Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 5


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1I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l’altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia2e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro, e cominciarono a uccidere e a sopprimere gente in mezzo al popolo.3Allora Giuda mosse guerra ai figli di Esaù nell’Idumea e nell’Acrabattene, perché assediavano Israele; inflisse loro un grave colpo, li umiliò e s’impadronì delle loro spoglie.4Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e d’inciampo per il popolo, tendendo insidie nelle vie.5Egli li rinchiuse nelle torri, si accampò contro di loro, li votò allo sterminio e diede fuoco alle torri con tutti coloro che vi erano dentro.6Poi passò agli Ammoniti e vi trovò un forte contingente e un popolo numeroso al comando di Timòteo.7Organizzò contro di loro molte azioni di guerra e furono sconfitti e annientati.8Conquistò anche Iazer e le sue dipendenze e ritornò in Giudea.
9Anche i pagani di Gàlaad si coalizzarono contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli; ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza,10e inviarono questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: «Contro di noi si sono riuniti i pagani dei dintorni per eliminarci11e si preparano a venire a espugnare la fortezza dove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito.12Su, vieni a liberarci dalle mani di costoro, perché molti di noi sono caduti13e tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tubia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e con i loro beni, e sono periti circa un migliaio di uomini».
14Stavano ancora leggendo la lettera, quand’ecco presentarsi altri messaggeri dalla Galilea con le vesti stracciate, che annunciavano le stesse cose.15Dicevano: «Si sono uniti contro di noi gli abitanti di Tolemàide, Tiro e Sidone e tutta la Galilea degli stranieri per distruggerci».16Quando Giuda e il popolo ebbero udito queste cose, si raccolse una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro fratelli posti nella tribolazione e attaccati dai nemici.17Giuda disse a Simone, suo fratello: «Scegliti degli uomini e corri a liberare i tuoi fratelli della Galilea; io e mio fratello Giònata andremo nella regione di Gàlaad».18Lasciò Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea,19dando loro questa consegna: «Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno».20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
21Simone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani, e questi rimasero sconfitti davanti a lui;22egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. Caddero tra i pagani circa tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie.23Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne, i figli e tutti i loro averi, e li condusse in Giudea con grande gioia.
24Da parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Giònata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto.25S’imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Gàlaad:26che molti di loro erano assediati a Bosra e Bosor, ad Àlema, a Casfo, a Maked e Karnàin, tutte città fortificate e grandi,27che altri erano rinchiusi nelle altre città di Gàlaad, che per il giorno dopo era stabilito di dare l’assalto alle fortezze, di espugnarle e di eliminare tutti in un solo giorno.28Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro per la via del deserto verso Bosra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s’impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città.29Nella notte partì di là e marciarono fino alla fortezza.30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco una folla innumerevole che issava scale e macchine per espugnare la fortezza e stava attaccando.31Giuda, vedendo che la battaglia era già incominciata e che le grida della città arrivavano al cielo, per il suono delle trombe e le urla altissime,32disse ai suoi soldati: «Combattete oggi per i vostri fratelli».33Irruppero in tre schiere alle loro spalle, diedero fiato alle trombe e innalzarono grida e invocazioni.34L’esercito di Timòteo venne a sapere che c’era il Maccabeo; fuggirono davanti a lui, che inflisse loro una grave sconfitta; ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila.35Poi piegò su Àlema, l’assalì e la prese; ne uccise tutti i maschi, la saccheggiò e appiccò il fuoco.36Tolse il campo di là e conquistò Casfo, Maked e Bosor e le altre città di Gàlaad.
