Prima lettera ai Corinzi 14
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Aspirate alla carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito, soprattutto la profezia. | 1 Tenete dietro alla carità, ambite i doni spirituali: e massimamente il profetare. |
2 Chi infatti parla con il dono delle lingue non parla agli uomini ma a Dio poiché, mentre dice per ispirazione cose misteriose, nessuno comprende. | 2 Imperocché chi parla una lingua, non parla agli uomini, ma a Dio: conciossiachè nissuno l'ascolta. Ma parla misterj per Ispirito. |
3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini per loro edificazione, esortazione e conforto. | 3 Ma colui, che profeta, parla agli uomini per edificazione, ed esortazione, e consolazione. |
4 Chi parla con il dono delle lingue edifica se stesso, chi profetizza edifica l’assemblea. | 4 Chi parla le lingue, edifica se stesso: ma colui, che profeta, edifica la Chiesa di Dio. |
5 Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia. In realtà colui che profetizza è più grande di colui che parla con il dono delle lingue, a meno che le interpreti, perché l’assemblea ne riceva edificazione. | 5 Vorrei, che tutti, voi parlaste le lingue: ma anche più, che profetaste. Imperocché è da più chi profeta, che chi parla le lingue: se a sorte non le interpreta, affinchè la Chiesa ne riceva edificazione. |
6 E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue. In che cosa potrei esservi utile, se non vi comunicassi una rivelazione o una conoscenza o una profezia o un insegnamento? | 6 Ora poi, o fratelli, se io verrò a voi parlando le lingue, che bene vi farò, eccettochè io vi parli, o con la rivelazione, o con la scienza, o con la profezia, o con la dottrina? |
7 Ad esempio: se gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il flauto o la cetra, non producono i suoni distintamente, in che modo si potrà distinguere ciò che si suona col flauto da ciò che si suona con la cetra? | 7 Similmente le cose inanimate, che danno suono, e la tromba, e la celerà, se non danno distinzione di suoni; come si saprà egli quel, che sulla tromba si canti, o sulla cetera? |
8 E se la tromba emette un suono confuso, chi si preparerà alla battaglia? | 8 Imperocché se la tromba darà suono incerto; chi si metterà in ordine per la battaglia? |
9 Così anche voi, se non pronunciate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che andate dicendo? Parlereste al vento! | 9 Cosi voi pure parlando una lingua, se non farete un discorso ben intelligibile; come s'intenderà egli quello, che vien detto? Conciossiachè parlerete all'aria. |
10 Chissà quante varietà di lingue vi sono nel mondo e nulla è senza un proprio linguaggio. | 10 Sonovi, per esempio, tante sorte di lingue nel mondo: e tutte hanno le loro voci. |
11 Ma se non ne conosco il senso, per colui che mi parla sono uno straniero, e chi mi parla è uno straniero per me. | 11 Se io pertanto non saprò il valore delle voci, sarò barbaro per colui; a cui parlo: e colui, che parla, sarà barbaro per me. |
12 Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l’edificazione della comunità. | 12 Cosi voi pure, dacché siete amanti de' doni dello Spirito, fate si, che per edificazione della Chiesa ne abbondiate. |
13 Perciò chi parla con il dono delle lingue, preghi di saperle interpretare. | 13 E perciò chi parla una lingua, domandi in grazia di interpretarla. |
14 Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto. | 14 Imperocché se io fo orazione in una lingua, il mio spirito ora, ma la mente mia riman priva di frutto, |
15 Che fare dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l’intelligenza. | 15 Che farò adunque? Orerò collo spirito, orerò colla mente: salmeggerò collo spirito, salmeggerò colla mente. |
16 Altrimenti, se tu dai lode a Dio soltanto con lo spirito, in che modo colui che sta fra i non iniziati potrebbe dire l’Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici? | 16 Dappoiché se tu renderai grazie con lo spirito, quegli, che sta al posto dell'idiota, come risponderà egli amen al tuo rendimento di grazie? Mentre non intende quel, che tu dici: |
17 Tu, certo, fai un bel ringraziamento, ma l’altro non viene edificato. | 17 Conciossiachè tu veramente ben fai il rendimento di grazie: ma l'albo non ne è edificato. |
18 Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue più di tutti voi; | 18 Rendo grazie al mio Dio, che io parlo le lingue, che parlate tutti voi. |
19 ma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il dono delle lingue. | 19 Ma nella Chiesa bramo di dir piuttosto cinque parole, sicché io sia inteso per isruire anche gli altri: che dieci mila parole in altra lingua. |
