Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 26


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NOVA VULGATADIODATI
1 In die illa cantabitur canticum istud in terra Iudae:
“ Urbs fortis nobis in salutem;
posuit muros et antemurale.
1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda: Noi abbiamo una città forte; Iddio vi ha posta salute, per muro, e per riparo.
2 Aperite portas, et ingrediatur gens iusta,
quae servat fidem.
2 Aprite le porte, ed entri la gente giusta che osserva ogni lealtà.
3 Propositum eius est firmum;
servabis pacem,
quia in te speravit.
3 Questo è un pensiero fermo; tu le manterrai la pace, la pace, perciocchè si confida in te.
4 Sperate in Dominum in saeculis aeternis,
Dominus est petra aeterna.
4 Confidatevi nel Signore in perpetuo; perciocchè nel Signore Iddio è la Rocca eterna
5 Quia evertit habitantes in excelso,
civitatem sublimem humiliabit;
humiliabit eam usque ad terram,
detrahet eam usque ad pulverem.
5 Perciocchè egli ha abbassati quelli che abitavano in luoghi alti, in città elevata; egli ha abbattuta quella città; egli l’ha abbattuta fino in terra, e l’ha messa fin nella polvere.
6 Conculcabit eam pes, pedes pauperis,
gressus egenorum.
6 Il piè la calpesterà, i piedi de’ poveri, le piante dei miseri.
7 Semita iusti recta est;
rectum callem iusti complanas.
7 Il cammino del giusto è tutto piano; tu addirizzi, e livelli il sentiero del giusto.
8 Et in semita iudiciorum tuorum, Domine, speravimus in te;
ad nomen tuum et ad memoriale tuum desiderium animae.
8 Noi ti abbiamo aspettato, o Signore, eziandio nella via de’ tuoi giudicii; il desiderio dell’anima nostra è stato intento al tuo Nome, ed alla tua ricordanza.
9 Anima mea desiderat te in nocte,
sed et spiritu meo in praecordiis meis te quaero.
Cum resplenduerint iudicia tua in terra,
iustitiam discent habitatores orbis.
9 Di notte io ti ho desiderato nell’anima mia; eziandio in sul far del giorno ti ho ricercato con lo spirito mio che è dentro di me; perciocchè, secondo che i tuoi giudicii sono in terra, gli abitanti del mondo imparano giustizia.
10 Fit misericordia impio,
non discet iustitiam;
in terra probitatis inique gerit
et non videt maiestatem Domini.
10 Se si fa grazia all’empio, egli non impara però giustizia; anzi opera perversamente nella terra della dirittura, e non riguarda all’altezza del Signore.
11 Domine, exaltata est manus tua, et non vident;
videant confusi zelum tuum in populum,
et ignis hostium tuorum devorabit eos.
11 O Signore, la tua mano è eccelsa, ed essi nol veggono; ma lo vedranno, e saranno confusi; la gelosia per lo tuo popolo, anzi il fuoco apparecchiato a’ tuoi nemici, li divorerà
12 Domine, dabis pacem nobis;
omnia enim opera nostra operatus es nobis.
12 O Signore, disponci la pace; perciocchè eziandio tu sei quello che hai fatti tutti i fatti nostri.
13 Domine Deus noster, possederunt nos domini absque te;
tantum in te recordemur nominis tui.
13 O Signore Iddio nostro, altri signori che te ci hanno signoreggiati; ma per te solo noi ricordiamo il tuo Nome.
14 Mortui non reviviscent,
defuncti non resurgent;
propterea visitasti et contrivisti eos et perdidisti omnem memoriam eorum.
14 Quelli son morti, non torneranno più a vita; son trapassati, non risusciteranno più; perciò tu li hai visitati, e li hai sterminati, ed hai fatta perire ogni lor memoria.
15 Auxisti gentem, Domine,
auxisti gentem, glorificatus es;
elongasti omnes terminos terrae.
15 O Signore, tu hai accresciuta la tua gente; tu l’hai accresciuta; tu sei stato glorificato, tu hai allargati tutti i confini del paese.
16 Domine, in angustia quaesierunt te,
fuderunt incantationem, castigatio tua in eis.
16 O Signore, quando sono stati in distretta, si son ricordati di te; hanno sparso un basso lamento, mentre il tuo castigamento è stato sopra loro.
17 Sicut quae concipit, cum appropinquaverit ad partum
dolens clamat in doloribus suis,
sic facti sumus a facie tua, Domine.
17 Come la donna gravida, quando si avvicina al parto, si duole, e grida ne’ suoi dolori; così siamo stati noi, per cagione di te, o Signore.
18 Concepimus et parturivimus,
quasi peperimus ventum.
Salutes non fecimus in terra,
ideo non nati sunt habitatores terrae.
18 Noi abbiam conceputo, ed abbiam sentiti dolori di parto; ma non abbiamo fatto altro che come se avessimo partorito del vento; noi non abbiamo operata salute alcuna alla terra, e gli abitatori del mondo non son caduti.
19 Reviviscent mortui tui, interfecti mei resurgent.
Expergiscimini et laudate, qui habitatis in pulvere,
quia ros lucis ros tuus,
et terra defunctos suos edet in lucem.
19 I tuoi morti torneranno a vita, il mio corpo morto anch’esso, e risusciteranno. Risvegliatevi, e giubilate, voi che abitate nella polvere; perciocchè, quale è la rugiada all’erbe, tal sarà la tua rugiada, e la terra gitterà fuori i trapassati
20 Vade, populus meus, intra in cubicula tua,
claude ostia tua super te,
abscondere modicum ad momentum,
donec pertranseat indignatio.
20 Va’, popol mio, entra nelle tue camerette, e serra il tuo uscio dietro te; nasconditi, come per un piccol momento di tempo, finchè sia passata l’indegnazione.
21 Ecce enim Dominus egredietur de loco suo,
ut visitet iniquitatem habitatoris terrae contra eum;
et revelabit terra sanguinem suum
et non operiet ultra interfectos suos ”.
21 Perciocchè, ecco, il Signore esce del suo luogo, per far punizione dell’iniquità degli abitanti della terra contro a lui; e la terra rivelerà il suo sangue, e non coprirà più i suoi uccisi