Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Tobia 2


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Cecità di Tobia.

1- Or dopo queste cose, essendo una solennità del Signore, e fattosi in casa di Tobia un buon pranzo,2disse egli al figliuolo: « Va' e conduci qualcuno della nostra tribù, timorato di Dio, perchè faccia banchetto con noi ».3Partitosi quegli, tornò raccontando che uno de' figli d'Israele giaceva assassinato su una piazza. Subito Tobia, alzatosi dal suo divano, e lasciato il pranzo, digiuno si recò a quel corpo,4lo prese, e lo portò nascostamente nella sua casa, per dargli sepoltura segretamente dopo il tramonto del sole.5Nascosto il cadavere, prese cibo piangendo e tremando,6ripensando alle parole dette dal Signore per bocca del profeta Amos: « Le vostre feste si cambieranno in lamenti ed in lutto ».7Quando poi il sole fu tramontato, andò e lo seppellì.8Ora di ciò lo rimproveravano tutt' i suoi parenti, dicendogli: « Già per questa cosa fu dato ordine d'ucclderti, ed a fatica scampasti alla morte; ed ora di nuovo seppellisci i morti? ».9Ma Tobia, temendo più Iddio che il re, portava via i corpi degli uccisi, li nascondeva nella sua casa, e nel cuor della notte li seppelliva.10Accadde dunque un certo giorno che, stanco del lavoro della sepoltura, tornato a casa, si sdraiò presso il muro, e s'addormentò.11Ora, mentre dormiva, da un nido di rondini gli cadde sugli occhi dello sterco caldo, e lo rese cieco.12Questa prova permise il Signore che gli sopravvenisse, acciò i posteri avessero l'esempio della pazienza di lui, come di quella del santo Giobbe.13Difatti, avendo sempre sin dall'infanzia temuto Dio ed osservato i suoi comandamenti, non si lamentò con Dio per essergli avvenuta la disgrazia di perder la vista;14ma stette fermo nel timore di Dio, rendendo a Dio grazie in tutti i giorni della sua vita.15Come al beato Giobbe facevano insulto 1 re, così questi parenti e prossimi di Tobia schernivano la sua condotta, dicendogli:16« Dov' è andata la tua speranza, per la quale davi elemosine, e seppellivi i morti?».17Ma egli li sgridava, e' diceva loro: « Non dite così;18perchè noi siamo figli di santi, ed aspettiamo la vita che Dio darà a quelli che non perdono mai la loro fede in lui ».19Anna poi, sua moglie, lavorava ogni giorno al telaio, e col lavoro delle sue mani ricavava da vivere come poteva.20Ora accadde che avendo preso un capretto, lo portò a casa.21Ed il suo marito, sentendolo belare, disse: «Badate bene ch' e' non sìa rubato, e rendetelo a' suoi padroni; perchè non c' è permesso mangiare o toccare cosa alcuna rubata ».22Al che la sua moglie incollerita rispose: « Proprio si vede che la tua speranza è stata vana, e si vede il frutto delle tue elemosine ».23Con queste ed altre simili parole lo rimproverava.