Apocalisse 18
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BIBBIA CEI 2008 | LA SACRA BIBBIA |
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1 Dopo questo, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore. | 1 Dopo ciò vidi un altro angelo scendere dal cielo con grande potestà; la terra fu illuminata al suo splendore. |
2 Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. | 2 Gridò con voce possente: "E' caduta, è caduta Babilonia, la grande! E' diventata rifugio di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere di ogni uccello impuro, carcere di ogni animale immondo e detestabile. |
3 Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato». | 3 Ché dal vino provocante della sua fornicazione bevvero tutte le genti; con essa i re della terra fornicarono, con il lusso sfarzoso di lei arricchirono i mercanti della terra". |
4 E udii un’altra voce dal cielo: «Uscite, popolo mio, da essa, per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. | 4 Udii ancora un'altra voce dal cielo che disse: "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non vi associate ai suoi stessi peccati e non siate colpiti dai suoi stessi flagelli. |
5 Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità. | 5 Ché sono giunti fino al cielo i peccati di lei; si è ricordato Dio delle sue iniquità. |
6 Ripagàtela con la sua stessa moneta, retribuitela con il doppio dei suoi misfatti. Versàtele doppia misura nella coppa in cui beveva. | 6 Come essa v'ha dato, così ripagatela; rendetele il doppio in proporzione delle sue opere; nella coppa in cui lei ha versato mescete doppia misura per lei. |
7 Quanto ha speso per la sua gloria e il suo lusso, tanto restituitele in tormento e afflizione. Poiché diceva in cuor suo: “Seggo come regina, vedova non sono e lutto non vedrò”. | 7 Per quanto di gloria e di sfarzo s'è data, altrettanto a lei date di lutto e tormento. Poiché dice in cuor suo: "Io siedo regina e vedova non sono e lutto non vedrò giammai", |
8 Per questo, in un solo giorno, verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame. Sarà bruciata dal fuoco, perché potente Signore è Dio che l’ha condannata». | 8 per questo in un sol giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame; dalle fiamme sarà divorata. Sì, forte è il Signore Dio, è lui che l'ha giudicata". |
9 I re della terra, che con essa si sono prostituiti e hanno vissuto nel lusso, piangeranno e si lamenteranno a causa sua, quando vedranno il fumo del suo incendio, | 9 Allora i re della terra che, abbandonandosi ai piaceri, avranno fornicato con essa, piangeranno e faranno lamento per lei, al contemplare il fumo del suo incendio; |
10 tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti, e diranno: «Guai, guai, città immensa, Babilonia, città possente; in un’ora sola è giunta la tua condanna!». | 10 e da lontano, perché presi dal terrore del suo supplizio, diranno: "Guai, guai, o città grande, o Babilonia, città potente, ché in un momento è giunto il tuo castigo!". |
11 Anche i mercanti della terra piangono e si lamentano su di essa, perché nessuno compera più le loro merci: | 11 E i mercanti della terra piangono e fanno lamento su di lei, perché nessuno compra più la loro merce: |
12 i loro carichi d’oro, d’argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d’avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo; | 12 merce d'oro e d'argento, di pietre preziose e perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto; ogni specie di legno odorifero, ogni specie di oggetti d'avorio, di oggetti di legno prezioso, di bronzo, ferro e marmo; |
13 cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, carri, schiavi e vite umane. | 13 cinnamomo e spezie; profumi, mirra e incenso; vino e olio; semola e frumento; bestiame e pecore, cavalli e cocchi; schiavi e vite umane. |
14 «I frutti che ti piacevano tanto si sono allontanati da te; tutto quel lusso e quello splendore per te sono perduti e mai più potranno trovarli». | 14 "I frutti, anelito della tua anima, sono fuggiti lontano da te; e ogni segno di opulenza e fasto è scomparso lontano da te; queste cose nessuno più troverà". |
15 I mercanti, divenuti ricchi grazie a essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e lamentandosi, diranno: | 15 I mercanti, dunque, che essa aveva arricchito in tale commercio, da lontano, perché presi dal terrore del suo supplizio, piangeranno e faranno lamento dicendo: |
16 «Guai, guai, la grande città, tutta ammantata di lino puro, di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle! | 16 "Guai, guai, o città grande, tu che vestivi di bisso, di porpora e di scarlatto, tu che ti ornavi di gioielli d'oro, di pietre preziose e perle; |
17 In un’ora sola tanta ricchezza è andata perduta!». Tutti i comandanti di navi, tutti gli equipaggi, i naviganti e quanti commerciano per mare si tenevano a distanza | 17 ecco: in un sol momento è andata in fumo tanta ricchezza!". |
18 e gridavano, guardando il fumo del suo incendio: «Quale città fu mai simile all’immensa città?». | 18 E ogni nocchiero e tutti quelli che viaggiano in mare, i marinai e quanti trafficano nel mare, lontano si fermarono e al vedere il fumo del suo incendio gridano: "Chi uguagliava la grande città?". |
19 Si gettarono la polvere sul capo, e fra pianti e lamenti gridavano: «Guai, guai, città immensa, di cui si arricchirono quanti avevano navi sul mare: in un’ora sola fu ridotta a un deserto! | 19 E gettandosi polvere sulle loro teste gridano piangendo e facendo lamenti: "Guai, guai, o città grande! Della sua opulenza si arricchirono quanti in mare possedevano navi. Sì, in un sol momento s'è compiuta la sua rovina!". |
20 Esulta su di essa, o cielo, e voi, santi, apostoli, profeti, perché, condannandola, Dio vi ha reso giustizia!». | 20 "Rallegrati per essa, o cielo, e voi, santi, apostoli e profeti, perché Dio ha preso la vostra vendetta su lei!". |
21 Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. | 21 Poi un angelo possente sollevò una pietra grande come una mola e la gettò nel mare dicendo: "Con tale impeto sarà sommersa Babilonia, la grande città, e più non apparirà. |
22 Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della màcina non si udrà più in te; | 22 Armonia di arpisti e musici, di flautisti e trombettieri in te più non s'udrà. Artista in ogni arte esperto in te più non vi sarà. Cigolìo di mola in te più non s'udrà; |
23 la luce della lampada non brillerà più in te; la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte. | 23 luce di lampada in te più non brillerà; voce di sposo e sposa in te più non s'udrà. Sì, erano i tuoi mercanti i grandi della terra; sì, dalle tue malìe tutte le genti furono sedotte. |
24 In essa fu trovato il sangue di profeti e di santi e di quanti furono uccisi sulla terra». | 24 In essa s'è trovato il sangue di profeti e di santi e di tutti quelli che sulla terra sono stati immolati". |