37Dopo questi fatti Timòteo raccolse un altro esercito e si accampò di fronte a Rafon, al di là del torrente.38Giuda mandò a esplorare il campo e gli riferirono: «Sono radunati con lui tutti i pagani che ci circondano: sono un esercito imponente.39Anche gli Arabi sono assoldati come suoi ausiliari; sono accampati al di là del torrente e sono pronti a venire a battaglia con te». Giuda si mosse per affrontarli.40Timòteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: «Se passerà per primo contro di noi, non potremo resistergli, perché certamente ci vincerà.41Se invece si mostrerà titubante e porrà il campo al di là del fiume, andremo noi contro di lui e avremo la meglio».42Quando Giuda si fu avvicinato al corso d’acqua, dispose gli scribi del popolo lungo il torrente e comandò loro: «Non permettete che alcuno si fermi, ma vengano tutti a combattere».43Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono tutti travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin.44Conquistarono la città e appiccarono il fuoco al tempio con quanti vi erano dentro. Così Karnàin fu vinta e non poté più resistere di fronte a Giuda.
45Giuda poi radunò tutti gli Israeliti che erano in Gàlaad, dal più piccolo al più grande, con le donne, i figli e i loro beni, una carovana molto grande, per andare nella Giudea.46Arrivarono a Efron, grande città posta sul percorso, particolarmente fortificata, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo.47Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre.48Giuda mandò a far loro proposte pacifiche dicendo: «Attraverseremo il vostro paese solo per tornare al nostro; nessuno vi farà del male, non faremo altro che passare a piedi». Ma non vollero aprirgli.49Giuda fece annunciare a tutta la truppa che ciascuno si accampasse dov’era.50I soldati si fermarono e diedero l’assalto alla città, tutto quel giorno e tutta la notte, e la città si consegnò nelle sue mani.51Giuda passò tutti i maschi a fil di spada, la distrusse totalmente, ne prese le spoglie e attraversò la città passando sopra i cadaveri.52Poi attraversarono il Giordano verso la grande pianura di fronte a Bet-Sean.53Giuda sollecitava quelli che rimanevano indietro e confortava il popolo durante tutto il viaggio, finché giunsero nella Giudea.54Salirono il monte Sion in letizia ed esultanza e offrirono olocausti, perché nessuno di loro era caduto, fino al loro ritorno in pace.
55Nel tempo in cui Giuda e Giònata erano rimasti in Gàlaad, e Simone, loro fratello, in Galilea di fronte a Tolemàide,56Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, comandanti dell’esercito, vennero a sapere delle imprese gloriose e delle battaglie che avevano compiute57e dissero: «Facciamoci onore anche noi e usciamo a combattere contro i pagani che sono intorno a noi».58Diedero ordine ai soldati che erano con loro e si diressero a Iàmnia.59Ma Gorgia uscì dalla città con i suoi uomini incontro a loro per attaccarli.60Giuseppe e Azaria furono vinti e inseguiti fin nel territorio della Giudea, e in quel giorno caddero circa duemila uomini del popolo d’Israele.61Toccò questa grave sconfitta al popolo, perché non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli, pensando di compiere gesta eroiche.62Costoro non erano della stirpe di quegli uomini, alle cui mani era stata affidata la salvezza d’Israele.
63Il prode Giuda e i suoi fratelli crebbero in grande fama presso tutto Israele e presso tutti i popoli ai quali giungeva notizia del loro nome.64Tutti si adunavano attorno a loro per acclamarli.
65Giuda con i suoi fratelli uscì ancora per combattere contro i figli di Esaù nella regione meridionale e colpì Ebron e le sue dipendenze, distrusse le sue fortezze e diede fuoco tutt’intorno alle sue torri.66Poi levò il campo per andare nel paese dei Filistei e attraversò Maresà.67In quel giorno caddero in battaglia alcuni sacerdoti i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere sconsideratamente.68Giuda piegò su Azoto, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dèi, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.

