Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 22


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1Trascorsero tre anni senza guerra fra Aram e Israele.2Nel terzo anno Giòsafat, re di Giuda, scese dal re d’Israele.3Ora il re d’Israele aveva detto ai suoi ufficiali: «Non sapete che Ramot di Gàlaad è nostra? Eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalla mano del re di Aram».4Disse a Giòsafat: «Verresti con me a combattere per Ramot di Gàlaad?». Giòsafat rispose al re d’Israele: «Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi».
5Giòsafat disse al re d’Israele: «Consulta, per favore, oggi stesso la parola del Signore».6Il re d’Israele radunò i profeti, quattrocento persone, e domandò loro: «Devo andare in guerra contro Ramot di Gàlaad o devo rinunciare?». Risposero: «Attacca; il Signore la metterà in mano al re».7Giòsafat disse: «Non c’è qui ancora un profeta del Signore da consultare?».8Il re d’Israele rispose a Giòsafat: «C’è ancora un uomo, per consultare tramite lui il Signore, ma io lo detesto perché non mi profetizza il bene, ma il male: è Michea, figlio di Imla». Giòsafat disse: «Il re non parli così!».9Il re d’Israele, chiamato un cortigiano, gli ordinò: «Convoca subito Michea, figlio di Imla».
10Il re d’Israele e Giòsafat, re di Giuda, sedevano ognuno sul suo trono, vestiti dei loro mantelli, nello spiazzo all’ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.11Sedecìa, figlio di Chenaanà, che si era fatto corna di ferro, affermava: «Così dice il Signore: “Con queste cozzerai contro gli Aramei sino a finirli”».12Tutti i profeti profetizzavano allo stesso modo: «Assali Ramot di Gàlaad, avrai successo. Il Signore la metterà in mano al re».
13Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: «Ecco, le parole dei profeti concordano sul successo del re; ora la tua parola sia come quella degli altri: preannuncia il successo!».14Michea rispose: «Per la vita del Signore, annuncerò quanto il Signore mi dirà».15Si presentò al re, che gli domandò: «Michea, dobbiamo andare in guerra contro Ramot di Gàlaad o rinunciare?». Gli rispose: «Attaccala e avrai successo; il Signore la metterà nella mano del re».16Il re gli disse: «Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verità nel nome del Signore?».17Egli disse:
«Vedo tutti gli Israeliti vagare sui monti
come pecore che non hanno pastore.
Il Signore dice: “Questi non hanno padrone;
ognuno torni a casa sua in pace!”».
18Il re d’Israele disse a Giòsafat: «Non te l’avevo detto che costui non mi profetizza il bene, ma solo il male?».19Michea disse: «Perciò, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l’esercito del cielo gli stava intorno, a destra e a sinistra.20Il Signore domandò: “Chi ingannerà Acab perché salga contro Ramot di Gàlaad e vi perisca?”. Chi rispose in un modo e chi in un altro.21Si fece avanti uno spirito che, presentatosi al Signore, disse: “Lo ingannerò io”. “Come?”, gli domandò il Signore.22Rispose: “Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti”. Gli disse: “Lo ingannerai; certo riuscirai: va’ e fa’ così”.23Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti, ma il Signore a tuo riguardo parla di sciagura».
24Allora Sedecìa, figlio di Chenaanà, si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: «In che modo lo spirito del Signore è passato da me per parlare a te?».25Michea rispose: «Ecco, lo vedrai nel giorno in cui passerai di stanza in stanza per nasconderti».26Il re d’Israele disse: «Prendi Michea e conducilo da Amon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re.27Dirai loro: “Così dice il re: Mettete costui in prigione e nutritelo con il minimo di pane e di acqua finché tornerò in pace”».28Michea disse: «Se davvero tornerai in pace, il Signore non ha parlato per mezzo mio». E aggiunse: «Popoli tutti, ascoltate!».
29Il re d’Israele marciò, insieme con Giòsafat, re di Giuda, contro Ramot di Gàlaad.30Il re d’Israele disse a Giòsafat: «Io per combattere mi travestirò. Tu resta con i tuoi abiti». Il re d’Israele si travestì ed entrò in battaglia.31Il re di Aram aveva ordinato ai comandanti dei suoi carri, che erano trentadue: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma unicamente contro il re d’Israele».32Appena videro Giòsafat, i comandanti dei carri dissero: «Certo, quello è il re d’Israele». Si avvicinarono a lui per combattere. Giòsafat lanciò un grido.33I comandanti dei carri si accorsero che non era il re d’Israele e si allontanarono da lui.
34Ma un uomo tese a caso l’arco e colpì il re d’Israele fra le maglie dell’armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: «Gira, portami fuori della mischia, perché sono ferito».35La battaglia infuriò in quel giorno; il re stette sul suo carro di fronte agli Aramei. Alla sera morì; il sangue della sua ferita era colato sul fondo del carro.36Al tramonto questo grido si diffuse per l’accampamento: «Ognuno alla sua città e ognuno alla sua terra!».37Il re dunque morì. Giunsero a Samaria e seppellirono il re a Samaria.38Il carro fu lavato nella piscina di Samaria; i cani leccarono il suo sangue e le prostitute vi si bagnarono, secondo la parola pronunciata dal Signore.
39Le altre gesta di Acab, tutte le sue azioni, la costruzione della casa d’avorio e delle città da lui erette, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele?40Acab si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Acazia.
41Giòsafat, figlio di Asa, divenne re su Giuda l’anno quarto di Acab, re d’Israele.42Giòsafat aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubà, figlia di Silchì.43Seguì in tutto la via di Asa, suo padre, non si allontanò da essa, facendo ciò che è retto agli occhi del Signore.44Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture.45Giòsafat fece pace con il re d’Israele.
46Le altre gesta di Giòsafat e la potenza con cui agì e combatté, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?47Egli spazzò via dalla terra il resto dei prostituti sacri, che era rimasto al tempo di suo padre Asa.
48Allora non c’era re in Edom; lo sostituiva un governatore.49Giòsafat costruì navi di Tarsis per andare a cercare l’oro in Ofir; ma non ci andò, perché le navi si sfasciarono a Esion-Ghèber.50Allora Acazia, figlio di Acab, disse a Giòsafat: «I miei servi vadano con i tuoi servi sulle navi». Ma Giòsafat non volle.
51Giòsafat si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con i suoi padri nella Città di Davide, suo padre, e al suo posto divenne re suo figlio Ioram.
52Acazia, figlio di Acab, divenne re su Israele a Samaria nell’anno diciassettesimo di Giòsafat, re di Giuda; regnò due anni su Israele.53Fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di suo padre, quella di sua madre e quella di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele.54Servì Baal e si prostrò davanti a lui irritando il Signore, Dio d’Israele, come aveva fatto suo padre.

