Vangelo secondo Luca 15
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA TINTORI |
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1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. | 1 Or i pubblicani ed i peccatori si accostavano a lui per udirlo, se ne sussurravano. |
2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». | 2 I Farisei e gli Scribi col dire: Costui accoglie i peccatori e mangia con essi. |
3 Ed egli disse loro questa parabola: | 3 Ed egli prese a dir loro questa parabola: |
4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? | 4 Chi di voi se ha cento pecore, e ne perde una, non lascia le altre novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrovi? |
5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, | 5 E come l'ha trovata, se la mette tutto allegro sulle spalle; |
6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. | 6 e giunto a casa, chiama gii amici e vicini e dice loro: Rallegratevi meco perchè ho ritrovato la mia pecorella smarrita. |
7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. | 7 Così vi dico, si farà più festa in cielo per un peccatore pentito, che per novantanove giusti i quali non han bisogno di penitenza. |
8 Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? | 8 O qual donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e non spazza la casa, e non cerca attentamente finché l'abbia trovata? |
9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. | 9 E, trovatala, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi meco, chè ho trovato la dramma perduta. |
10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». | 10 Così, vi dico, si fa festa dinanzi agli Angeli di Dio per un peccatore pentito. |
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. | 11 E aggiunse: Un uomo aveva due figlioli, |
12 Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. | 12 e il minore disse al padre: Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta. E divise tra loro il patrimonio. |
13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. | 13 Dopo alcuni giorni, messa insieme ogni cosa, il figlio minore se ne andò in lontano paese, e là scialacquò il suo, vivendo dissolutamente. |
14 Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. | 14 E come ebbe dato fondo ad ogni cosa, infierì in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a sentire la miseria. |
15 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. | 15 E andò a mettersi con uno degli abitanti del paese, che lo mandò nei suoi campi a badare ai porci. |
16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. | 16 E bramava d'empire il ventre colle ghiande che mangiavano i porci, ma nessuno gliene dava. |
17 Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! | 17 Allora rientrato in sè disse: Quanti garzoni in casa di mio padre han pane in abbondanza, mentre io qui muoio di fame! |
18 Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; | 18 M'alzerò, e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, |
19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. | 19 non son più degno d'esser chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi garzoni. |
20 Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. | 20 E, alzatosi, andò da suo padre. E, mentre egli era ancora lontano, suo padre lo scorse e mosso a pietà, gli corse incontro e gli si gettò al collo e lo baciò. |
21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. | 21 É il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non son più degno di essere chiamato tuo figlio. |
22 Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. | 22 Ma il padre disse ai suoi servi: Presto, portate qua la veste più bella, rivestitelo e mettotegli al dito l'anello ed ai piedi i calzari; |
23 Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, | 23 menate il vitello grasso e ammazzatelo; e si mangi e si banchetti, |
24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. | 24 perchè questo mio figlio era morto ed è risuscitato; era perduto ed è stato ritrovato. Così cominciarono a far grande festa. |
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; | 25 Or il figlio maggiore era in campagna, e nel ritorno, avvicinandosi a casa, sentì musiche e danze, |
26 chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. | 26 e chiamò uno dei servi e gli domandò che volessero dire quelle cose. |
27 Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. | 27 Ed egli rispose: E' tornato tuo fratello; e tuo padre ha ammazzato il vitello grasso, perchè lo ha riavuto sano. |
28 Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. | 28 Allora costui montò in collera e non voleva entrare. Onde suo padre uscì fuori e si mise a pregarlo. |
29 Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. | 29 Ma rispose al padre suo: Ecco, da tanti anni io ti servo, e non ho mai trasgredito un tuo comando, eppure non mi hai dato neppure un capretto da godermelo cogli amici; |
30 Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. | 30 ma appena è arrivato questo tuo figlio che ha divorato tutto il suo colle meretrici, hai per lui ammazzato il vitello grasso. |
31 Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; | 31 E il padre a lui: Figlio, tu stai sempre con me e tutto il mio è tuo; |
32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». | 32 ma era giusto banchettare e far festa, perchè questo tuo fratello era morto ed è risuscitato, era perduto ed è stato ritrovato. |