Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Apocalisse 8


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 E avendo aperto il settimo sigillo, si fè silenzio nel cielo, quasi di mezz'ora.1 - E quando [l'agnello] ebbe aperto il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per una mezz'ora circa.
2 E vidi i sette Angeli, che stanno dinanzi a Dio: e furono ad essi date sette trombe.2 E vidi i sette angeli che stavano al cospetto di Dio, e furon date loro sette trombe.
3 E venne un altr'Angelo, e fermossi avanti l'altare, tenendo un turibolo d'oro: e fugli data gran quantità d'incenso, affinchè offerisse delle orazioni di tutti i santi sopra l'altare d'oro,che è dinanzi al trono di Dio.3 E un altro angelo venne e si fermò all'altare, avendo un turibolo d'oro; e gli furon dati molti aromi, perchè ne impregnasse le orazioni di tutti i santi sull'altare d'oro ch'è davanti al trono di Dio.
4 E sali il fumo degli incensi delle orazioni de' santi dalla mano dell'Angelo davanti a Dio.4 E salì il fumo degli aromi, per le orazioni dei santi, dalla mano dell'angelo al cospetto di Dio.
5 E prese l'Angelo il turribolo e lo empiè di fuoco dell'altare, e gittollo sulla terra, e ne vennero tuoni, e voci, e folgori, e tremuoto grande.5 E l'angelo prese il turibolo e lo riempì col fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra, e seguirono tuoni e voci e lampi e gran terremoto.
6 E i sette Angeli, che avean le sette trombe, si accinsero a suonarle.6 E i sette angeli che avevan le sette trombe s'accinsero a sonar le trombe.
7 E il primo Angelo dette fiato alla tromba, e si fè grandine, e fuoco con mescolamento di sangue, lo che fu gittato sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi furon arsi, e tutta l'erba verdeggiante fu arsa.7 E il primo angelo diè fiato alla tromba, e venne grandine e fuoco mescolato con sangue, e furon gettati sulla terra. E la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi furono arsi, e ogni erba verde fu arsa.
8 E il secondo Angelo die fiato alla tromba: e quasi un gran monte ardente di fuoco fu gittato nel mare, e la terza parte del mare diventò sangue,8 E il secondo angelo diè fiato alla tromba, e come una gran montagna ardente per fuoco fu gettata nel mare. E la terza parte del mare diventò sangue,
9 E morì la terza parte delle creature animate nel mare, e la terza parte delle navi perì.9 e morì la terza parte delle creature animate che son nel mare, e la terza parte delle navi andò in rovina.
10 E il terzo Angelo die fiato alla tromba: e cadde dal cielo una stella grande, ardente come una fiaccola, e cadde nella terza parte de' fiumi, e delle fontane:10 E il terzo angelo diè fiato alla tromba, e cadde dal cielo una gran stella ardente come fiaccola, e cadde sulla terza parte de' fiumi e sulle fonti delle acque.
11 E il nome della stella si dice assenzio; e la terza parte dell'acque diventò assenzio: e molti uomini moriron dell'acque, perché diventate amare.11 E il nome della stella si chiama «l'Assenzio»; e la terza parte delle acque si tramutò in assenzio, e molti degli uomini morirono a causa delle acque, perchè eran diventate amare.
12 E il quarto Angelo diè fiato alla tromba: e fu percossa la terza parte del sole, e la terza parte della luna, e la terza parte delle stelle, di modo che la terza parte di esse fu oscurata, onde la terza parte non dava lume al giorno, e similmente alla notte.12 E il quarto angelo diè fiato alla tromba, e fu percossa la terza parte del sole e la terza parte della luna e la terza parte delle stelle, affinchè la terza parte loro si oscurasse, e il giorno non rilucesse per la sua terza parte e similmente la notte.
13 E vidi, e udii la voce di un'aquila, che volava per mezzo il cielo, e con gran voce diceva: guai, guai, guai agli abitanti nella terra dalle altre voci dei tre Angeli, che stanno per suonare la tromba.13 E vidi, e udii la voce di un'aquila volante in mezzo al cielo, che diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti sulla terra, per via degli altri squilli di tromba dei tre angeli che stan per sonare!».