Note:

1Mac 5:Le campagne contro le popolazioni che circondano la Giudea, riferite in questo capitolo, sono scaglionate dall'inizio fino all'autunno del 163, cioè dopo la morte di Antioco Epifane. Le incursioni dell'anno precedente contro Giaffa e Iamnia (2Mac 12,1-9) ne furono il preludio.

1Mac 5,3:Idumea, nome grecizzato di Edom, il paese dei «figli di Esaù» (cf. Nm 20,23+). - Acrabattene: distretto di Acrabatta, forse la attuale Aqrabeh, a sud-est di Sichem.

1Mac 5,4:figli di Bean: tribù semi-nomade, che forse taglieggiava i viaggiatori sulla strada da Gerusalemme a Gerico.

1Mac 5,9:Gàlaad in origine era il paese a sud dello Iabbok, ma ben presto venne a comprendere tutta la regione tra lo Iabbok e lo Iarmuk e, in epoca ellenistica, l'altipiano di Siria, a nord dello Iarmuk, ove i giudei avevano numerose colonie.

1Mac 5,13:territorio di Tobia: la regione tra Amman e il Giordano, governata dalla famiglia giudaica dei Tobiadi (cf. Ne 2,6; Ne 6,17s; Ne 13,8). - Questo episodio crudele spiega forse la ondata di rappresaglie ordinata da Giuda (2Mac 12,17s).

1Mac 5,15:Tolemaide: è il nome dato ad Akko (cf. Gs 19,30; Gdc 1,31) da Tolomeo II nel 261 a.C.

1Mac 5,23:Arbatta: la regione di Arbatta (la trasmissione testuale del toponimo non è sicura) deve essere la Narbatene di Giuseppe Flavio, tra Galilea e Samaria. L'autore di 2Mac, che si interessa soltanto di Giuda, non dice nulla di questa campagna in Galilea.

1Mac 5,25:Nabatei sono gli «Arabi» di 2Mac 5,8; 2Mac 12,10 ; Gionata conserverà la loro amicizia (1Mac 9,35), dopo un violento scontro (cf. 2Mac 5,11s). Il loro centro era Petra, ma nel secolo successivo entreranno in possesso di vasta parte dell'altipiano transgiordanico e anche, per un certo periodo, di Damasco. Qui si tratta di carovanieri forse provenienti da Bozra (v 28, località della Siria meridionale, ove confluiscono le piste del deserto) e da Hauran, dove erano stati testimoni dei fatti riferiti da Giuda.

1Mac 5,26:Karnàin: il nome di quasi tutti questi villaggi sussiste, leggermente modificato, nella toponomastica dell'Hauran e del Golan.

1Mac 5,29:alla fortezza: Datema (v 9), località non meglio identificata, a ovest di Bozra.

1Mac 5,35:Alim: BJ con un ms gr. e cf. v 7, preferisce: «Alema»; la tradizione manoscritta è malsicura.

1Mac 5,42:scribi del popolo: gli ufficiali amministrativi dell'esercito (cf. Es 5,6; Dt 20,5; Dt 20,8s; Gs 1,10; Gs 3,2).

1Mac 5,43:Karnàin significa «le due corna», attributo dell'Astarte locale, dalla quale prendeva nome il tempio di Carnion (2Mac 12,26). La capitale di Og, re di Basan (Hauran), era Astarot-Qarnàim (Gen 14,5; Gs 9,10), il cui nome viene conservato nell'attuale Tell Ashtarah.

1Mac 5,54:offrirono olocausti: in occasione delle solennità di pentecoste, metà giugno del 163 (cf. 2Mac 12,31).

1Mac 5,58:Iamnia: nome grecizzato di Iabne o Iabneel (Gs 15,11; 2Cr 26,6), a sud di Giaffa, capoluogo della regione marittima (1Mac 10,69; 1Mac 15,38; 1Mac 15,40 ; cf. 2Mac 10,8).

1Mac 5,59:Gorgia (cf. 1Mac 3,38+): ora è stratega, cioè prefetto della zona marittima e della Idumea (cf. 2Mac 12,32).

1Mac 5,66:Maresa: con vet. lat., Giuseppe Flavio e 2Mac 12,35 ; gr. e volg. hanno: «Samaria». Maresa (cf. Gs 15,44), capitale fortemente ellenizzata dell'Idumea, è sulla strada che va da Ebron verso la Filistea.

1Mac 5,68:Asdod: BJ ha «Azoto»; forse è l'Asdod filistea (Gs 11,22), famosa per il suo tempio a Dagon (1Mac 10,83s); qui però indica l'antica Filistea nel suo insieme. - Gli oggetti, consacrati agli «idoli di Iamnia» (2Mac 12,40) provengono dal saccheggio qui descritto.