Primo libro dei Re 18
Confronta con un'altra Bibbia
Cambia Bibbia
BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA RICCIOTTI |
---|---|
1 Dopo molti giorni la parola del Signore fu rivolta a Elia, nell’anno terzo: «Va’ a presentarti ad Acab e io manderò la pioggia sulla faccia della terra». | 1 - Molto tempo dopo, la parola del Signore fu rivolta ad Elia, nel terzo anno, in questi termini: «Va', e mostrati ad Acab, perchè io mandi la pioggia sulla faccia della terra». |
2 Elia andò a presentarsi ad Acab. A Samaria c’era una grande carestia. | 2 Andò dunque Elia a presentarsi ad Acab. La carestia era grandissima nella Samaria |
3 Acab convocò Abdia, che era il maggiordomo. Abdia temeva molto il Signore; | 3 e Acab chiamò Abdia maggiordomo della sua casa. Abdia però temeva assai il Signore; |
4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti e ne aveva nascosti cinquanta alla volta in una caverna e aveva procurato loro pane e acqua. | 4 infatti quando Jezabel faceva morire i profeti del Signore, egli avea preso cento profeti e li aveva nascosti, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e li aveva nutriti a pane ed acqua. |
5 Acab disse ad Abdia: «Va’ nella regione verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli, e non dovremo uccidere una parte del bestiame». | 5 Disse dunque Acab ad Abdia: «Va' in tutto il paese, a tutte le fontane d'acqua, e in tutte le valli, e vedi se possiamo trovare erba e salvare i cavalli e i muli, affinchè le bestie non periscano interamente». |
6 Si divisero la zona da percorrere; Acab andò per una strada da solo e Abdia per un’altra da solo. | 6 Si divisero quindi il paese e lo percorsero; Acab se ne andava per una strada e Abdia per un'altra, ciascuno per conto suo. |
7 Mentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quello lo riconobbe e cadde con la faccia a terra dicendo: «Sei proprio tu il mio signore Elia?». | 7 Mentre Abdia era in viaggio, ecco Elia venirgli incontro. Avendolo egli conosciuto, si prostrò colla faccia a terra e disse: «Se' tu forse Elia, mio signore?». |
8 Gli rispose: «Lo sono; va’ a dire al tuo signore: “C’è qui Elia”». | 8 Ed egli rispose: «Son io. Va' e di' al tuo signore: - Elia è qua -». |
9 Quello disse: «Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo in mano ad Acab per farmi morire? | 9 Ed egli disse: «Che peccato ho fatto, perchè tu dia me tuo servo nelle mani di Acab per uccidermi? |
10 Per la vita del Signore, tuo Dio, non esiste nazione o regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: “Non c’è!”, egli faceva giurare la nazione o il regno di non averti trovato. | 10 Viva il Signore Dio tuo! non v'è popolo o regno, dove il mio signore non abbia mandato a cercarti e poichè tutti gli rispondevano: - Non è qui, - egli faceva giurare ogni regno e ogni nazione che proprio non ti aveva trovato. |
11 Ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”. | 11 Ed ora tu dici a me: - Va' a dire al tuo padrone: " È qua Elia ".- |
12 Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab, egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza. | 12 Appena io mi sarò allontanato da te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in un luogo che io ignoro; io andrò a portar l'annunzio ad Acab, il quale, non trovandoti, mi ucciderà. Il tuo servo ha sempre temuto il Signore fin dalla sua infanzia. |
13 Non fu riferito forse al mio signore ciò che ho fatto quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? | 13 Non ti è stato riferito, o mio signore, ciò che io feci quando Jezabel uccideva i profeti del Signore? Come nascosi cento di questi profeti del Signore, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un'altra, e come li ho sostentati con pane ed acqua? |
14 E ora tu comandi: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia”? Egli mi ucciderà». | 14 E tu ora dici: - Va' a dire al tuo padrone: " Elia è qua, affinchè egli mi uccida? " -». |
15 Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi presenterò a lui». | 15 Ma Elia rispose: «Viva il Signore degli eserciti dinanzi al quale io sto! Oggi mi presenterò ad Acab». |
16 Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia. | 16 Abdia se ne andò incontro ad Acab e lo informò della cosa, e Acab venne alla volta di Elia. |
17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu colui che manda in rovina Israele?». | 17 Appena lo vide, gli disse: «Sei tu quegli che getta il turbamento in Israele?». |
18 Egli rispose: «Non io mando in rovina Israele, ma piuttosto tu e la tua casa, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito i Baal. | 18 Elia rispose: «Non io getto il turbamento in Israele, ma tu e la casa del padre tuo, che avete abbandonato i comandi del Signore e vi metteste a seguire i Baal. |
19 Perciò fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele». | 19 Tuttavia ora manda a radunare tutto Israele presso di me, sulla montagna del Carmelo, e i quattrocentocinquanta profeti di Baal e i quattrocento profeti dei boschetti sacri che mangiano alla mensa di Jezabel». |
20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. | 20 Acab mandò messaggeri a tutti i figli d'Israele e riunì i profeti sulla montagna del Carmelo. |
21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla. | 21 Accostandosi allora Elia a tutto il popolo, disse: «Fino a quando zoppicherete voi da due parti? Se il Signore è Dio, seguitelo; se invece è Baal, seguite pure lui». Ma il popolo non rispose. |
22 Elia disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. | 22 Elia di nuovo disse al popolo: «Son rimasto io solo dei profeti del Signore, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. |
23 Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. | 23 Si diano due buoi, ed essi si scelgano un bue, lo facciano a pezzi, e lo pongano sopra le legna; ma non vi appicchino il fuoco. Anch'io prenderò l'altro bue, lo porrò sopra le legna e non vi metterò sotto il fuoco. |
