Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Apocalisse 15


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1E vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l’ira di Dio.
2Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e3cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell’Agnello:
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
Signore Dio onnipotente;
giuste e vere le tue vie,
Re delle genti!
4O Signore, chi non temerà
e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo,
e tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».
5E vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la tenda della Testimonianza;6dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto con fasce d’oro.7Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro, colme dell’ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli.8Il tempio si riempì di fumo, che proveniva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non fossero compiuti i sette flagelli dei sette angeli.

Note:

Ap 15,1-4:La visione delle sette coppe riprende quella delle sette trombe (Ap 8,2ss). Fra i vv 1 e 5 si intercala il cantico degli eletti a lode di Colui che li salva.

Ap 15,3:il cantico di Mosè: come quello di Mosè (Es 15), questo è un canto di liberazione (Ap 14,1). E tessuto di reminiscenze bibliche. Evoca, più che il rigore del castigo, il trionfo del Signore e dei suoi.

Ap 15,5-16,21:Si ritorna ai flagelli (v 1), che stanno per cadere su Babilonia, cioè Roma (Ap 16,18-19). Come nei cc 8-9, richiamano le piaghe d'Egitto. Gli angeli che ne sono incaricati escono dalla tenda che è il vero tempio del cielo (Ap 11,19). In un quadro di teofania, essi compiono la liturgia della giustizia.

Ap 15,8:Il tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio: l'evocazione della gloria (Es 24,16+) presente nel tempio è il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo nei tempi messianici (cf. 2Mac 2,4-8; Es 40,34-35; 1Re 8,10; Ap 21,3).