Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

ΠΑΡΟΙΜΙΑΙ - Proverbi - Proverbs 22


font
LXXBIBBIA VOLGARE
1 αιρετωτερον ονομα καλον η πλουτος πολυς υπερ δε αργυριον και χρυσιον χαρις αγαθη1 Molto vale meglio all' uomo d' essere di buono nome con poco avere, che essere con ricchezza in malo nome; (e bene vale meglio ad essere di buona grazia a Dio e al mondo, che non fa grande fama, e avere grande ricchezza d' oro e d'argento).
2 πλουσιος και πτωχος συνηντησαν αλληλοις αμφοτερους δε ο κυριος εποιησεν2 Il povero uomo e il ricco si scontrarono; e così bene fece Iddio il povero uomo, come il ricco. (E qui dice la Scrittura: per ricchezze che uomo abbia non si deve l' uomo portare onore e riverenza, ma solamente per colui che il fece, e che lo formò alla sua imagine, e fu messo solamente per l'uomo ricomperare nella croce; e per la rimembranza di Dio non deve niuno uomo avere in dispetto, per povertà ch' egli abbia).
3 πανουργος ιδων πονηρον τιμωρουμενον κραταιως αυτος παιδευεται οι δε αφρονες παρελθοντες εζημιωθησαν3 Lo malizioso vede l'avventura che avvenire gli puote, e si ripone; ma quello che è sanza peccato (e non teme se non Iddio) aspetta sicuramente ciò che Iddio gli vuole mandare.
4 γενεα σοφιας φοβος κυριου και πλουτος και δοξα και ζωη4 Il più grande senno che l' uomo possa avere si è temere Iddio, (e meglio vale che ricchezza); e perciò è messo l' uomo in gioia, e acquistane la gloria della vita perdurabile.
5 τριβολοι και παγιδες εν οδοις σκολιαις ο δε φυλασσων την εαυτου ψυχην αφεξεται αυτων5 Nella via e nella casa dello arigoglioso e nel suo cuore è tuttavia pensiero reo, (per che possa gravare altrui; chè l'arigoglioso non ama nè Dio nè uomo); ma colui che ama Iddio non penserà già di tale uomo.
6 -6 Proverbio si è, che il giovane fanciullo (tanto come egli è piccolo, è buono castigarlo e insegnarli, e) in tale vita come si mette nella sua giovinezza, appena la lascia tanto come vive.
7 πλουσιοι πτωχων αρξουσιν και οικεται ιδιοις δεσποταις δανιουσιν7 Il ricco uomo è sopra i poveri; (e comandamento è sopra loro, e secondo che tiene altrui cosa non fa bene;) e chi toglie in prestanza è servo del prestatore.
8 ο σπειρων φαυλα θερισει κακα πληγην δε εργων αυτου συντελεσει [8α] ανδρα ιλαρον και δοτην ευλογει ο θεος ματαιοτητα δε εργων αυτου συντελεσει8 Quello che insegna male (e che per mali esempii mette genti in via di disperazione) gli avverrà a danno, e suo potere verrà a niente.
9 ο ελεων πτωχον αυτος διατραφησεται των γαρ εαυτου αρτων εδωκεν τω πτωχω [9α] νικην και τιμην περιποιειται ο δωρα δους την μεντοι ψυχην αφαιρειται των κεκτημενων9 Quello che ha il suo cuore in pietà e in misericordia sarà benedetto (da Dio e dal mondo; chè tiene i comandamenti della Scrittura che dice:) de' tuoi beni, che Dio t'ha donato, lietamente in questo secolo dona ai poveri. Quello che volentieri dona, sarà onorato da colui ch' egli donerà; chè niuno non può sì atare delle genti, come per donare.
10 εκβαλε εκ συνεδριου λοιμον και συνεξελευσεται αυτω νεικος οταν γαρ καθιση εν συνεδριω παντας ατιμαζει10 L'uomo che ragione non vuole intendere, nè castigamento non riceverà, mettilo di lunga da te, (e non abbi cura di sua compagnia); l' uomo che è adiroso e questionevole, tanto quanto più puoi fuggilo, e sarai in pace e in equitade.
11 αγαπα κυριος οσιας καρδιας δεκτοι δε αυτω παντες αμωμοι χειλεσιν ποιμαινει βασιλευς11 Quello che ama nettezza di cuore, (e volentieri si consiglia quando è mestiere a savio uomo, e riconosce umilmente suo peccato e sanza rigoglio), Iddio gli darà grazia, e perciò sarà egli amato dal Sovrano re.
12 οι δε οφθαλμοι κυριου διατηρουσιν αισθησιν φαυλιζει δε λογους παρανομος12 Nostro Signore (che) riguarda dolcemente colui che ama scienza di bene; ma molto odia la parola (e il pensiero del folle e) del malvagio.
13 προφασιζεται και λεγει οκνηρος λεων εν ταις οδοις εν δε ταις πλατειαις φονευται13 (Il disleale uomo dice che non sa fare bene, e che non potrebbe digiunare nè fare penitenza, ma non sa come sua vita finirà; e per lo diletto, ch' elli ha troppo amato, elli sarà tormentato nella morte dello inferno). Dice il pigro: lo leone è fuori nella via, e nel mezzo della piazza m' ucciderà.
14 βοθρος βαθυς στομα παρανομου ο δε μισηθεις υπο κυριου εμπεσειται εις αυτον [14α] εισιν οδοι κακαι ενωπιον ανδρος και ουκ αγαπα του αποστρεψαι απ' αυτων αποστρεφειν δε δει απο οδου σκολιας και κακης14 La bella parola [di] folle femina è così come la profonda fossa, (donde l'uomo non puote uscire; chè ella tiene l' uomo per suo ingannamento); duramente si cruccia Dio di lui, che di tale femina non si guarda.
