Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Tobia 6


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Il pesce del Tigri.

1- Parti dunque Tobia seguito dal suo cane; e si fermò per prima tappa al fiume Tigri.2Andato per lavarvisi i piedi, un pesce enorme usci per addentarlo.3Spaventato. Tobia mandò un gran grido, e disse: «Signore, mi viene addosso! ».4Ma l'angelo gli disse: «Prendilo per una branchia, e tiralo a te ». Cosi fece, e lo tirò a secco, ed il pesce cominciò a boccheggiare al suoi piedi.5Allora l'angelo gli disse: «Sventralo, e mettine da parte il cuore, il fiele ed il fegato, perchè son necessari per medicamenti molto utili ».6Il che avendo fatto, arrosti delle sue carni, e le portarono seco in viaggio; poi salarono il resto, che doveva bastar loro sinché giungessero in Rages città de' Medi.7Allora Tobia interrogò l'angelo, e gli disse: «Ti prego, fratell'Azaria, dimmi, qual rimedio contengono queste parti del pesce che m'hai comandato di serbare? ».8Rispose l'angelo: «Se tu metti sui carboni accesi un pezzetto del suo cuore, quel fumo scaccia, sia da un uomo sia da una donna qualsiasi sorta di demoni, e fa sì che non più si riaccostino;9il fiele poi è buono per ungere gli occhi ov' è qualche macchia, e li guarisce ».

Istruzioni dell'angelo.

10E Tobia domandò: « Dove vuoi che ci fermiamo?».11Rispose l'angelo: «Sta qui uno, di nome Raguele, tuo parente, della tua tribù; ed ha una figliuola chiamata Sara, e nessun altro figlio, nè maschio nè femmina, oltre di lei.12A te spetta ogni suo avere, e tu devi prendere in moglie la sua figliuola.13Chiedila dunque al padre suo, e te la darà ».14Allora Tobia rispose: « So che è stata già data a sette mariti, e son morti; ed anche ho sentito dire che li abbia uccisi un demonio.15Ho dunque paura che anche a me possa avvenire altrettanto; ed essendo io l'unico figlio de' miei genitori, condurrei al sepolcro, per l'afflizione, la loro vecchiaia ».16Gli disse allora l'angelo Raffaele: «Stammi a sentire, e ti mostrerò quali sono quelli su' quali può prevalere il demonio.17Quelli che vanno al matrimonio dimenticando Dio, solo per sfogare la propria libidine, come il cavallo ed il mulo che non hanno intelletto; su quelli il demonio ha potestà.18Ma tu, quando l'avrai ricevuta in sposa, per tre giorni non la toccherai, ed entrato in camera non ad altro attenderai che a pregare con lei.19La notte stessa, bruciando il fegato del pesce, verrò messo in fuga il demonio.20La seconda notte, sarai ammesso al consorzio dei santi patriarchi.21La terza notte, conseguirai la grazia che da voi nascano, sani e salvi, de' figli.22Passata poi la terza notte, t'accosterai nel timor del Signore a quella fanciulla, mosso dal desiderio della prole, e non dalla passione, per esser benedetto ne' tuoi figliuoli discendenti d'Abramo ».