Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 6


font

1L’anno quattrocentoottantesimo dopo l’uscita degli Israeliti dalla terra d’Egitto, l’anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese, egli dette inizio alla costruzione del tempio del Signore.2Il tempio costruito dal re Salomone per il Signore aveva sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza, trenta cubiti di altezza.3Davanti all’aula del tempio vi era il vestibolo: era lungo venti cubiti, nel senso della larghezza del tempio, e profondo dieci cubiti davanti al tempio.
4Fece nel tempio finestre con cornici e inferriate.5Contro il muro del tempio costruì all’intorno un edificio a piani, cioè intorno alle pareti del tempio, sia dell’aula sia del sacrario, e vi fece delle stanze.6Il piano inferiore era largo cinque cubiti, il piano di mezzo era largo sei cubiti e il terzo era largo sette cubiti, perché predispose delle rientranze tutt’intorno all’esterno del tempio in modo che non fossero intaccate le pareti del tempio.7Per la costruzione del tempio venne usata pietra intatta di cava; durante i lavori nel tempio non si udirono martelli, piccone o altro arnese di ferro.8La porta del piano più basso era sul lato destro del tempio; attraverso una scala a chiocciola si saliva al piano di mezzo e dal piano di mezzo al terzo.9Dette inizio alla costruzione del tempio e la portò a termine, e coprì il tempio con assi e con travatura di cedro.10Costruì anche l’edificio a piani contro tutto il tempio, alto cinque cubiti per piano, che poggiava sul tempio con travi di cedro.11Fu rivolta a Salomone questa parola del Signore:12«Riguardo al tempio che stai edificando, se camminerai secondo le mie leggi, se eseguirai le mie norme e osserverai tutti i miei comandi, camminando in essi, io confermerò a tuo favore la mia parola, quella che ho annunciato a Davide tuo padre.13Io abiterò in mezzo agli Israeliti; non abbandonerò il mio popolo Israele».
14Salomone dette inizio alla costruzione del tempio e la portò a termine.15Costruì i muri del tempio all’interno con tavole di cedro, dal pavimento del tempio fino ai muri di copertura; rivestì di legno la parte interna e inoltre rivestì con tavole di cipresso il pavimento del tempio.16Costruì i venti cubiti in fondo al tempio con tavole di cedro, dal pavimento fino ai muri; all’interno costruì il sacrario, cioè il Santo dei Santi.17L’aula del tempio di fronte ad esso era di quaranta cubiti.18Il legno di cedro all’interno della sala era scolpito con coloquìntidi e fiori in sboccio; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra.19Eresse il sacrario nel tempio, nella parte più interna, per collocarvi l’arca dell’alleanza del Signore.20Il sacrario era lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto venti cubiti. Lo rivestì d’oro purissimo e vi eresse un altare di cedro.21Salomone rivestì l’interno della sala con oro purissimo e fece passare catene dorate davanti al sacrario che aveva rivestito d’oro.22E d’oro fu rivestita tutta la sala in ogni parte, e rivestì d’oro anche l’intero altare che era nel sacrario.
23Nel sacrario fece due cherubini di legno d’ulivo; la loro altezza era di dieci cubiti.24L’ala di un cherubino era di cinque cubiti e di cinque cubiti era anche l’altra ala del cherubino; c’erano dieci cubiti da una estremità all’altra delle ali.25Di dieci cubiti era l’altro cherubino; i due cherubini erano identici nella misura e nella forma.26L’altezza di un cherubino era di dieci cubiti, e così anche il secondo cherubino.27Pose i cherubini nel mezzo della sala interna. Le ali dei cherubini erano spiegate: l’ala di uno toccava la parete e l’ala dell’altro toccava l’altra parete, mentre le loro ali che erano in mezzo alla sala si toccavano ala contro ala.28Ricoprì d’oro anche i cherubini.
29Ricoprì le pareti della sala tutto all’intorno con sculture incise di cherubini, di palme e di fiori in sboccio, all’interno e all’esterno.30Ricoprì d’oro il pavimento della sala, all’interno e all’esterno.
31Fece costruire la porta del sacrario con battenti di legno d’ulivo e profilo degli stipiti pentagonale.32I due battenti erano di legno d’ulivo. Su di essi fece scolpire cherubini, palme e fiori in sboccio; li rivestì d’oro e stese lamine d’oro sui cherubini e sulle palme.33Allo stesso modo fece costruire nella porta dell’aula stipiti di legno d’ulivo a quadrangolo.34I due battenti erano di legno di cipresso; le due ante di un battente erano girevoli, come erano girevoli le imposte dell’altro battente.35Vi fece scolpire cherubini, palme e fiori in sboccio, che rivestì d’oro aderente all’incisione.
36Costruì il muro del cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e con un ordine di travi di cedro.
37Nell’anno quarto, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta del tempio del Signore.38Nell’anno undicesimo, nel mese di Bul, che è l’ottavo mese, fu terminato il tempio in tutte le sue parti e con tutto l’occorrente. Lo edificò in sette anni.

