Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Deuteronomio 32


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 «Udite, o cieli: io voglio parlare.
Ascolti la terra le parole della mia bocca!
1 Audite, cæli, quæ loquor :
audiat terra verba oris mei.
2 Scorra come pioggia la mia dottrina,
stilli come rugiada il mio dire;
come pioggia leggera sul verde,
come scroscio sull'erba.
2 Concrescat ut pluvia doctrina mea,
fluat ut ros eloquium meum,
quasi imber super herbam,
et quasi stillæ super gramina.
3 Voglio proclamare il nome del Signore:
magnificate il nostro Dio!
3 Quia nomen Domini invocabo :
date magnificentiam Deo nostro.
4 Egli è la Roccia: perfette le sue opere,
giustizia tutte le sue vie;
è un Dio fedele e senza malizia,
egli è giusto e retto.
4 Dei perfecta sunt opera,
et omnes viæ ejus judicia :
Deus fidelis, et absque ulla iniquitate,
justus et rectus.
5 Prevaricano contro di lui:
non sono suoi figli, per le loro macchie,
generazione tortuosa e perversa.
5 Peccaverunt ei, et non filii ejus in sordibus :
generatio prava atque perversa.
6 Così tu ripaghi il Signore,
popolo stolto e privo di saggezza?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?
6 Hæccine reddis Domino,
popule stulte et insipiens ?
numquid non ipse est pater tuus,
qui possedit te, et fecit, et creavit te ?
7 Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo racconterà,
i tuoi vecchi e te lo diranno.
7 Memento dierum antiquorum, cogita generationes singulas :
interroga patrem tuum,
et annuntiabit tibi :
majores tuos, et dicent tibi.
8 Quando l’Altissimo divideva le nazioni,
quando separava i figli dell’uomo,
egli stabilì i confini dei popoli
secondo il numero dei figli d’Israele.
8 Quando dividebat Altissimus gentes,
quando separabat filios Adam,
constituit terminos populorum
juxta numerum filiorum Israël.
9 Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe sua parte di eredità.
9 Pars autem Domini, populus ejus :
Jacob funiculus hæreditatis ejus.
10 Egli lo trovò in una terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come la pupilla del suo occhio.
10 Invenit eum in terra deserta,
in loco horroris, et vastæ solitudinis :
circumduxit eum, et docuit :
et custodivit quasi pupillam oculi sui.
11 Come un’aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali.
11 Sicut aquila provocans ad volandum pullos suos,
et super eos volitans,
expandit alas suas, et assumpsit eum,
atque portavit in humeris suis.
12 Il Signore, lui solo lo ha guidato,
non c’era con lui alcun dio straniero.
12 Dominus solus dux ejus fuit,
et non erat cum eo deus alienus :
13 Lo fece salire sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della campagna;
gli fece succhiare miele dalla rupe
e olio dalla roccia durissima,
13 constituit eum super excelsam terram,
ut comederet fructus agrorum :
ut sugeret mel de petra,
oleumque de saxo durissimo ;
14 panna di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.
14 butyrum de armento, et lac de ovibus
cum adipe agnorum,
et arietum filiorum Basan : et hircos
cum medulla tritici,
et sanguinem uvæ biberet meracissimum.
15 Iesurùn si è ingrassato e ha recalcitrato,
– sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato –
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.
15 Incrassatus est dilectus, et recalcitravit :
incrassatus, impinguatus, dilatatus,
dereliquit Deum factorem suum,
et recessit a Deo salutari suo.
16 Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri
e provocato all’ira con abomini.
16 Provocaverunt eum in diis alienis,
et in abominationibus ad iracundiam concitaverunt.
17 Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio,
a dèi che non conoscevano,
nuovi, venuti da poco,
che i vostri padri non avevano temuto.
17 Immolaverunt dæmoniis et non Deo,
diis quos ignorabant :
novi recentesque venerunt,
quos non coluerunt patres eorum :
18 La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
18 Deum qui te genuit dereliquisti,
et oblitus es Domini creatoris tui.
19 Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
19 Vidit Dominus, et ad iracundiam concitatus est :
quia provocaverunt eum filii sui et filiæ.
20 Ha detto: “Io nasconderò loro il mio volto;
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
20 Et ait : Abscondam faciem meam ab eis,
et considerabo novissima eorum :
generatio enim perversa est,
et infideles filii.
21 Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
21 Ipsi me provocaverunt in eo qui non erat Deus,
et irritaverunt in vanitatibus suis :
et ego provocabo eos in eo qui non est populus,
et in gente stulta irritabo illos.
22 Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino alla profondità degl’inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.
22 Ignis succensus est in furore meo,
et ardebit usque ad inferni novissima :
devorabitque terram cum germine suo,
et montium fundamenta comburet.
23 Accumulerò sopra di loro i malanni;
le mie frecce esaurirò contro di loro.
23 Congregabo super eos mala,
et sagittas meas complebo in eis.
24 Saranno estenuati dalla fame,
divorati dalla febbre e da peste dolorosa.
Il dente delle belve manderò contro di loro,
con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.
24 Consumentur fame,
et devorabunt eos aves morsu amarissimo :
dentes bestiarum immittam in eos,
cum furore trahentium super terram, atque serpentium.
25 Di fuori la spada li priverà dei figli,
dentro le case li ucciderà lo spavento.
Periranno insieme il giovane e la vergine,
il lattante e l’uomo canuto.
25 Foris vastabit eos gladius,
et intus pavor,
juvenem simul ac virginem,
lactentem cum homine sene.
26 Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo,
26 Dixi : Ubinam sunt ?
cessare faciam ex hominibus memoriam eorum.
