Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 40


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Una sorte penosa è disposta per ogni uomo,
un giogo pesante grava sui figli di Adamo,
dal giorno della loro nascita dal grembo materno
al giorno del loro ritorno alla madre comune.
1 - Grande travaglio fu destinato a tutti gli uomini, e grave giogo [imposto] ai figliuoli d'Adamo, dal giorno ch'escon dal ventre della loro madre, sino al giorno della sepoltura nel [seno del]la madre comune:
2 Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro
cuore
offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno
della fine.
2 loro pensieri, le ansie del loro cuore, la preoccupazione dell'aspettativa, e il dì della morte.
3 Da chi siede su un trono glorioso
fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere;
3 Da colui ch'è assiso sopra un trono di gloria, al miserabile che giace nella polvere e nella cenere;
4 da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
4 da colui che veste di porpora e porta la corona,a colui ch'è ricoperto di ruvido lino; [in tutti infierisce] rabbia, gelosia, agitazione, ansietà, paura della morte, rancore continuo e lotta!
5 Durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba le sue cognizioni.
5 Anche nel tempo che [uno] si riposa sul letto, il sonno notturno perturba le sue idee.
6 Per un poco, un istante, riposa;
quindi nel sonno, come in un giorno di guardia,
è sconvolto dai fantasmi del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
6 Per poco tempo, quasi un nulla, gusta riposo, e n'[è sturbato] da sogni, come [fosse] nel giorno ch'è di sentinella. -
7 Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell'irreale timore.
7 E' conturbato dai fantasmi del suo cuore, come un fuggito via nel dì della battaglia: e giunto in salvo, si sveglia, e si meraviglia della vana paura.
8 È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
8 Per ogni vivente, dall'uomo fino alla bestia, — e per i peccatori sette volte di più
9 morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
9 ancora — peste e strage, conflitti e spada, oppressione e fame, rovina e flagelli!
10 Questi mali sono stati creati per i malvagi,
per loro causa si ebbe anche il diluvio.
10 Contro gl'iniqui è stato creato tuttociò, e per essi venne il diluvio.
11 Quanto è dalla terra alla terra ritorna;
quanto è dalle acque rifluisce nel mare.

11 Tutto quanto provien dalla terra, ritorna alla terra e tutte le acque fan ritorno al mare.
12 Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre.
12 Ogni dono e ingiustizia periranno, ma la fedeltà durerà in eterno.
13 Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un
torrente,
come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia.
13 Le ricchezze degli ingiusti seccheranno come un torrente, e svaniranno come il fracasso di gran tuono durante la tempesta.
14 Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
14 Quando uno apre la mano [a beneficare], se ne troverà contento; ma i prevaricatori andranno in malora,
15 La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami,
le radici impure saranno sopra una pietra dura.
15 I rampolli degli empi non metteran molti rami, e le radici degli immondi [stanno] in cima a una roccia.
16 Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un
fiume
sarà tagliato prima di ogni altra erba.
16 La verzura [ch'è] presso ogni acqua e sulla sponda d'un rivo prima d'ogni altra erba è estirpata.
17 La bontà è come un giardino di benedizioni,
la misericordia dura sempre.
17 [Ma] la benignità è come un giardino benedetto, e la beneficenza perdura in eterno.
18 La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà
dolce,
ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro.
18 Dolce è la vita dell'operaio che basta a se stesso, e in essa troverai un tesoro.
19 I figli e la fondazione di una città assicurano un
nome,
ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia.
19 [L'aver] figliuoli e il fabbricare una città danno un nome duraturo; ma meglio d'[entrambe] queste cose è stimata una moglie irreprensibile,
20 Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
20 Il vino e la musica rallegrano il cuore; ma meglio d'entrambi l'amor della sapienza.
21 Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora di essi una voce soave.
21 Il flauto e l'arpa fan soave concento, ma meglio d'entrambi è una lingua gentile.
22 L'occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora di esse il verde dei campi.
22 Della grazia e della bellezza si compiace il tuo occhio; ina meglio d'entrambe sono i seminati verdeggianti.
23 Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora di essi moglie e marito.
23 L'amico e il compagno càpitano in buon punto; ma meglio d'entrambi una moglie col marito.
24 I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione,
ma più ancora salverà la carità.
24 Fratelli [e parenti] son d'aiuto nel tempo della tribolazione ma meglio di loro [entrambi] è la carità che salva.
25 Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma ancora di più si apprezza un consiglio.
25 L'oro e l'argento consolidano i piedi; ma meglio d'entrambi è stimato un [buon] consiglio.
26 Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora di esse il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla;
con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
26 La ricchezza e la forza esaltano il cuore; ma meglio [d'entrambi è] il timor del Signore.
27 Il timore del Signore è come un giardino di
benedizioni;
la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria.

27 Non si soffre penuria col timor di Dio, nè v'è, con esso, da ricercare aiuto.
28 Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare.
28 Il timore del Signore è come un giardino di benedizione, e sopra ad ogni magnificenza fu steso quel velo.
29 Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamar tale.
Si contaminerà con cibi stranieri;
l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
29 Figliuolo, nel tempo della tua vita non ridurti alla mendicità: meglio morire che mendicare.
30 Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente,
ma nel suo ventre brucerà come fuoco.
30 Chi volge rocchio alla mensa altrui, la sua vita non può considerarsi una vita. Egli contamina l'anima sua con cibi estranei;
31 ma un uomo ben educato e saggio si guarda bene [da ciò]!
32 In bocca a un impudente sarà dolce il mendicare, ma un fuoco avvamperà nelle sue viscere.