Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 26


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 In die illa cantabitur canticum istud in terra Iudae:
“ Urbs fortis nobis in salutem;
posuit muros et antemurale.
1 In quel giorno sarà cantato questo cantico nella terra di Giuda. Nostra città forte è Sionne: sua muraglia, e suo parapetto sarà il Salvatore.
2 Aperite portas, et ingrediatur gens iusta,
quae servat fidem.
2 Aprite le porte, ed entri la gente giusta, che custodì la verità.
3 Propositum eius est firmum;
servabis pacem,
quia in te speravit.
3 L'antico errore è dissipato: tu manterrai la pace: la pace, perchè in te' noi sperammo.
4 Sperate in Dominum in saeculis aeternis,
Dominus est petra aeterna.
4 Voi poneste la speranza vostra nel Signore pe' secoli eterni, nel Signore Dio forte in perpetuo.
5 Quia evertit habitantes in excelso,
civitatem sublimem humiliabit;
humiliabit eam usque ad terram,
detrahet eam usque ad pulverem.
5 Perocché egli deprimerà quei, che stanno in posti sublimi, umilierà l'altiera città. La umilierà fino a terra, la abbasserà fino alla polvere.
6 Conculcabit eam pes, pedes pauperis,
gressus egenorum.
6 La calpesteranno i piedi, i piedi del povero, le orme del mendico.
7 Semita iusti recta est;
rectum callem iusti complanas.
7 La via del giusto è diritta; diritti i sentieri, pe quali il giusto cammina.
8 Et in semita iudiciorum tuorum, Domine, speravimus in te;
ad nomen tuum et ad memoriale tuum desiderium animae.
8 E nella via de' tuoi giudizj noi te aspettammo, o Signore: il tuo nome, e la memoria di te sono il desiderio dell'anima.
9 Anima mea desiderat te in nocte,
sed et spiritu meo in praecordiis meis te quaero.
Cum resplenduerint iudicia tua in terra,
iustitiam discent habitatores orbis.
9 L'anima mia te bramò nella notte: e col mio spirito, e col mio cuore mi volgerò a te dalla punta del giorno. Allorché tu avrai eseguiti i tuoi giudizj in terra, gli abitanti del mondo appareran la giustizia.
10 Fit misericordia impio,
non discet iustitiam;
in terra probitatis inique gerit
et non videt maiestatem Domini.
10 Abbiasi compassione dell'empio,ed ei non apparerà la giustizia: egli ha commesse iniquità nella terra dei santi, e non vedrà la gloria del Signore.
11 Domine, exaltata est manus tua, et non vident;
videant confusi zelum tuum in populum,
et ignis hostium tuorum devorabit eos.
11 Alza, o Signor, la tua mano, ed ei non veggano: veggano gl'invidiosi del popolo, e rimangan confusi: e sian divorati dal fuoco i tuoi nemici.
12 Domine, dabis pacem nobis;
omnia enim opera nostra operatus es nobis.
12 Signore, tu a noi darai pace: perocché tutte le opere nostre hai tu fatte per noi.
13 Domine Deus noster, possederunt nos domini absque te;
tantum in te recordemur nominis tui.
13 Senza di te, o Signore Dio nostro, abbiamo avuti de' padroni, che ci han dominato: di te solo, e del nome tuo fa, che noi abbiamo memoria.
14 Mortui non reviviscent,
defuncti non resurgent;
propterea visitasti et contrivisti eos et perdidisti omnem memoriam eorum.
14 I morti non tornino a vivere; i giganti non risorgano: che perciò tu li visitasti, e gli sterminasti, e cancellasti affatto la loro memoria.
15 Auxisti gentem, Domine,
auxisti gentem, glorificatus es;
elongasti omnes terminos terrae.
15 Tu favoristi, o Signore, la nazione, tu favoristi la nazione; ne sei tu stato forse glorificato per aver dilatati tutti i confini della (sua) terra?
16 Domine, in angustia quaesierunt te,
fuderunt incantationem, castigatio tua in eis.
16 Nell'afflizione cercaron te, o Signore, e la tribolazione, onde gemono, e per essi tua istruzione.
17 Sicut quae concipit, cum appropinquaverit ad partum
dolens clamat in doloribus suis,
sic facti sumus a facie tua, Domine.
17 Come quella, che concepì, avvicinandosi al parto grida affannata nelle sue doglie, tali siam noi, o Signore, dinanzi a te.
18 Concepimus et parturivimus,
quasi peperimus ventum.
Salutes non fecimus in terra,
ideo non nati sunt habitatores terrae.
18 Abbiam concepito, e abbiam qua si sofferti i dolori del parto, e abbiam partorito lo spirito. Noi non facemmo nella terra opere di salute, per questo non caddero gli abitatori della terra.
19 Reviviscent mortui tui, interfecti mei resurgent.
Expergiscimini et laudate, qui habitatis in pulvere,
quia ros lucis ros tuus,
et terra defunctos suos edet in lucem.
19 Avranno vita i tuoi morti; gli uccisi miei risorgeranno: svegliatevi, e cantate inni di laude voi, che abitate nella polvere: perocché la tua rugiada è rugiada di luce, e tu rovinerai la terra de' giganti.
20 Vade, populus meus, intra in cubicula tua,
claude ostia tua super te,
abscondere modicum ad momentum,
donec pertranseat indignatio.
20 Vanne popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi dietro a te le tue porte, nasconditi un momento, fintantoché passi lo sdegno.
21 Ecce enim Dominus egredietur de loco suo,
ut visitet iniquitatem habitatoris terrae contra eum;
et revelabit terra sanguinem suum
et non operiet ultra interfectos suos ”.
21 Imperocché ecco che il Signore verrà fuori dalla sua residenza a visitare l'iniquità dell'abitatore della terra contro di lui: e la terra renderà il sangue, che ha bevuto, e non ricoprirà più lungamente quelli, che sopra di lei furono uccisi.