Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 7


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1Nell’anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Seleuco, partì da Roma e sbarcò con pochi uomini in una città della costa, dove si proclamò re.2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l’esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli.3Informato della cosa, disse: «Non mostratemi la loro faccia».4Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno.
5Allora andarono da lui tutti gli uomini iniqui e rinnegati d’Israele, guidati da Àlcimo, che aspirava al sommo sacerdozio.6Essi accusarono il popolo davanti al re, dicendo: «Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci ha strappato dal nostro paese.7Ora manda un uomo fidato che venga e prenda visione della rovina generale procurata da lui a noi e ai domìni del re e provveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori».8Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell’Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re,9e lo inviò con il rinnegato Àlcimo; attribuì a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di fare vendetta contro gli Israeliti.10Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, per portare con inganno parole di pace.11Ma essi non credettero alle loro parole: avevano infatti saputo che erano giunti con un forte esercito.12Un gruppo di scribi si radunò tuttavia presso Àlcimo e Bàcchide, per chiedere il riconoscimento dei diritti.13Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chiedere loro la pace.14Dicevano infatti: «Un sacerdote della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo del male».15Egli usò con loro parole di pace e giurò loro: «Non faremo alcun male né a voi né ai vostri amici».16E quelli gli credettero. Ma egli prese sessanta di loro e li uccise in un solo giorno, proprio secondo la parola che sta scritta:
17«Le carni dei tuoi fedeli e il loro sangue
hanno versato intorno a Gerusalemme
e nessuno li seppelliva».
18Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perché dicevano: «Non c’è in loro verità né giustizia, perché hanno trasgredito il patto e il giuramento prestato».19Bàcchide poi levò il campo da Gerusalemme e si accampò a Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo, e li fece uccidere e gettare in un grande pozzo.20Affidò il paese ad Àlcimo e gli lasciò soldati che lo sostenessero; quindi Bàcchide fece ritorno dal re.21Àlcimo lottava per il sommo sacerdozio;22i perturbatori del popolo si unirono tutti a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele.23Giuda vide tutti i mali che Àlcimo e i suoi fautori facevano agli Israeliti, peggio dei pagani;24uscì allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degli uomini che avevano disertato e impedì loro di fare scorrerie nella regione.25Quando Àlcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbe potuto resistere loro, ritornò presso il re e li accusò di cose malvagie.
26Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che nutriva odio e inimicizia per Israele, e gli ordinò di sterminare il popolo.27Nicànore venne a Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, a far queste proposte ingannevoli di pace:28«Non ci sia battaglia tra me e voi. Verrò con pochi uomini, per incontrarmi con voi pacificamente».29Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda.30Quando Giuda fu informato che quello era venuto da lui con inganno, ebbe timore di lui e non volle più vedere la sua faccia.31Nicànore allora, come vide che il suo piano era stato scoperto, uscì all’attacco contro Giuda verso Cafarsalamà,32e caddero dalla parte di Nicànore circa cinquecento uomini. Poi ripararono nella Città di Davide.
33Dopo questi fatti Nicànore salì al monte Sion e gli vennero incontro dal santuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo, per salutarlo con espressioni di pace e mostrargli l’olocausto offerto per il re.34Ma egli li schernì, li derise, anzi li oltraggiò e parlò con arroganza;35giurò incollerito: «Se non sarà consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio». E se ne andò tutto furioso.36I sacerdoti rientrarono e stando davanti all’altare e al tempio dissero piangendo:37«Tu hai scelto questo tempio, perché su di esso fosse invocato il tuo nome e fosse casa di orazione e di supplica per il tuo popolo.38Fa’ vendetta di quest’uomo e delle sue schiere; siano trafitti di spada. Ricòrdati delle loro bestemmie: non lasciarli sopravvivere».
39Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Oron e l’esercito della Siria gli andò incontro.40Giuda pose il campo in Adasà con tremila uomini e pregò:41«Quando gli ufficiali del re assiro lanciarono bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbatté centoottantacinquemila:42abbatti allo stesso modo questo esercito davanti a noi oggi; sappiano gli altri che egli ha parlato empiamente contro il tuo santuario e giudicalo secondo la sua malvagità».43Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l’esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo.44Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi e fuggirono.45Li inseguirono per una giornata di cammino, da Adasà fino a Ghezer, suonando le trombe dietro a loro per dare l’allarme.46Uscirono allora uomini da tutti i villaggi circostanti della Giudea e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne scampò neppure uno.47I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la sua destra, che aveva steso con arroganza, e le portarono nei pressi di Gerusalemme, dove le esposero.48Il popolo fece gran festa e trascorse quel giorno come un solenne giorno di gioia.49Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno il tredici di Adar.50Così la Giudea rimase tranquilla per un po’ di tempo.

