gran banchetto in casa sua: e vi si trovò gran numero di pubblicani, e di altra gente, la quale era a tavola con essi.
30 E i Farisei e i loro Scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di lui: «Come mai mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?».30 E i Farisei, e i loro Scribi mormoravan, dicendo ai discepoli di lui: Per qual motivo mangiate, e bevete voi co' pubblicani, e co' peccatori?
31 Gesù rispose loro: «Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati.31 Ma Gesù rispose, e disse loro: Non han bisogno del medico i sani, ma i malati.
32 Io non son venuto a chiamare a penitenza i giusti, ma i peccatori».32 Non sono' venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a penitenza.
33 Quelli poi gli domandarono: «Per qual motivo i discepoli di Giovanni e quelli dei Farisei digiunano spesso e fan delle preghiere mentre i tuoi mangiano e bevono?».33 Ma quelli dissero a lui: Per qual motivo i discepoli di Giovanni, come pure quelli de' Farisei, digiunano spesso, e fanno orazione: e i tuoi mangiano, e bevono?
34 Gesù rispose loro: «Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con essi?34 Ed ei disse loro: Potete voi far si, che digiunino i compagni dello sposo, mentre lo sposo è con essi?
35 Ma verrà giorno in cui lo sposo sarà tolto ad essi e allora, in quei giorni, digiuneranno».35 Ma tempo verrà, che sarà tolto ad essi lo sposo; e allora al che digiuneranno in que' giorni.
36 Poi portò loro un paragone: «Nessuno attacca a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo; altrimenti si strappa il nuovo e la giunta del nuovo non combina col vecchio.36 Disse loro oltre di ciò una similitudine: Nissuno attacca a un abito vecchio un pezzo di panno nuovo: altrimenti il nuovo guasta il vecchio, e non fa lega la pezza del nuovo col vecchio.
37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il nuovo rompe gli otri, si versa e gli otri vanno in malora.37 E nissuno mette vin nuovo in otri vecchi: altrimenti il vin nuovo, rotti gli otri, si versa, e gli otri vanno in malora.
38 Ma il vino nuovo si deve mettere in otri nuovi, così si conserveranno l'uno e gli altri.38 Ma vuolsi il vino nuovo mettere in otri nuovi, e quello, e questi si conservano.
39 E nessuno che beve vino vecchio, ne desidera del nuovo, perchè dice: - Il vecchio è migliore -».39 E nissuno, che beve vin vecchio, vuole a un tratto del nuovo; conciossiachè dice: il vecchio è migliore.