Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Acab annunziò a Jezabel tutto ciò che aveva fatto Elia e come avesse passato a fil di spada tutti i profeti.1 Acab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.
2 Jezabel mandò allora un messo ad Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e mi aggiungano quello, se domani a quest'ora io non farò della tua vita quel che tu hai fatto della vita di ognuno di essi».2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli".
3 Temette pertanto Elia e levatosi se ne andò dove volle e giunse in Bersabee di Giuda, dove lasciò il suo servo.3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo.
4 Egli s'inoltrò poi nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro e desiderò di morire, dicendo: «Basta, o Signore: prendi l'anima mia; poichè io non sono migliore dei padri miei».4 Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri".
5 Poi si sdraiò e dormì all'ombra del ginepro. Ed ecco l'angelo del Signore toccarlo e dirgli: «Levati e mangia».5 Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!".
6 Guardò e vide presso il suo capo un pane cotto sotto la cenere e un vaso d'acqua. Mangiò allora e bevve e di nuovo si addormentò.6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
7 Per la seconda volta tornò l'angelo del Signore a toccarlo e a dirgli: «Levati e mangia, poichè ti resta una strada lunga da fare».7 Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino".
8 Essendosi allora levato, mangiò e bevve e fortificato da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, Oreb.8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
9 Arrivato colà si pose in una spelonca ed ecco la parola di Dio rivolta a lui per dirgli: «Che cosa fai qui, Elia?».9 Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: "Che fai qui, Elia?".
10 Ed egli rispose: «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti, poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».10 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
11 Gli disse il Signore: «Vieni fuori e tienti sulla montagna dinanzi al Signore; ed ecco il Signore passa». E vi fu un gran vento così forte da scuotere i monti e da polverizzare le pietre dinanzi al Signore; ma il Signore non era col vento. E dopo il vento, un terremoto; ma il Signore non era col terremoto.11 Gli fu detto: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
12 E dopo il terremoto, un fuoco; ma il Signore non era col fuoco; e dopo il fuoco, un sussurro di un'aura leggera.12 Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
13 Come Elia l'ebbe udito, si coprì il volto col mantello e uscito, stette alla porta della spelonca ed ecco una voce giungere fino a lui e dirgli: «Che fai qui, Elia?». Ed egli rispose:13 Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?".
14 «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti; poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada tutti i profeti e sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».14 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
15 Il Signore allora gli disse: «Va' e riprendi la tua via per il deserto fino a Damasco; quando sarai arrivato colà, ungerai re sopra la Siria Azael,15 Il Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram.
16 e sopra Israele ungerai re Jeu figlio di Namsi. Eliseo poi figlio di Safat di Abelmeula ungerai profeta in vece tua;16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safàt, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto.
17 e accadrà che chiunque fuggirà la spada di Azael sarà ucciso da Jeu e chiunque sfuggirà alla spada di Jeu sarà ucciso da Eliseo.17 Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo.
18 Io poi mi riserberò in Israele settemila uomini, i cui ginocchi non si sono piegati dinanzi a Baal, e ogni bocca che non l'ha adorato baciando la mano».18 Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l'hanno baciato con la bocca.
19 Elia adunque partì di là e trovò Eliseo figliuolo di Safat, mentre arava con dodici coppie di buoi, ed egli stesso era uno di quelli che aravano con le dodici coppie di buoi. Venuto Elia da lui, gli gettò addosso il suo mantello;19 Partito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safàt. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
20 ed egli abbandonati subito i buoi, corse dietro ad Elia e disse: «Lasciami, te ne prego, baciare mio padre e mia madre e poi ti seguirò». Ed egli gli disse: «Va' e torna, poichè quello che toccava a me io l'ho fatto».20 Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te".
21 Dopo essersi allontanato da Elia, se ne ritornò a prendere un paio di buoi e li scannò e con l'aratro dei buoi fece cuocere le carni e le diede al popolo che ne mangiò; poi si levò, andò e si mise a seguire Elia e a servirlo.21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.