Note:

1Mac 7,1:Demetrio I, che aveva sostituito Antioco Epifane come ostaggio a Roma nel 176, fuggi di là nel 161, con la complicità di Polibio che ci ha lasciato il racconto del fatto. Demetrio raggiunge prima Tripoli e di lì va ad Antiochia (v 2). Verrà riconosciuto da Roma nel 160.

1Mac 7,8:L'Oltrefiume è la metà ovest dell'impero seleucida, dall'Eufrate all'Egitto, affidata a Lisia da Antioco Epifane (1Mac 3,22). Bacchide viene incaricato di metter pace nella regione, mentre il re andrà a sedare una rivolta in Media.

1Mac 7,9:Alcimo («il valoroso», nome greco scelto per la somiglianza con il nome giudaico di Iaqim): è designato come empio perché se la intendeva con i greci ed era di ostacolo alle pretese degli Asmonei, ma in quanto discendente di Aronne legittimava la sua nomina e attirava dalla sua parte gli Asidei (cf. v 12s).

1Mac 7,12:un gruppo di scribi: sono leviti o sacerdoti versati nella legge (Esd 7,6s; 2Cr 34,13).

1Mac 7,13:Asidei: i «Pii» che in un primo tempo si erano aggregati a Giuda (1Mac 2,42), ora si staccano. Forse pareva loro che la libertà religiosa fosse sufficientemente garantita dalle concessioni del re (1Mac 6,59). Giuda invece, scettico, non partecipa ai negoziati, anche se il re non lo ha ancora deposto (cf. 2Mac 14,12).

1Mac 7,16:... che sta scritta: alla lettera «secondo la parola che ha scritto», sottinteso Davide (ms 56), Asaf (Eusebio) o il profeta (gr. luc.).

1Mac 7,19:Bet-Zait («l'oliveto») è la lezione meglio attestata, ma la tradizione ms è esitante. Il nome è conservato nel villaggio di Bet-Zeita, 6 km a nord di Bet-Zur, dove fu rinvenuto un pozzo con scala a chiocciola. - Bacchide non esita a eliminare tutti quelli che ritiene troppo compromessi nella rivolta, anche se si sono alleati con lui.

1Mac 7,31:Cafarsalama: il «villaggio della pace», forse l'attuale Khirbet Selma, vicino a Gàbaon e a 4 km da Adasa (1Mac 7,40 ; cf. 2Mac 14,16+).

1Mac 7,34:li contaminò: sputando in direzione del tempio, secondo la tradizione giudaica.

1Mac 7,37:Dopo Tu, gr. luc. e versioni aggiungono: «Signore», ma le parole «Dio» e «Signore» vengono di solito evitate da 1Mac.

1Mac 7,40:Adassa: si tratta della Adasa («città nuova») di Gs 15,37 , trascritta come Dessau in 2Mac 14,16 e situata tra Betcoron e Gerusalemme.

1Mac 7,41:del re assiro: Sennàcherib, come precisa volg.; alcuni mss portano «il re degli assiri». - Dopo il tuo angelo, mss, gr. luc. e vet. sir. aggiungono: «Signore»; cf. pero v 37+.

1Mac 7,49:Il 13 adar del 151 seleucida coincide press'a poco con il 28 marzo del 160 a.C. II 13 adar era inserito tra i giorni festivi come «giorno di Nicanore» (cf. 2Mac 15,36). La sua celebrazione venne a cessare abbastanza presto nel giudaismo.

1Mac 7,50:Il racconto di 2Mac termina a questo punto.