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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Genesi 31


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Ora Giacobbe, avendo udito i discorsi dei figli di Labano che dicevano: «Giacobbe ha preso tutto quello ch'era di nostro padre, e si è fatto ricco e potente coi beni di lui»;1 Ma Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: "Giacobbe si è preso quanto era di nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fatta tutta questa fortuna".
2 vedendo anche il contegno di Labano, che non era più con lui come sin allora;2 Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e si accorse che non era più verso di lui come prima.
3 e soprattutto dicendogli il Signore: «Torna nella terra de' tuoi padri, ed alla tua parentela, e sarò teco»;3 Il Signore disse a Giacobbe: "Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria e io sarò con te".
4 mandò a chiamare Rachele e Lia nel campo dove pascevano i greggi,4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge
5 e disse loro: «Veggo in viso a vostro padre che egli non è più a mio riguardo come sin qui. Iddio di mio padre è stato con me,5 e disse loro: "Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; eppure il Dio di mio padre è stato con me.
6 e voi ben sapete che con tutte le mie forze ho servito il padre vostro.6 Voi stesse sapete che io ho servito vostro padre con tutte le forze,
7 Ma egli mi ha circonvenuto, m'ha cambiato dieci volte la mercede, eppure Dio non gli ha permesso di nuocermi.7 mentre vostro padre si è beffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.
8 Quando disse: - Avrai per mercede le pecore variate, - tutte le pecore partorivano macchiato. Quando invece disse: - Ti prenderai per mercede i capi bianchi, - tutti i greggi partorivano bianco.8 Se egli diceva: Le bestie punteggiate saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: Le bestie striate saranno il tuo salario, allora tutto il gregge figliava bestie striate.
9 Iddio prese i beni del padre vostro e li dette a me.9 Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l'ha dato a me.
10 Quando infatti era venuto il tempo che le pecore concepivano, levando gli occhi, vidi in sogno accoppiarsi alle femmine i maschi variati, macchiati, o di diverso colore.10 Una volta, quando il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati.
11 L'angelo di Dio in sogno mi chiamò: - Giacobbe. - Io risposi: - Eccomi. -11 L'angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe! Risposi: Eccomi.
12 Ed egli: - Alza gli occhi, e vedi accoppiarsi alle femmine tutti i maschi variati, macchiati o spruzzati. Ho visto infatti tutto quel che ti ha fatto Labano.12 Riprese: Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto quanto Làbano ti fa.
13 Io sono il Dio di Betel, dove consacrasti la pietra, e mi facesti un voto. Or dunque alzati, ed esci da questa terra per tornare in quella che nascesti -».13 Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora alzati, parti da questo paese e torna nella tua patria!".
14 Rachele e Lia risposero: «È forse rimasto a noi qualcosa dei beni o dell'eredità della casa del padre nostro?14 Rachele e Lia gli risposero: "Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre?
15 Non ci ha egli considerate come straniere, vendendoci, e mangiandosi il nostro prezzo?15 Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dal momento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro danaro?
16 Ma Dio ha preso le sostanze del padre nostro, e le ha date in mano a noi ed ai nostri figliuoli. Fa' dunque tutto quello che Dio t'ha comandato».16 Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa' pure quanto Dio ti ha detto".
17 S'alzò dunque Giacobbe, e caricati i figliuoli e le mogli sopra i cammelli, partì.17 Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli
18 Prese tutte le sue sostanze, i greggi, e tutto quello che aveva acquistato in Mesopotamia, indirizzandosi verso Isacco suo padre nella terra di Canaan.18 e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che si era acquistati, il bestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suo padre, nel paese di Canaan.
19 In quel tempo Labano era andato alla tosatura delle pecore, e Rachele portò via gli idoletti del padre suo.19 Làbano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre.
20 Nè volle Giacobbe far sapere al suocero che egli partiva.20 Giacobbe eluse l'attenzione di Làbano l'Arameo, non avvertendolo che stava per fuggire;
21 Essendo dunque partito con tutto ciò che gli s'apparteneva, passato che ebbe il fiume, andando egli verso il monte Galaad,21 così poté andarsene con tutti i suoi averi. Si alzò dunque, passò il fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad.
22 al terzo giorno Labano seppe che Giacobbe era fuggito.22 Al terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito.
23 Presi con sè i fratelli, lo inseguì per sette giorni, e lo raggiunse al monte Galaad.23 Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulle montagne di Gàlaad.
24 Ma vide in sogno Dio che gli diceva: «Bada bene di non dir niente di duro contro Giacobbe».24 Ma Dio venne da Làbano l'Arameo in un sogno notturno e gli disse: "Bada di non dir niente a Giacobbe, proprio nulla!".
25 Questi aveva già stese le tende sul monte. Quegli, avendolo raggiunto co' suoi fratelli, si accampò sul monte medesimo.25 Làbano andò dunque a raggiungere Giacobbe; ora Giacobbe aveva piantato la tenda sulle montagne e Làbano si era accampato con i parenti sulle montagne di Gàlaad.
26 E disse a Giacobbe: «Perchè hai fatto questo, di portarmi via le figliuole di nascosto, quasi prigioniere di guerra?26 Disse allora Làbano a Giacobbe: "Che hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!
27 Perchè sei voluto fuggire a mia insaputa, senza avvisarmene, ch'io t'avrei accompagnato giubilante con canti e timpani e cetre?27 Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con festa e con canti, a suon di timpani e di cetre!
28 Non mi hai permesso di baciare i figli e le figlie mie. Hai agito stoltamente. Ora28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Certo hai agito in modo insensato.
