Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Acab annunziò a Jezabel tutto ciò che aveva fatto Elia e come avesse passato a fil di spada tutti i profeti.1 Or Achab raccontò a Jezabele tutto quello, che Elia avea fatto, e come avea uccisi di spada tutti i profeti.
2 Jezabel mandò allora un messo ad Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e mi aggiungano quello, se domani a quest'ora io non farò della tua vita quel che tu hai fatto della vita di ognuno di essi».2 E Jezabele spedì un messo ad Elia, che gli dicesse: Gli dei facciano a me questo, e peggio, se domane a quest'ora io non farò a te, come è stato di ognun di quelli.
3 Temette pertanto Elia e levatosi se ne andò dove volle e giunse in Bersabee di Giuda, dove lasciò il suo servo.3 Elia pertanto ebbe paura, e si partì, e andava dove la fantasia il portava, e giunse a Bersabee di Giuda, e ivi licenziò il suo servo,
4 Egli s'inoltrò poi nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro e desiderò di morire, dicendo: «Basta, o Signore: prendi l'anima mia; poichè io non sono migliore dei padri miei».4 E s'inoltrò nel deserto, una giornata di cammino. Ed essendo andato a sedere sotto un giunipero, si desiderava la morte, e disse: Basta, o Signore,prendi l'anima mia; perocché non son io qualche cosa di meglio, che i padri miei.
5 Poi si sdraiò e dormì all'ombra del ginepro. Ed ecco l'angelo del Signore toccarlo e dirgli: «Levati e mangia».5 E si gettò per terra, e si addormentò all'ombra del giunipero: quand'ecco, che l'Angelo del Signore il toccò, e gli disse: Alzati, e mangia.
6 Guardò e vide presso il suo capo un pane cotto sotto la cenere e un vaso d'acqua. Mangiò allora e bevve e di nuovo si addormentò.6 Si volge egli indietro, e vede presso al suo capo un pane cotto sotto la cenere, e un vaso d'acqua. Egli adunque mangiò, e bevve, e di nuovo si addormentò.
7 Per la seconda volta tornò l'angelo del Signore a toccarlo e a dirgli: «Levati e mangia, poichè ti resta una strada lunga da fare».7 E l'Angelo del Signore tornò la seconda volta, e lo toccò, e gli disse: Alzati, e mangia; perocché lunga è la strada, che ti rimane.
8 Essendosi allora levato, mangiò e bevve e fortificato da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, Oreb.8 Ed egli alzatosi mangiò, e bevve; e fortificato con quel cibo camminò quaranta dì, e quaranta notti, sino al monte di Dio Horeb.
9 Arrivato colà si pose in una spelonca ed ecco la parola di Dio rivolta a lui per dirgli: «Che cosa fai qui, Elia?».9 E giunto colà se ne stava in una spelonca, e tosto il Signore gli parlò, e gli disse: Che fai tu qui, o Elia?
10 Ed egli rispose: «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti, poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».10 E quegli rispose: Io ardo di zelo pel Signore Dio degli eserciti, perchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han distrutti i tuoi altari, hanno uccisi di spada i tuoi profeti; son rimaso sol io, e mi cercano, per tormi la vita.
11 Gli disse il Signore: «Vieni fuori e tienti sulla montagna dinanzi al Signore; ed ecco il Signore passa». E vi fu un gran vento così forte da scuotere i monti e da polverizzare le pietre dinanzi al Signore; ma il Signore non era col vento. E dopo il vento, un terremoto; ma il Signore non era col terremoto.11 E (il Signore) gli disse: Esci fuora, e sta sul monte dinanzi al Signore: ed ecco, che passa il Signore: ma innanzi al Signore un vento grande, e gagliardo da sciorre i monti, e spezzar le pietre; e non col vento il Signore: e dopo il vento un tremuoto; non col tremuoto il Signore:
12 E dopo il terremoto, un fuoco; ma il Signore non era col fuoco; e dopo il fuoco, un sussurro di un'aura leggera.12 E dopo il tremuoto un fuoco; non col fuoco il Signore: e dopo il fuoco, il fischio di un' aura leggera.