24 Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!». | 24 Invocate i nomi dei vostri dèi ed io invocherò il nome del mio Signore, e il Dio che esaudirà mediante il fuoco, egli sia Dio». Tutto il popolo rispose: «Ottima proposta». |
25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». | 25 Disse dunque Elia ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei buoi e fate per primi, poichè voi siete molti; invocate il nome dei vostri dèi e non mettete fuoco sotto». |
26 Quelli presero il giovenco che spettava loro, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non vi fu voce, né chi rispondesse. Quelli continuavano a saltellare da una parte all’altra intorno all’altare che avevano eretto. | 26 Quelli, preso il bue che era stato loro dato, lo prepararono e si misero a invocare il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, esaudiscici». Ma non s'udì nè voce nè risposta; ed essi saltavano intorno all'altare che avevano fatto. |
27 Venuto mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà». | 27 Essendo già mezzogiorno, Elia si prendeva giuoco di loro, dicendo: «Gridate più forte, poichè egli è dio e forse parla oppure è andato all'osteria, o è in viaggio o certamente dorme e bisogna svegliarlo». |
28 Gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. | 28 Ed essi gridavano ad alta voce e si facevano come è loro costume delle incisioni con coltelli e lancette, fino a grondar sangue. |
29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione. | 29 Ma poichè era passato mezzogiorno, e continuando essi a profetare era venuto il tempo in cui si suole offrire il sacrificio, e non si era sentita nessuna voce e nessuno rispondeva o dava retta a quei che pregavano, |
30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Tutto il popolo si avvicinò a lui e riparò l’altare del Signore che era stato demolito. | 30 Elia disse a tutto il popolo: «Accostatevi». Accostatosi il popolo, egli ricostruì l'altare del Signore, che era stato distrutto. |
31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome». | 31 Prese poi dodici pietre, secondo il numero delle dodici tribù dei figli di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Israele sarà il tuo nome», |
32 Con le pietre eresse un altare nel nome del Signore; scavò intorno all’altare un canaletto, della capacità di circa due sea di seme. | 32 ed edificò colle pietre un altare al nome del Signore e fece un fosso come due piccoli solchi intorno all'altare; |
33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. | 33 dispose poi le legna e, diviso a pezzi il bue, lo pose sopra le legna, |
34 Quindi disse: «Riempite quattro anfore d’acqua e versatele sull’olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Fatelo per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. | 34 e disse: «Riempite quattro idrie d'acqua e versatele sopra l'olocausto e sopra le legna»; poi di nuovo disse: «Fate lo stesso una seconda volta»; e come l'ebbero fatto la seconda volta, soggiunse: «Fatelo ancora una terza volta». Lo fecero anche la terza volta |
35 L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua. | 35 e le acque scorrevano intorno all'altare e anche il fosso ne era ripieno. |
36 Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola. | 36 Essendo già venuto il tempo d'offrire l'olocausto, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio d'Abramo, d'Isacco, e di Israele, mostra oggi che tu sei il Dio di Israele e che io sono il tuo servo e che tutto quello che ho fatto lo feci secondo il tuo comando. |
37 Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!». | 37 Esaudiscimi, o Signore, esaudiscimi, affinchè questo popolo impari che tu sei il Signore Iddio e che tu di nuovo converti i loro cuori». |
38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. | 38 E il fuoco del Signore cadde e divorò l'olocausto e le legna e le pietre e perfino la polvere e l'acqua che era nel fosso e lambiva [l'altare]. |
39 A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!». | 39 Al veder ciò tutto il popolo cadde bocconi, ed esclamò: «È il Signore che è Dio! È il Signore che è Dio!». |
40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi neppure uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere al torrente Kison, ove li ammazzò. | 40 Disse allora Elia ad essi: «Impadronitevi dei profeti di Baal e neppur uno ne scampi!». Ed essi li presero, ed Elia li fece discendere al torrente Cison e colà li uccise. |
41 Elia disse ad Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale». | 41 Poi Elia disse ad Acab: «Ascendi, mangia e bevi, poichè sentesi il rumore di gran pioggia». |
42 Acab andò a mangiare e a bere. Elia salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. | 42 Acab salì per mangiare e per bere, mentre Elia venuto sulla sommità del Carmelo, piegandosi verso terra, mise la sua faccia tra le ginocchia, |
43 Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte». | 43 e disse al suo servo: «Va' su, e guarda dalla parte del mare». Essendo egli salito e avendo ben guardato, disse: «Non vi è nulla». Di nuovo gli disse: «Ritornavi per sette volte». |
44 La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”». | 44 Alla settima volta [il servo disse]: «Ecco una piccola nube, quasi l'orma di un uomo, ascendere dal mare». Elia rispose: «Sali e di' ad Acab: - Allestisci il tuo carro e discendi per non essere colto dalla pioggia -». |
45 D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. | 45 Mentre egli si guardava di qua e di là, il cielo si oscurò per le molte nubi e per il vento e cadde abbondantissima pioggia. Acab pertanto salito sul cocchio partì per Jezrael, |
46 La mano del Signore fu sopra Elia, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl. | 46 mentre Elia, sul quale era la mano del Signore, si cinse i lombi e corse davanti a Acab finchè arrivò a Jezrael. |