20 Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi. Quanto a malizia, siate bambini, ma quanto a giudizi, comportatevi da uomini maturi. | 20 Fratelli, non siate fanciulli nell'intelligenza, siate bensì pargoletti nella malizia: e perfetti nell'intendimento. |
21 Sta scritto nella Legge: In altre lingue e con labbra di stranieri parlerò a questo popolo, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore. | 21 Nella legge sta scritto: per altri linguaggi, e per altre labbra parlerò a questo popolo; e nemmen così mi daranno retta, dice il Signore. |
22 Quindi le lingue non sono un segno per quelli che credono, ma per quelli che non credono, mentre la profezia non è per quelli che non credono, ma per quelli che credono. | 22 Le lingue adunque sono in segno non pe' fedeli, ma per gl' infedeli: la profezia poi non per gl' infedeli, ma pe' fedeli. |
23 Quando si raduna tutta la comunità nello stesso luogo, se tutti parlano con il dono delle lingue e sopraggiunge qualche non iniziato o non credente, non dirà forse che siete pazzi? | 23 Se adunque si raduni insieme tutta la Chiesa, e tutti parlin le lingue, ed entrin dentro persone idiote, o infedeli: non dirann'elleno, che siete ammattiti? |
24 Se invece tutti profetizzano e sopraggiunge qualche non credente o non iniziato, verrà da tutti convinto del suo errore e da tutti giudicato, | 24 Ma se tutti profetano, ed entra un infedele, o un idiota, è convinto da tutti, è sentenziato da tutti: |
25 i segreti del suo cuore saranno manifestati e così, prostrandosi a terra, adorerà Dio, proclamando: Dio è veramente fra voi! | 25 E per tal modo si manifesta quel, ch'egli ha occultamente nel cuore, e così gittatosi boccone, adorerà Dio, dichiarando, che Dio è veramente in voi. |
26 Che fare dunque, fratelli? Quando vi radunate, uno ha un salmo, un altro ha un insegnamento; uno ha una rivelazione, uno ha il dono delle lingue, un altro ha quello di interpretarle: tutto avvenga per l’edificazione. | 26 Che è adunque da fare, o fratelli? Qualunque volta vi radunate, ciascuno di voi ha, chi il cantico, chi l'insegnamento, la rivelazione, le lingue, l'interpretazione: ogni cosa facciasi per l'edificazione. |
27 Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due, o al massimo in tre, a parlare, uno alla volta, e vi sia uno che faccia da interprete. | 27 E se v' ha di coloro, che parlante lingue (parlino) due, o al più tre a vicenda, e uno interpreti. |
28 Se non vi è chi interpreta, ciascuno di loro taccia nell’assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. | 28 Che se non siavi chi interpreti, nella Chiesa si tacciano, ma seco stessi, e con Dio favellino. |
29 I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. | 29 De' profeti parlino due, o tre, e gli altri ne portino giudizio. |
30 Ma se poi uno dei presenti riceve una rivelazione, il primo taccia: | 30 Che se ad un altro, che siede, sia stata fatta rivelazione, il primo si taccia. |
31 uno alla volta, infatti, potete tutti profetare, perché tutti possano imparare ed essere esortati. | 31 Imperocché potete tutti profetare a un per uno: affinché tutti imparino, e tutti ricevano consolazione: |
32 Le ispirazioni dei profeti sono sottomesse ai profeti, | 32 Gli spiriti de' profeti son sotto posti ai profeti. |
33 perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace. Come in tutte le comunità dei santi, | 33 Imperocché Iddio non è Dio del disordine, ma della pace: conforme io insegno in tutte le Chiese de' santi. |
34 le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge. | 34 Le donne nelle Chiese stiano in silenzio, imperocché non è loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge. |
35 Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. | 35 Che se bramano di esser istruite di alcuna posa in casa ne interroghino i loro mariti. Conciossiachè è cosa indecente per una donna il parlar nella Chiesa. |
36 Da voi, forse, è partita la parola di Dio? O è giunta soltanto a voi? | 36 E forse da voi venuta la parola di Dio? Oppure a voi soli è venuta? |
37 Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto vi scrivo è comando del Signore. | 37 Se alcuno si tien per profeta, o per uomo spirituale, riconosca, che le cose, che io vi scrivo, sono precetti del Signore. |
38 Se qualcuno non lo riconosce, neppure lui viene riconosciuto. | 38 Chi poi è ignorante, sarà ignorato. |
39 Dunque, fratelli miei, desiderate intensamente la profezia e, quanto al parlare con il dono delle lingue, non impeditelo. | 39 Per la qual cosa, o fratelli, amate di profetare; e non vietate il parlare le lingue. |
40 Tutto però avvenga decorosamente e con ordine. | 40 Ma tutte le cose facciansi convenientemente, e con ordine. |