Note:

1Re 22,2:I due regni si erano avvicinati: Ioram, figlio di Giosafat, aveva sposato Atalia, sorella di Acab (2Re 8,18).

1Re 22,3:mani di Aram: il re di Aram è ancora probabilmente Ben-Hadàd II (cf. 1Re 20,1). Conquistata dagli aramei sotto Omri o prima di lui, la città non era ancora stata restituita dopo la pace di Afek (1Re 20,34 ; vedere ancora 2Re 8,28).

1Re 22,6:i profeti, in numero di circa quattrocento: questi «profeti» sono alle dipendenze del re e non sono dei puri jahvisti, come i profeti massacrati o perseguitati da Gezabele (1Re 18,4; 1Re 18,13; 1Re 19,1). Di qui la domanda di Giosafat (v 7).

1Re 22,8:Michea, figlio di Imla: questo profeta ha solo il nome in comune con Michea, i cui oracoli sono conservati nella raccolta dei dodici profeti minori e che visse un secolo e mezzo più tardi.

1Re 22,11:Sedecia: questo Sedecia, peraltro sconosciuto, appare come il corego della truppa degli estatici. La sua azione simbolica (cf. 1Re 11,30+ e Ger 18,1+) deve significare e anche procurare la vittoria di Acab. Le corna rappresentano la forza (Dt 33,17 ecc.).

1Re 22,15(b):Michea riprende testualmente le parole dei falsi profeti. Ma si prende gioco del re e questi non si lascia ingannare.

1Re 22,19:tutto l'esercito del cielo: gli spiriti celesti che formano la corte di Jahve.

1Re 22,21:uno spirito: una personificazione dello spirito profetico, che il disegno divino trasformerà in spirito di menzogna (v 22).

1Re 22,27:sano e salvo o «vittorioso» (cf. 1Re 8,9; 2Sam 19,25-31; Ger 43,12).

1Re 22,28:Il TM aggiunge: «Ed egli disse: Ascoltate voi, popoli tutti». E' l'inizio degli oracoli del profeta canonico Michea, aggiunto da un glossatore che ha confuso i due personaggi.

1Re 22,30:io per combattere, mi travestirò: con versioni; il TM («travestiti e cammina») è in contraddizione con il seguito.

1Re 22,31:erano trentadue: glossa ispirata da 1Re 20,1; 1Re 20,15 che manca in 2Cr 18,30 .

1Re 22,34:della mischia: con i LXX; il TM ha: «il campo».

1Re 22,37:il re è morto: con i LXX; il TM legge: «E il re morì».

1Re 22,38:fu lavato: con i LXX; il TM ha: «egli lavò». Il v è una glossa che ricorda 1Re 21,19 ; ma l'assassinio di Nabot aveva avuto luogo a Izreèl e 1Re 21,29 riportava il castigo di Acab sul figlio.

1Re 22,48:Testo incerto e d'interpretazione discussa.

1Re 22,51:con i quali: con il TM; i LXX omettono.