29 potrebbe la mia mano renderti del male; sennonchè, il Dio del padre vostro m'ha detto ieri: - Bada di non dir niente di duro a Giacobbe. -29 Sarebbe in mio potere di farti del male, ma il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!
30 Sia pure che tu desiderassi tornare dai tuoi, e ti stesse in cuore la casa del padre tuo; perchè però m'hai rubato i miei dèi?».30 Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dèi?".
31 Rispose Giacobbe: «Quanto all'esser partito a tua insaputa, ebbi paura che tu volessi a forza portarmi via le tue figliuole.31 Giacobbe rispose a Làbano e disse: "Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.
32 Quanto poi al furto del quale mi accusi, chiunque tu trovi avere i tuoi dèi, sarà messo a morte in presenza de' nostri fratelli. Cerca e riprenditi qualunque cosa tu troverai del tuo presso di me». Questo diceva, ignorando che fosse stata Rachele a portar via gli idoletti.32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dèi, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me e prendilo". Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele.
33 Entrato dunque Labano nella tenda di Giacobbe, di Lia, e delle due ancelle, niente trovò. Quando poi entrò nella tenda di Rachele,33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele.
34 essa nascose in fretta gli idoli sotto la sella del cammello, e vi si pose a sedere. Frugando egli tutta la tenda, senza niente trovare,34 Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò.
35 gli disse: «Non s'adiri il mio Signore, se non posso alzarmi in piedi alla tua presenza, perchè ho ora il consueto incomodo delle donne». Così restò delusa la sua ricerca fatta con tanta sollecitudine.35 Essa parlò al padre: "Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne". Làbano cercò dunque il tutta la tenda e non trovò gli idoli.
36 Allora Giacobbe sdegnato lo rimproverò, dicendo: «Per qual mia colpa, o per qual mia offesa ti sei così riscaldato contro di me,36 Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: "Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti sia messo a inseguirmi?
37 ed hai frugato tutta la mia suppellettile? Che cos'hai trovato, di tutti gli averi di casa tua? Mettilo qui, innanzi ai fratelli miei ed ai tuoi, e giudicheranno fra me e te.37 Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che hai trovato di tutte le robe di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noi due.
38 Per questo fui con te venti anni? Le tue pecore e le tue capre non furono sterili; io non mangiai dei montoni del tuo gregge;38 Vent'anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e i montoni del tuo gregge non ho mai mangiato.
39 se le fiere rapivano qualche capo, non te lo facevo vedere, e ripagavo io tutto il danno; ma tu, tutto quel che veniva rubato, me lo richiedevi.39 Nessuna bestia sbranata ti ho portato: io ne compensavo il danno e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte.
40 Giorno e notte, ero bruciato dal sole o dal freddo, ed il sonno se n'andava dagli occhi miei.40 Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi.
41 Così io t'ho servito in casa tua per vent'anni: quattordici per le figliuole, e sei per i tuoi greggi; e tu m'hai rimutato la mercede da dieci volte.41 Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.
42 Se il Dio di Abramo mio padre, temuto anche da Isacco, non m'avesse assistito, forse ora tu mi rimanderesti spogliato; ma il Signore ha rimirato la mia afflizione, e l'opera delle mie mani, e ieri ti ammonì».42 Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro".
43 Rispose Labano: «Le figlie mie ed i figli, ed i greggi tuoi, e tutto quel che tu vedi, son miei; che posso io fare ai figli e nipoti miei?43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: "Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno messi al mondo?
44 Vieni dunque, e stringiamo un patto, che resti in testimonianza fra me e te».44 Ebbene, vieni, concludiamo un'alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te".
45 Prese dunque Giacobbe una pietra, l'alzò in segnale,45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele.
46 e disse ai fratelli: «Portate delle pietre». Quelli, ammassatele, ne fecero un mucchio, e vi mangiarono sopra.46 Poi disse ai suoi parenti: "Raccogliete pietre", e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio.
47 Labano lo chiamò "Il mucchio del Testimone"; e Giacobbe "Il cumulo della testimonianza"; ciascuno nella propria lingua.47 Làbano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.
48 Disse Labano: «Questo cumulo farà oggi da testimone fra me e te; perciò gli è stato messo nome Galaad, cioè "Cumulo del testimone".48 Làbano disse: "Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te"; per questo lo chiamò Gal-Ed
49 Vegga il Signore, e sia giudice fra noi quando ci saremo separati,49 e anche Mizpa, perché disse: "Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l'un l'altro.
50 se tu affliggessi le figlie mie, o se tu prendessi altre mogli oltre di loro; non v'è del nostro patto altro testimone che Dio, il quale è presente, e ci vede».50 Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma bada, Dio sarà testimonio tra me e te".
51 Disse ancora a Giacobbe: «Questo mucchio, e la pietra ch'io ho alzata fra me e te,51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: "Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretta tra me e te.
52 farà testimonianza; questo mucchio, dico, e questa pietra, siano in testimonianza, se mai io l'oltrepassassi per venire a te, o lo oltrepassassi tu col pensiero di farci del male.52 Questo mucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male.
53 Il Dio d'Abramo, il Dio di Nacor, il Dio de' padri loro, sia giudice fra noi». Giacobbe allora giurò per Quegli che il padre suo Isacco temeva;53 Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi". Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco.
54 ed immolate le vittime sul monte, chiamò i suoi fratelli perchè mangiassero del pane. Ed essi, dopo mangiato, vi si fermarono.54 Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne.
55 Labano poi, levatosi di prima mattina, baciò i figliuoli e le figliuole, li benedisse, e tornò al suo paese.