Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Tobia 3


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Preghiera di Tobia,

1- Allora Tobia gemendo e piangendo si mise a pregare,2e disse: « Tu sei giusto, o Signore, e giusti sono tutti i tuoi giudizi, e tutte le tue vie sono misericordia, verità e giustizia.3Ora, Signore, rammentati di me; non far vendetta dei mìei peccati, e non ricordare i peccati miei nè de' miei genitori.4Siccome non obbedimmo a' tuoi comandamenti, ecco che siamo stati spogliati, fatti prigionieri, messi a morte, e divenuti la favola ed il ludibrio di tutt'i popoli tra' quali tu ci hai dispersi.5Grande è, Signore, la tua giustizia, perchè non abbiamo agito in conformità dei tuoi precetti, e non abbiamo camminato rettamente dinanzi a te.6Ed ora, Signore, fa' di me secondo la tua volontà, e comanda che l'anima mia passi in pace; perchè per me è meglio morire che vivere ».

Tribolazione e preghiera di Sara.

7Ora in quel medesimo giorno accadde che Sara figlia di Raguele in Rages città de' Medi, udì anch'essa dirsi improperio da una schiava del padre suo.8Era Sara stata sposa di sette mariti, ed un demonio di nome Asmodeo li aveva fatti morire appena le si erano accostati.9Adunque avendo essa per una certa sua colpa sgridata l'ancella, questa le rispose dicendo: « Che mal abbiamo a vedere un figliuolo o una figliuola tua sulla terra, o assassina de' tuoi mariti.10Vuoi forse uccidere anche me, come già hai ucciso sette mariti? ». Ciò udito, Sara salì nella camera alta di casa sua, e per tre giorni e tre notti non mangiò nè bevve,11ma in continua orazione pregava il Signore con lacrime acciò la liberasse da questa maledizione.12Al terzo giorno poi, terminando la sua preghiera e benedicendo il Signore,13disse: « Benedetto è il tuo nome, o Dio de' padri nostri, che dopo esserti sdegnato usi misericordia, e nel tempo della tribolazione perdoni i peccati a quelli che t'invocano.14A te, Signore, rivolgo la mia faccia; in te fisso i miei occhi.15Prego, Signore, che tu mi sciolga dalla catena di questa maledizione, o che senz'altro tu mi cavi di questo mondo.16Tu sai, o Signore, che non ho mai desiderato uomo disordinatamente, ed ho serbata inonda da ogni concupiscenza l'anima mia.17Non mi son mai mescolata con quelli che scherzano, nè ho preso parte con quelli che operano alla leggiera.18Consentii a prender marito, non per mia concupiscenza, ma nel timor tuo.19Ma, o to ero indegna di loro, od essi forse non erano degni di me, perchè tu forse mi riserbavi ad un altr'uomo.20I tuoi consigli infatti non sono in nostre mani.21Questo però tiene per certo chiunque ti onora: che se nella sua vita sarà messo alla prova, sarà poi coronato; se si troverà nella tribolazione, ne verrà liberato: e se tu lo castigherai gli sarà dato di conseguire la tua misericordia.22Tu infatti non ti compiaci della nostra perdizione; dopo la tempesta fai tornare la tranquillità; e dopo le lacrime ed i pianti sai infondere il gaudio.23Sia benedetto ne' secoli il nome tuo, o Dio d'Israele!».24Quel giorno, le preghiere di ambedue furono esaudite nel cospetto della gloria del sommo Iddio,25e l'angelo santo del Signore, Raffaele, fu mandato a consolare quel due, le cui preghiere in un medesimo tempo erano state pronunziate dinanzi al Signore.