Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 10


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Imperocchè non voglio, che voi ignoriate, o fratelli, come i padri nostri furono tutti sotto quella nuvola, e tutti passarono per quel mare;1 Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri sono stati tutti sotto la nube, tutti hanno attraversato il mare,
2 E tutti furono battezzati per Mosè nella nube, e nel mare:2 tutti sono stati battezzati in Mosè nella nube e nel mare,
3 E tutti mangiarono dello stesso cibo spirituale,3 tutti hanno mangiato lo stesso cibo spirituale,
4 E tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: (or bevevano della pietra spirituale, che gli accompagnava: e quella pietra era Cristo).4 tutti hanno bevuto la stessa bevanda spirituale (bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava: quella roccia era Cristo):
5 Ma non a favore de' più di essi fu il beneplacito di Dio: conciossiachè furono messi per terra nel deserto.5 ma Dio non si compiacque della maggior parte di loro, e furono atterrati nel deserto.
6 E queste cose erano figure di noi, affinchè non desideriamo cose cattive, come quegli desiderarono:6 Queste cose accaddero come esempi per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
7 Né siate adoratori degli idoli, come alcuni di loro, conforme sta scritto: si adagiò il popolo per mangiare, e bere, e si alzarono per tripudiare.7 Non divenite idolatri come alcuni di loro, come sta scritto: Il popolo si sedette a mangiare e a bere, e poi si alzò a divertirsi.
8 Né fornichiamo, come alcuni di essi, fornicarono, e ne peri in un sol giorno ventitre mila.8 Né abbandoniamoci alla fornicazione, come si abbandonarono alcuni di essi, e ne caddero in un solo giorno ventitremila.
9 Né tentiamo Cristo: come alcuni di loro lo tentarono, e furono uccisi da' serpenti.9 Né mettiamo alla prova il Signore, come alcuni di essi lo misero, e caddero vittime dei serpenti.
10 Né mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e furono spersi dallo sterminatore.10 Né mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore.
11 Or queste cose tutte accadevan loro in figura: e sono state scritte per avvertimento di noi, ai quali è venuta la fine de' secoli.11 Ora tutte queste cose accaddero a loro in figura e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è giunta la fine dei tempi.
12 Per la qual cosa chi si crede di star in piedi, badi di non cadere.12 Quindi, chi crede di star dritto, guardi di non cadere.
13 Non vi ha sorpreso tentazione se non umana: ma fedele è Dio, il quale non permetterà, che voi siate tentati oltre il vostro potere, ma darà con la tentazione il profitto, affinchè possiate sostenere.13 Nessuna tentazione vi ha mai colti se non umana, e Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le forze, ma con la tentazione darà anche il mezzo di sopportarla.
14 Per la qual cosa, diletti miei, fuggite l'idolatria:14 Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria.
15 Parlo come a persone intelligenti, giudicate voi di quel, ch'io dico.15 Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico:
16 Il calice della benedizione, cui noi benediciamo, non è egli comunicazione del sangue di Cristo? E il pane,che noi spezziamo, non è egli comunicazione del corpo del Signore?16 il calice della benedizione che noi benediciamo, non è comunione con il sangue di Cristo? Il pane che spezziamo, non è comunione con il corpo di Cristo?
17 Dappoiché un pane solo, un solo corpo siamo noi molti, quanti di quel solo pane partecipiamo.17 Essendo uno solo il pane, noi siamo un corpo solo sebbene in molti, poiché partecipiamo tutti dello stesso pane.
18 Mirate Israele carnale: non è egli vero, che quegli, che mangiano dell'ostia, hanno comunione coll'altare?18 Guardate l'Israele secondo la carne: quelli che mangiano del sacrificio non sono forse in comunione con l'altare?
19 Che dico io adunque? Che sia qualche cosa l'immolato agli idoli? o che qualche cosa sia l'idolo?19 Che dico dunque? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?
20 Ma quello, che le genti immolano, lo immolano ai demonj, e non a Dio. Non voglio che voi siate consorti de' demonj: voi non potete bere il calice del Signore, ed il calice de' demonj.20 No, anzi, quello che sacrificano, ai demòni lo sacrificano e non a Dio. Ora io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni;
21 Non potete partecipare alla mensa del Signore, e alla mensa de' demonj.21 non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla tavola del Signore e alla tavola dei demòni.
22 Provochiam noi a emulazione il Signore? Siamo forse di lui più forti? Tutto mi è permesso, ma non tutto è spediente.22 O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?
23 Tutto mi è permesso, ma non tutto è di edificazione.23 "Tutto è lecito", ma non tutto giova! "Tutto è lecito", ma non tutto edifica!
24 Niuno cerchi quel, che torna a lui, ma ognuno quel che torna per gli altri.24 Non si cerchi l'utile proprio, ma quello altrui.
25 Tutto quello, che si vende al macello, mangiatelo senza cercar altro per riguardo della coscienza.25 Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo senza indagare per motivo di coscienza,
26 Conciossiachè del Signore è la' terra, e quello, che la riempie.26 perché del Signore è la terra e tutto ciò che contiene.
27 Che se alcuno degli infedeli vi invita a cena, e vi piace di andare: mangiate di tutto quello, che vi è posto davanti, senza cercar altro per riguardo della coscienza.27 Se qualche pagano vi invita e vi piace andare, mangiate tutto quello che vi si presenta, senza indagare per motivi di coscienza.
28 Che se uno diravvi: questo è stato immolato agli idoli: non ne mangiate per riguardo a colui, che vi ha avvertito, e per riguardo della coscienza:28 Ma se qualcuno vi dicesse: "E' carne immolata agli idoli", astenetevi dal mangiare, per riguardo a colui che vi ha avvertito e della coscienza;
29 Della coscienza, dico, non tua, ma di quell'altro. Imperocché per qual motivo la mia libertà è condannata dalla coscienza altrui?29 della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo infatti la mia libertà dovrebbe venir giudicata da un'altra coscienza?
30 E se io partecipo di una grazia, e perché si dice male di me per cosa, di cui rendo grazie?30 Se io me ne cibo con rendimento di grazie, perché dovrei essere biasimato di quello per cui rendo grazie?
31 O mangiate adunque, o beviate, o facciate altra cosa: tutto fate a gloria di Dio.31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate o qualsiasi cosa facciate, fate tutto per la gloria di Dio.
32 Non siate d'inciampo né a' Giudei, né a' Gentili, nè alla Chiesa di Dio:32 Non date motivo di inciampo né ai Giudei né ai Greci né alla Chiesa di Dio;
33 Siccome io pure in tutto mi adatto a tutti, non cercando la mia utilità, ma quella di molti, affinchè siano salvi.33 così come io cerco di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello dei molti, perché giungano alla salvezza.