Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Apocalisse 22


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1E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.2In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
3E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
4vedranno il suo volto
e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli.
6E mi disse: «Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve.7Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
8Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. E quando le ebbi udite e viste, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo che me le mostrava.9Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi fratelli, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».
10E aggiunse: «Non mettere sotto sigillo le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino.11Il malvagio continui pure a essere malvagio e l’impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
12Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opere.13Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine.14Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città.15Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!
16Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice e la stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino».
17Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita.
18A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro;19e se qualcuno toglierà qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.
20Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù.21La grazia del Signore Gesù sia con tutti.

Note:

Ap 22,1:un fiume di acqua viva: le acque vive e vivificanti simboleggiano lo Spirito (cf. Gv 4,1+; Gv 7,37-39). Giovanni intravede qui la Trinità.

Ap 22,2:Alcuni commentatori preferiscono dividere: «che scaturiva... in mezzo alla piazza. E da una parte e dall'altra del fiume...».

Ap 22,3:E non vi sarà più maledizione: i vv 3-5 (testo II) devono essere inseriti dopo Ap 21,4 (cf. l'introduzione). Questi versetti sono al futuro, sicura promessa del regno e della visione senza fine (cf. 1Cor 13,12; 1Gv 3,2) dei servi di Dio e dell'Agnello (Ap 3,12; Ap 7,3; Ap 14,1).

Ap 22,6:Poi mi disse: tutto il seguito appare come epilogo. E una specie di conversazione fra l'angelo (o Gesù) e il veggente, commento alle visioni riportate nel libro e all'uso che bisogna farne. La maggior parte delle espressioni si trova già disseminata nel libro. La finale (vv 16-20) è nettamente attribuita a Gesù.

Ap 22,11:Il perverso continui pure a essere perverso: qualunque sia la condotta dell'uomo, il piano divino si compirà.

Ap 22,14:nella città: Gerusalemme, descritta in Ap 21,9s .

Ap 22,17:Lo Spirito e la sposa: lo Spirito presente nella chiesa, sposa del Cristo (Ap 21,2; Ap 21,9-10), le ispira questo richiamo che corrisponde al messaggio del libro. - Vieni!: questa supplica si rivolge al Signore Gesù (v 20): è il Maranà tha che si ripeteva durante le riunioni liturgiche (1Cor 16,22) per esprimere l'attesa impaziente della parusia (vedere 1Ts 5,1+).

Ap 22,18:Dichiaro: schema molto antico (Dt 4,2; Dt 13,1; Pr 30,6 ; cf. Qo 3,14) per proteggere uno scritto sacro da ogni falsificazione.

Ap 22,20:Gesù conferma che la sua venuta è prossima (vv 7.12 e già Ap 1,3; Ap 1,7 , ecc.); il suo si risponde al richiamo della chiesa e dei credenti. L' Amen di questi (Rm 1,25+) esprime il desiderio e la fede gioiosa.

Ap 22,21:sia con tutti voi: con volg.; la maggior parte dei mss ha: «con tutti i santi»; S e altri leggono: «con i santi»; BJ, con A, traduce: «con tutti».