27 se non temessi l’arroganza del nemico.
Non si ingannino i loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
27 Sed propter iram inimicorum distuli :
ne forte superbirent hostes eorum,
et dicerent : Manus nostra excelsa,
et non Dominus, fecit hæc omnia.
28 Sono un popolo insensato
e in essi non c’è intelligenza:
28 Gens absque consilio est,
et sine prudentia.
29 se fossero saggi, capirebbero,
rifletterebbero sulla loro fine.
29 Utinam saperent, et intelligerent,
ac novissima providerent.
30 Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?
30 Quomodo persequatur unus mille,
et duo fugent decem millia ?
nonne ideo, quia Deus suus vendidit eos,
et Dominus conclusit illos ?
31 Perché la loro roccia non è come la nostra
e i nostri nemici ne sono giudici.
31 Non enim est Deus noster ut dii eorum :
et inimici nostri sunt judices.
32 La loro vite è dal ceppo di Sòdoma,
dalle piantagioni di Gomorra.
La loro uva è velenosa,
ha grappoli amari.
32 De vinea Sodomorum, vinea eorum,
et de suburbanis Gomorrhæ :
uva eorum, uva fellis,
et botri amarissimi.
33 Tossico di serpenti è il loro vino,
micidiale veleno di vipere.
33 Fel draconum vinum eorum,
et venenum aspidum insanabile.
34 Non è questo nascosto presso di me,
sigillato nei miei forzieri?
34 Nonne hæc condita sunt apud me,
et signata in thesauris meis ?
35 Mia sarà la vendetta e il castigo,
quando vacillerà il loro piede!
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire”.
35 Mea est ultio, et ego retribuam in tempore,
ut labatur pes eorum :
juxta est dies perditionis,
et adesse festinant tempora.
36 Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo né libero.
36 Judicabit Dominus populum suum,
et in servis suis miserebitur :
videbit quod infirmata sit manus,
et clausi quoque defecerunt,
residuique consumpti sunt.
37 Allora dirà: “Dove sono i loro dèi,
la roccia in cui cercavano rifugio,
37 Et dicet : Ubi sunt dii eorum,
in quibus habebant fiduciam ?
38 quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici,
che bevevano il vino delle loro libagioni?
Sorgano ora e vi soccorrano,
siano il riparo per voi!
38 de quorum victimis comedebant adipes,
et bibebant vinum libaminum :
surgant, et opitulentur vobis,
et in necessitate vos protegant.
39 Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che do la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco,
e nessuno può liberare dalla mia mano.
39 Videte quod ego sim solus,
et non sit alius deus præter me :
ego occidam, et ego vivere faciam :
percutiam, et ego sanabo,
et non est qui de manu mea possit eruere.
40 Alzo la mano verso il cielo
e dico: Per la mia vita, per sempre:
40 Levabo ad cælum manum meam,
et dicam : Vivo ego in æternum.
41 quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
41 Si acuero ut fulgur gladium meum,
et arripuerit judicium manus mea :
reddam ultionem hostibus meis,
et his qui oderunt me retribuam.
42 Inebrierò di sangue le mie frecce,
si pascerà di carne la mia spada,
del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,
delle teste dei condottieri nemici!”.
42 Inebriabo sagittas meas sanguine,
et gladius meus devorabit carnes ;
de cruore occisorum et de captivitate,
nudati inimicorum capitis.
43 Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari e purificherà la sua terra e il suo popolo».
43 Laudate, gentes, populum ejus,
quia sanguinem servorum suorum ulciscetur :
et vindictam retribuet in hostes eorum,
et propitius erit terræ populi sui.
44 Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunciò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo cantico.
44 Venit ergo Moyses, et locutus est omnia verba cantici hujus in auribus populi, ipse et Josue filius Nun.
45 Quando Mosè ebbe finito di pronunciare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro:45 Complevitque omnes sermones istos, loquens ad universum Israël,
46 «Ponete nella vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perché cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge.46 et dixit ad eos : Ponite corda vestra in omnia verba, quæ ego testificor vobis hodie : ut mandetis ea filiis vestris custodire et facere, et implere universa quæ scripta sunt legis hujus :
47 Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la vostra vita. Per questa parola passerete lunghi giorni nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano».
47 quia non incassum præcepta sunt vobis, sed ut singuli in eis viverent : quæ facientes longo perseveretis tempore in terra, ad quam, Jordane transmisso, ingredimini possidendam.
48 In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè:48 Locutusque est Dominus ad Moysen in eadem die, dicens :
49 «Sali su questo monte degli Abarìm, sul monte Nebo, che è nella terra di Moab, di fronte a Gerico, e contempla la terra di Canaan, che io do in possesso agli Israeliti.49 Ascende in montem istum Abarim, id est, transitum, in montem Nebo, qui est in terra Moab contra Jericho : et vide terram Chanaan, quam ego tradam filiis Israël obtinendam, et morere in monte.
50 Muori sul monte sul quale stai per salire e riunisciti ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati,50 Quem conscendens jungeris populis tuis, sicut mortuus est Aaron frater tuus in monte Hor, et appositus populis suis :
51 perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Merìba di Kades, nel deserto di Sin, e non avete manifestato la mia santità in mezzo agli Israeliti.51 quia prævaricati estis contra me in medio filiorum Israël ad aquas contradictionis in Cades deserti Sin : et non sanctificastis me inter filios Israël.
52 Tu vedrai la terra davanti a te, ma là, nella terra che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!».52 E contra videbis terram, et non ingredieris in eam, quam ego dabo filiis Israël.