13 Come Elia l'ebbe udito, si coprì il volto col mantello e uscito, stette alla porta della spelonca ed ecco una voce giungere fino a lui e dirgli: «Che fai qui, Elia?». Ed egli rispose:13 Ciò avendo udito Elia, si coperse il volto col mantello, e uscito fuora si stava alla porta della spelonca, ed ecco una voce: che disse a lui: Che fai tu qui, o Elia? Ed ei rispose:
14 «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti; poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada tutti i profeti e sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».14 Io ardo di zelo pel Signore Dio degli eserciti, perchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, distrutti i tuoi altari, hanno uccisi di spada i tuoi profeti, son rimaso sol io, e mi cercano, per tormi la vita.
15 Il Signore allora gli disse: «Va' e riprendi la tua via per il deserto fino a Damasco; quando sarai arrivato colà, ungerai re sopra la Siria Azael,15 E il Signore disse a lui: Va, e torna indietro per la tua strada stessa del deserto verso Damasco; e quando sarai giunto colà, ungerai Hazael in re della Siria,
16 e sopra Israele ungerai re Jeu figlio di Namsi. Eliseo poi figlio di Safat di Abelmeula ungerai profeta in vece tua;16 E Jehu figliuolo di Narrisi lo ungerai re d'Israele; e ungerai profeta in tua vece Eliseo figliuolo di Saphat, che è di Abelmeula.
17 e accadrà che chiunque fuggirà la spada di Azael sarà ucciso da Jeu e chiunque sfuggirà alla spada di Jeu sarà ucciso da Eliseo.17 E avverrà, che chi avrà scansata la spada di Hazael, sarà ucciso da Jehu: e chi avrà scansata la spada di Jehu, sarà ucciso da Eliseo.
18 Io poi mi riserberò in Israele settemila uomini, i cui ginocchi non si sono piegati dinanzi a Baal, e ogni bocca che non l'ha adorato baciando la mano».18 E io serberommi in Israele sette mila uomini, i quali non han piegato il ginocchio dinanzi a Baal, e nissun de' quali ha accostata la mano alla sua bocca in adorandolo.
19 Elia adunque partì di là e trovò Eliseo figliuolo di Safat, mentre arava con dodici coppie di buoi, ed egli stesso era uno di quelli che aravano con le dodici coppie di buoi. Venuto Elia da lui, gli gettò addosso il suo mantello;19 Partitosi adunque di là Elia, trovò Eliseo figliuolo di Saphat, il quale arava la terra con dodici paia di buoi, ed egli era un di quei, che aravano colle dodici paia di bovi: e giunto a lui Elia, gettò sopra di lui il suo mantello.
20 ed egli abbandonati subito i buoi, corse dietro ad Elia e disse: «Lasciami, te ne prego, baciare mio padre e mia madre e poi ti seguirò». Ed egli gli disse: «Va' e torna, poichè quello che toccava a me io l'ho fatto».20 E quegli, lasciati subito i bovi, corse dietro ad Elia, e disse: Concedi, ch'io vada a dar un bacio a mio padre, e a mia madre, e poi ti seguirò. E quegli disse a lui: va, e torna: perocché quello, che toccava a me, io l'ho fatto.
21 Dopo essersi allontanato da Elia, se ne ritornò a prendere un paio di buoi e li scannò e con l'aratro dei buoi fece cuocere le carni e le diede al popolo che ne mangiò; poi si levò, andò e si mise a seguire Elia e a servirlo.21 E partitosi da lui, prese un paio di bovi, e gli scannò, e colle legna dell'aratro cosse le carni, e la diede alla gente, perchè le mangiasse: e parti, e andò, e seguitò Elia, e lo serviva.