15 ανοια εξηπται καρδιας νεου ραβδος δε και παιδεια μακραν απ' αυτου15 Per natura il piccolo fanciullo è in istato di follia, (chè non si sa governare, e ragione non vede); ma colui che in giovinezza gli castiga (gli fae il servo prode, e) il mette in entrata di volere e di sapienza
16 ο συκοφαντων πενητα πολλα ποιει τα εαυτου διδωσιν δε πλουσιω επ' ελασσονι16 L'uomo che d'altrui danno vuole fare suo prò, e d'altrui cosa vuole fare suo avere (e accrescere, non può lungamente così essere sanza avventura; chè avere acquistato di malvagio acquisto ) non può fare buona fine; (e se colui l'ha acquistato non riceve dannaggio, le sue erede anderanno a povertà e male).
17 λογοις σοφων παραβαλλε σον ους και ακουε εμον λογον την δε σην καρδιαν επιστησον ινα γνως οτι καλοι εισιν17 (Bello figliuolo, dice Salomone) intendi consiglio di prode uomo e di santo; e metti lo tuo cuore (a buone parole e) a dottrina, e meglio ti metterà la mia scienza.
18 και εαν εμβαλης αυτους εις την καρδιαν σου ευφρανουσιν σε αμα επι σοις χειλεσιν18 Se tu la tieni, ella ti piacerà nel tuo cuore; chè non sarà cosa che tu non possi intendere.
19 ινα σου γενηται επι κυριον η ελπις και γνωριση σοι την οδον αυτου19 E metti al tutto la tua fidanza nel nostro Signore; e ciò ti puote insegnare continuo Dio.
20 και συ δε απογραψαι αυτα σεαυτω τρισσως εις βουλην και γνωσιν επι το πλατος της καρδιας σου20 Sappi che io t'ho (mostrato e) insegnato in tre maniere in pensieri e in iscienzia, (come viverai sanamente sanza misfare, in te guardare di peccare e nou misfare altrui, e a Dio servire del tuo corpo. e del tuo cuore e de' beni ch' ello t'ha donati in questo mondo );
21 διδασκω ουν σε αληθη λογον και γνωσιν αγαθην υπακουειν του αποκρινεσθαι λογους αληθειας τοις προβαλλομενοις σοι21 (io t'ho ammaestrato, che ti domandano, e che mestiero n' avranno), acciò che ti mostrassi fermezza, e parole vere rispondessi di queste cose a colui che ti mandò.
22 μη αποβιαζου πενητα πτωχος γαρ εστιν και μη ατιμασης ασθενη εν πυλαις22 Guàrdati, che (per tua signoria uè per tuo potere) non facci niuno male al povero uomo; e non lo dispregiare già per sua povertade.
23 ο γαρ κυριος κρινει αυτου την κρισιν και ρυση σην ασυλον ψυχην23 (E bene ti guarda, se tu se' giudice, che tu non giudichi a torto niuno povero uomo) chè il nostro Signore gli guarda e giudica loro retto; (e se tu non giudichi come tu devi, il sovrano giudicamento te ne renderà merito); e tutti coloro che male fanno e a' prodi uomini e a' poveri, Iddio gli confonderà alla fine, (chè non hanno chi gli difenda, se non Iddio solamente.
24 μη ισθι εταιρος ανδρι θυμωδει φιλω δε οργιλω μη συναυλιζου24 Non tenere compagnia a uomo disleale e malvagio a tuo potere, (anzi gli schifa quanto tu puoi);
25 μηποτε μαθης των οδων αυτου και λαβης βροχους τη ση ψυχη25 perciò che suoi malvagi fatti ti metteranno in cattivi pensieri (corrotto dalla tua buona vita), chè per malvagio esempio sono peggiorati molto i prodi uomini. (Non essere con loro, che stando si mettono a pena; se non te ne puoi deliberare, tu ne porterai grande danno).
26 μη διδου σεαυτον εις εγγυην αισχυνομενος προσωπον26 Non usare con coloro che si legano, e fannosi stadichi per gli debiti altrui. ·
27 εαν γαρ μη εχης ποθεν αποτεισης λημψονται το στρωμα το υπο τας πλευρας σου27 Or dunque, s'egli non ha donde ristori, perchè ti vuogli far tòrre i panni della camera tua?
28 μη μεταιρε ορια αιωνια α εθεντο οι πατερες σου28 Non trapassare il comandamento di Santa Chiesa, nè lo insegnamento della scrittura, e non l'abbi già in dispetto; chè gli antichi santi uomini il guardarono e tennero e stabilirono. (L'uomo che volentieri è di buono cuore, fa i comandamenti della Scrittura, e si tiene in buone opere, e sostiene la buona gente a suo potere. Elli s' assicuroe al giudicamento intra' santi che il comandamento di Dio. avranno tenuto e guardato. Se tu se' savio nella Scrittura, insegna ad altrui; se tu se' con più savio di te, intendi bene quello che dirà, e a ciò che tu dirai altrui abbi bene nel tuo cuore).
29 ορατικον ανδρα και οξυν εν τοις εργοις αυτου βασιλευσι δει παρεσταναι και μη παρεσταναι ανδρασι νωθροις29 (E bene guarda che coloro che ti intenderanno non ti possano niente riprendere nella tua parola; e se colui cui tu tieni savio ti dice alcuna. parola ingannevole, non la intendere già, ma sì tosto come tu te n'avvedi, lascia sua compagnia ). Or vedesti uomo spigliato ne' fatti suoi? quel cotale starà davanti ai re; non starà lui anzi alcuno mercenajo.