Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Apocalisse 6


font

1E vidi, quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, e udii il primo dei quattro esseri viventi che diceva come con voce di tuono: «Vieni».2E vidi: ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora.
3Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che diceva: «Vieni».4Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una grande spada.
5Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che diceva: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo nero. Colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.6E udii come una voce in mezzo ai quattro esseri viventi, che diceva: «Una misura di grano per un denaro, e tre misure d’orzo per un denaro! Olio e vino non siano toccati».
7Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni».8E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
9Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso.10E gridarono a gran voce:
«Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e veritiero,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
contro gli abitanti della terra?».
11Allora venne data a ciascuno di loro una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro.
12E vidi, quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue,13le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi.14Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto.15Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti;16e dicevano ai monti e alle rupi: «Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello,17perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».

Note:

Ap 6-9:I cc 6-9 costituiscono un tutto. Man mano che l'Agnello dissigilla il libro (Ap 6-8,1) e risuonano le trombe (Ap 8,2-9), si dispiega la visione degli avvenimenti che annunziano e preparano la sconfitta dell'impero romano, prototipo dei nemici di Dio (cf. Mt 24p). - I quattro cavalieri di questa prima visione sono ispirati da Zc 1,8-10 e Ap 6,1-3 ; ma simboleggiano anche i quattro flagelli di cui i profeti minacciavano Israele infedele: bestie selvagge, guerra, carestia, peste (cf. Lv 26,21-26; Dt 32,34; Ez 5,17; Ez 14,13-21 ; e anche: Ez 6,11-12; Ez 7,14-15; Ez 12,16; Ez 33,27).

Ap 6,2:Il cavaliere dal cavallo bianco fa pensare ai parti, che avevano come arma caratteristica l'arco. Essi erano il terrore del mondo romano nel I sec., «fiere della terra» (v 8; cf. Dt 7,22; Ger 15,2-4; Ger 50,17; Ez 34,28 , e l'invasione descritta in Ap 9,13-21). Tutta una corrente della tradizione cristiana ha visto, in questo cavaliere vincitore, lo stesso Verbo di Dio (Ap 19,11-16) o l'espansione del vangelo.

Ap 6,4:una grande spada: simbolo delle guerre sanguinose provocate dal primo cavaliere.

Ap 6,5:una bilancia: simbolo della carestia; le derrate sono razionate e i prezzi esorbitanti.

Ap 6,8:un cavallo verdastro: il color «verde» è quello del cadavere in decomposizione, soprattutto per effetto della peste. - gli veniva dietro l'inferno: per inghiottire le vittime.

Ap 6,9:vidi sotto l'altare le anime: l'altare (Ap 8,3; Ap 9,13; Ap 14,18; Ap 16,7) corrisponde in questa liturgia celeste all'altare degli olocausti (1Re 8,64+). I martiri, testimoni della Parola, sono associati all'immolazione del loro Signore (cf. Fil 2,17+).

Ap 6,11:una veste candida: simbolo della gioia trionfante (Ap 3,5+; Ap 17,9; Ap 17,13-14; Ap 19,8).

Ap 6,12ss:Questi segni cosmici (vv 12-14) accompagnano, nei profeti, il giorno di Jahve (Am 8,9+). Simboleggiano lo scatenarsi dell'ira di Dio (cf. Mt 24,1+).

Ap 6,17:della loro ira: con C, S, volg., ecc.; BJ, con A e altri testimoni legge: «della sua ira».