Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 6


font
NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Factum est autem in sabbato, cum transiret per sata, et velle bantdiscipuli eius spicas et manducabant confricantes manibus.1 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
2 Quidam autempharisaeorum dixerunt: “ Quid facitis, quod non licet in sabbatis? ”.2 Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
3 Etrespondens Iesus ad eos dixit: “ Nec hoc legistis, quod fecit David, cumesurisset ipse et qui cum eo erant?3 Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame?
4 Quomodo intravit in domum Dei et panespropositionis sumpsit et manducavit et dedit his, qui cum ipso erant, quos nonlicet manducare nisi tantum sacerdotibus? ”.4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
5 Et dicebat illis: “ Dominusest sabbati Filius hominis ”.
5 E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
6 Factum est autem in alio sabbato, ut intraret in synagogam et doceret; et eratibi homo, et manus eius dextra erat arida.6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
7 Observabant autem illum scribae etpharisaei, si sabbato curaret, ut invenirent accusare illum.7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
8 Ipse vero sciebatcogitationes eorum et ait homini, qui habebat manum aridam: “ Surge et sta inmedium ”. Et surgens stetit.8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
9 Ait autem ad illos Iesus: “ Interrogo vos, silicet sabbato bene facere an male; animam salvam facere an perdere? ”.9 Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».
10 Etcircumspectis omnibus illis, dixit illi: “ Extende manum tuam ”. Et fecit;et restituta est manus eius.10 E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
11 Ipsi autem repleti sunt insipientia etcolloquebantur ad invicem quidnam facerent Iesu.
11 Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
12 Factum est autem in illis diebus, exiit in montem orare et erat pernoctans inoratione Dei.12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.
13 Et cum dies factus esset, vocavit discipulos suos et elegitDuodecim ex ipsis, quos et apostolos nominavit:13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:
14 Simonem, quem et cognominavitPetrum, et Andream fratrem eius et Iacobum et Ioannem et Philippum etBartholomaeum14 Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo,
15 et Matthaeum et Thomam et Iacobum Alphaei et Simonem, quivocatur Zelotes,15 Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota;
16 et Iudam Iacobi et Iudam Iscarioth, qui fuit proditor.
16 Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
17 Et descendens cum illis stetit in loco campestri, et turba multa discipulorumeius, et multitudo copiosa plebis ab omni Iudaea et Ierusalem et maritima Tyriet Sidonis,17 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone,
18 qui venerunt, ut audirent eum et sanarentur a languoribus suis;et, qui vexabantur a spiritibus immundis, curabantur.18 che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti.
19 Et omnis turbaquaerebant eum tangere, quia virtus de illo exibat et sanabat omnes.
19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
20 Et ipse, elevatis oculis suis in discipulos suos, dicebat:
“ Beati pauperes, quia vestrum est regnum Dei.
20 Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati, qui nunc esuritis, quia saturabimini.
Beati, qui nunc fletis, quia ridebitis.
21 Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
22 Beati eritis, cum vos oderint homines et cum separaverint vos etexprobraverint et eiecerint nomen vestrum tamquam malum propter Filium hominis.22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.
23 Gaudete in illa die et exsultate, ecce enim merces vestra multa in caelo;secundum haec enim faciebant prophetis patres eorum.
23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
24 Verumtamen vae vobis divitibus, quia habetis consolationem vestram!
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
25 Vae vobis, qui saturati estis nunc, quia esurietis!
Vae vobis, qui ridetis nunc, quia lugebitis et flebitis!
25 Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
26 Vae, cum bene vobis dixerint omnes homines! Secundum haec enim faciebantpseudoprophetis patres eorum.
26 Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.
27 Sed vobis dico, qui auditis: Diligite inimicos vestros, bene facite his, quivos oderunt;27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano,
28 benedicite male dicentibus vobis, orate pro calumniantibus vos.28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.
29 Ei, qui te percutit in maxillam, praebe et alteram; et ab eo, qui aufert tibivestimentum, etiam tunicam noli prohibere.29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.
30 Omni petenti te tribue; et ab eo,qui aufert, quae tua sunt, ne repetas.30 Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
31 Et prout vultis, ut faciant vobishomines, facite illis similiter.31 E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
32 Et si diligitis eos, qui vos diligunt, quaevobis est gratia? Nam et peccatores diligentes se diligunt.32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano.
33 Et si benefeceritis his, qui vobis bene faciunt, quae vobis est gratia? Si quidem etpeccatores idem faciunt.33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso.
34 Et si mutuum dederitis his, a quibus speratisrecipere, quae vobis gratia est? Nam et peccatores peccatoribus fenerantur, utrecipiant aequalia.
34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
35 Verumtamen diligite inimicos vestros et bene facite et mutuum date nihildesperantes; et erit merces vestra multa, et eritis filii Altissimi, quia ipsebenignus est super ingratos et malos.35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
36 Estote misericordes, sicut et Patervester misericors est.36 Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
37 Et nolite iudicare et non iudicabimini; et nolitecondemnare et non condemnabimini. Dimittite et dimittemini;37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
38 date, et dabiturvobis: mensuram bonam, confertam, coagitatam, supereffluentem dabunt in sinumvestrum; eadem quippe mensura, qua mensi fueritis, remetietur vobis ”.
38 Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
39 Dixit autem illis et similitudinem: “ Numquid potest caecus caecum ducere?Nonne ambo in foveam cadent?
39 Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?
40 Non est discipulus super magistrum; perfectus autem omnis erit sicut magistereius.
40 Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
41 Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, trabem autem, quae in oculotuo est, non consideras?41 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
42 Quomodo potes dicere fratri tuo: “Frater, sineeiciam festucam, quae est in oculo tuo”, ipse in oculo tuo trabem non videns?Hypocrita, eice primum trabem de oculo tuo et tunc perspicies, ut educasfestucam, quae est in oculo fratris tui.
42 Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
43 Non est enim arbor bona faciens fructum malum, neque iterum arbor malafaciens fructum bonum.43 Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono.
44 Unaquaeque enim arbor de fructu suo cognoscitur; nequeenim de spinis colligunt ficus, neque de rubo vindemiant uvam.44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
45 Bonus homo debono thesauro cordis profert bonum, et malus homo de malo profert malum: exabundantia enim cordis os eius loquitur.
45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
46 Quid autem vocatis me: “Domine, Domine”, et non facitis, quae dico?46 Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
47 Omnis, qui venit ad me et audit sermones meos et facit eos, ostendam vobis cuisimilis sit:47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile:
48 similis est homini aedificanti domum, qui fodit in altum etposuit fundamentum supra petram; inundatione autem facta, illisum est flumendomui illi et non potuit eam movere; bene enim aedificata erat.48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
49 Qui autemaudivit et non fecit, similis est homini aedificanti domum suam supra terramsine fundamento; in quam illisus est fluvius, et continuo cecidit, et facta estruina domus illius magna ”.
49 Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».