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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sapienza 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Ella protesse il padre del mondo, plasmato per primo,
che era stato creato solo,
lo sollevò dalla sua caduta
1 La sapienza custodi colui che da Dio fu fatto il primo, come padre del mondo, essendo stato crea­to solo,
2 e gli diede la forza per dominare tutte le cose.
2 essa lo trasse fuori dal suo peccato e gli diede il potere di governare tutte le cose.
3 Ma un ingiusto, allontanatosi da lei nella sua collera,
si rovinò con il suo furore fratricida.
3 Appena l'empio nella sua collera s'al­lontanò da lei, perì pel furore fra­tricida.
4 La sapienza salvò di nuovo la terra sommersa per propria colpa,
pilotando il giusto su un semplice legno.
4 E quando a cagione di lui le acque sommersero la terra, di nuovo la salvò la sapienza, gui­dando il giusto su misero legno.
5 Quando i popoli furono confusi, unanimi nella loro malvagità,
ella riconobbe il giusto,
lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.
5 Essa, quando le nazioni di co­mune accordo si abbandonarono ad male, distinse il giusto, lo rese irreprensibile davanti a Dio, e lo mantenne forte contro la com­passione verso il figlio.
6 Mentre perivano gli empi, ella liberò un giusto
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
6 Essa li­berò il giusto che fuggiva dallo sterminio degli empi, mentre il fuoco scendeva, sulla Pentapoli.
7 A testimonianza di quella malvagità
esiste ancora una terra desolata, fumante,
alberi che producono frutti immaturi
e, a memoria di un’anima incredula, s’innalza una colonna di sale.
7 Come testimonianza della loro malvagità rimane una terra deso­lata e fumante, con alberi che dànno frutti immaturi, e per ri­cordare un'anima incredula re­sta una statua di sale.
8 Essi infatti, incuranti della sapienza,
non solo subirono il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché nelle cose in cui sbagliarono
non potessero rimanere nascosti.
8 Quelli che non si curaron della sapienza non solo caddero nell'ignoranza del bene, ma lasciarono agli uomini un ricordo della loro stoltezza, in modo che non potessero restare nascosti i loro peccati.
9 La sapienza invece liberò dalle sofferenze
coloro che la servivano.
9 La sa­pienza invece liberò dal dolore quelli che la onorano.
10 Per diritti sentieri ella guidò il giusto
in fuga dall’ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
lo fece prosperare nelle fatiche
e rese fecondo il suo lavoro.
10 Essa guidò per dritte vie il giusto che fug­giva l'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la scien­za delle cose sante, lo arricchì nelle fatiche, ne rese pieni di frut­ti i faticosi lavori.
11 Lo assistette contro l’ingordigia dei suoi oppressori
e lo rese ricco;
11 Lo assistè tra le frodi di chi lo metteva in mezzo e lo fece ricco.
12 lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che più potente di tutto è la pietà.
12 Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle in­ sidie, gli diede di vincere l'aspra lotta, in modo da fargli sapere che la sapienza trionfa di tutto.
13 Ella non abbandonò il giusto venduto,
ma lo liberò dal peccato.
13 Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dai pecca­tori, e con lui discese nella fossa.
14 Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e l’autorità su coloro che dominavano sopra di lui;
mostrò che i suoi accusatori erano bugiardi
e gli diede una gloria eterna.
14 Ed anche nelle catene non lo lasciò, finché non gli ebbe porta­ lo lo scettro del regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: mostrò bugiardi i suoi accusatori e gli procurò eterna gloria.
15 Ella liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
15 Essa liberò il popolo giusto, la stirpe irreprensibile dalle na­zioni che l'opprimevano,
16 Entrò nell’anima di un servo del Signore
e con prodigi e segni tenne testa a re terribili.
16 entrò nell'anima del servo di Dio, e con prodigi e segni tenne testa a or­ rendi tiranni
17 Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne per loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte.
17 e diede ai giusti la mercede delle loro fatiche, li condusse per vie maravigliose, e fu per essi come ombra di gior­no e come luce delle stelle du­rante la notte.
18 Fece loro attraversare il Mar Rosso
e li guidò attraverso acque abbondanti;
18 Fece loro pas­sare il Mar Rosso, li menò attra­verso acque profonde,
19 sommerse invece i loro nemici
e li rigettò dal fondo dell’abisso.
19 sommer­se nel mare i loro nemici, li fece rigurgitare dal profondo dell'a­bisso. Così i giusti tolsero le spo­glie degli empi
20 Per questo i giusti depredarono gli empi
e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo,
e lodarono concordi la tua mano che combatteva per loro,
20 e celebrarono, o Signore, il tuo santo nome, e cantarono insieme inni alla vit­toriosa tua mano.
21 perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti
e aveva reso chiara la lingua dei bambini.
21 Perchè la sa­pienza aperse la bocca dei muti e rese eloquenti le bocche dei fanciulli.