Note:

1Re 6,1:l'anno quattrocentottanta: questa data deriva da un sistema cronologico che metteva intervalli uguali tra l'erezione della tenda nel deserto e la costruzione del tempio, da una parte, e la ricostruzione dopo l'esilio. L'avvenimento si pone circa verso il 960 a.C.

1Re 6,2:il tempio era un edificio rettangolare composto di tre locali in successione. L' Ulam è il vestibolo; l' Ekal, chiamato più tardi il Santo, è la grande sala del culto; il Debir, la camera posteriore, è la parte più sacra che verrà chiamata il Santo dei santi, dove è riposta l'arca dell'alleanza (1Re 6,19). La differenza di altezza tra l'Ekal e il Debir (1Re 6,2; 1Re 6,10) indica che il pavimento del Debir era sopraelevato, formando una specie di palco per l'arca. Il Debir doveva essere separato dall'Ekal con un tramezzo. Su tre dei fianchi esterni del tempio era appoggiato un edificio di tre piani non molto alti (1Re 6,10). Confrontare la descrizione della tenda nel deserto (Es 26=36) con quella del tempio futuro in Ez 40-42.

1Re 6,2:Trenta: con il TM; BJ con i LXX legge: «venticinque».

1Re 6,4:quadrangolari con grate: BJ traduce: «a cornici e a griglie», traduzione incerta.

1Re 6,5:un edificio: l'ebraico ripete qui: «attorno ai muri del tempio», omesso dal greco.

1Re 6,6:il piano: con i LXX; il TM ha: «l'annesso».

1Re 6,9:Il senso delle ultime parole è incerto.

1Re 6,16:BJ traduce: «Egli costruì i venti cubiti a partire dal fondo del tempio con assi di cedro dal pavimento fino alle travi (con i LXX; il TM ha: «pareti»), e furono separati (wa jibbadlû, conget.; il TM ha: «egli ne costruì», wa-jiben lo) dal tempio per il Debir, il Santo dei santi».

1Re 6,17:BJ traduce: «Il tempio aveva quaranta cubiti - è l'Ekal - davanti al Debir»; «davanti al Debir» è messo erroneamente dall'ebraico all'inizio del v 20.

1Re 6,20:altare di cedro: si tratta dell'altare dell'incenso (cf. Es 30,1+).

1Re 6,22:e rivestì d'oro anche tutto l'altare che era nella cella: con il TM; BJ con i LXX omette.

1Re 6,23:Dopo ulivo, una o due parole cadute dal testo.

1Re 6,29:all'interno e all'esterno: qui, come nel v 30, «interno» (restituito per congettura, l'ebraico è corrotto) designa il Debir o «tempio interno» (v 27); «l'esterno» viene applicato, per opposizione, all'Ekal. I due vv sono un'aggiunta.

1Re 6,31ss:Descrizione di difficile interpretazione. Il testo deve essere corrotto o il senso di molti termini tecnici è incerto.

1Re 6,36:cortile interno: quello dove si elevava il tempio, in opposizione al grande cortile (1Re 7,12) che circondava tempio e palazzo.

1Re 6,36:tavole di cedro: le tavole formavano una catenatura che assicurava la stabilità del muro. La sovrastruttura era probabilmente in mattoni.