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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 18


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Detto questo, Gesù uscì co' suoi discepoli di là dal torrente Cedron, dove era un orto, in cui entrò egli, e i suoi discepoli.1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli.
2 Or questo luogo era cognito anche a Giuda, il quale lo tradiva: perché frequentemente si era colà portato Gesù co' suoi discepoli.2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli.
3 Giuda pertanto avuta una coorte, e de' ministri dai Principi dei sacerdoti, e da' Farisei, andò colà con lanterne, fiaccole, e armi.3 Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi.
4 Ma Gesù, che sapeva tutto quello che doveva accadere sopra di lui, si fece avanti, e disse loro: Di chi cercate voi?4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?".
5 Gli risposero: Di Gesù Nazzareno. Disse loro Gesù: Son io. Ed era con essi anche Giuda, il quale lo tradiva.5 Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era là con loro anche Giuda, il traditore.
6 Appena però ebbe detto loro: Son io: dettero indietro, e stramazzaron per terra.6 Appena disse "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra.
7 Di nuovo adunque domandò loro: Di chi cercate? E quelli dissero: Di Gesù Nazzareno.7 Domandò loro di nuovo: "Chi cercate?". Risposero: "Gesù, il Nazareno".
8 Rispose Gesù: vi ho detto, che son io: se adunque cercate di me, lasciate,che questi se ne vadano.8 Gesù replicò: "Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano".
9 Affinchè si adempisse la parola detta da lui: Di quelli, che hai dati a me, nissuno ne ho perduto.9 Perché s'adempisse la parola che egli aveva detto: "'Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato'".
10 Ma Simon Pietro, che aveva la spada, la sfoderò: e ferì un servidore del sommo Pontefice: e gli tagliò l'orecchia destra. Questo servitore chiamavasi Malco.10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
11 Gesù però disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero. Non berrò io il calice datomi dal Padre?11 Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?".

12 La coorte pertanto, e il tribuno, e i ministri de' Giudei afferrarono Gesù, e lo legarono:12 Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono
13 E lo menarono di là primieramente ad Anna; perche era suocero di Caifa, il quale era Pontefice in quell'anno.13 e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno.
14 Caifa poi era quello, che avea dato per consiglio a' Giudei, che era spediente, che un sol uomo morisse pel popolo.14 Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: "È meglio che un uomo solo muoia per il popolo".
15 Teneva dietro a Gesù Simone Pietro, e uu altro discepolo. E quest'altro discepolo era conosciuto dal Pontefice, ed entro con Gesù nel cortile del Pontefice.15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote;
16 Pietro poi restò di fuori alla porta. Ma uscì quell'altro discepolo, che era conosciuto dal Pontefice, e parlò alla portinaja, e fece entrar Pietro.16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro.
17 Disse però a Pietro la serva portinaja: Sei forse anche tu dei discepoli di quest'uomo? Ei rispose: Nol sono.17 E la giovane portinaia disse a Pietro: "Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?". Egli rispose: "Non lo sono".
18 Stavano i servi, e i ministri al fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano: e Pietro se nè stava con essi, e si scaldava.18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
19 Or il Pontefice interrogò Gesù circa i suoi discepoli, e circa la sua dottrina.19 Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
20 Gesù gli rispose: Io ho parlato alla gente, in pubblico: Io ho sempre insegnato nella Sinagoga, e nel Tempio, dove si radunano tutti i Giudei, e non ho fatto parola in segreto:20 Gesù gli rispose: "Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.
21 Perché interroghi me? Domanda a coloro, che hanno udito quel, che io abbia loro detto: questi sanno, quali cose io abbia dette.21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto".
22 Appena ebbe egli detto questo, che uno de' ministri quivi presentì diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: Così rispondi al Pontefice?22 Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: "Così rispondi al sommo sacerdote?".
23 Risposegli Gesù: Se ho parlato male, dammi accusa di questo male: se bene, perché mi percuoti?23 Gli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?".
24 Lo aveva dunque mandato Anna legato al sommo Pontefice Caifa.24 Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.
25 Ed eravi Simon Pietro, che si stava scaldando. A lui dunque dissero: Sei forse anche tu de' suoi discepoli? Egli negò, dicendo: Nol sono.25 Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei anche tu dei suoi discepoli?". Egli lo negò e disse: "Non lo sono".
26 Dissegli uno de' servi del sommo Pontefice, parente di quello, cui Pietro avea tagliato l'orecchia? Non ti ho io veduto nell'orto con lui?26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: "Non ti ho forse visto con lui nel giardino?".
27 Ma Pietro negò di nuovo: e subito cantò il gallo.27 Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

28 Condussero adunque Gesù dalla casa di Caifa al pretorio. Ed era di mattino: ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi, affin di mangiare la Pasqua.28 Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.
29 Uscì adunque fuora Pilato ad essi, e disse: Che accusa presentate voi contro quest' uomo?29 Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: "Che accusa portate contro quest'uomo?".
30 Gli risposer, e dissero: Se non fosse costui un malfattore, non lo avremmo rimesso nelle tue mani.30 Gli risposero: "Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato".
31 Disse adunque loro Pilato: Prendetelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. Mai Giudei gli dissero: Non è lecito a noi di dar morte ad alcuno.31 Allora Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!". Gli risposero i Giudei: "A noi non è consentito mettere a morte nessuno".
32 Affinchè si adempisse la parola detta da Gesù, per significare, di qual morte doveva morire.32 Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire.
33 Entrò adunque di nuovo Pilato nel pretorio, e chiamò Gesù, e gli disse: Se' tu il Re de' Giudei?33 Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?".
34 Gli rispose Gesù: Dici tu questo da te stesso, ovvero altri te lo hanno detto di me?34 Gesù rispose: "Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?".
35 Rispose Pilato: Son io forse Giudeo? La tua nazione, e i Pontefici ti hanno messo nelle mie mani: che hai tu fatto?35 Pilato rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?".
36 Rispose Gesù: Il regno mio non è di questo mondo: se fosse di questo mondo il mio regno, i miei ministri certamente si adoprerebbero, perché non venissi dato in poter de' Giudei: ora poi il regno mio non è di qua'.36 Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù".
37 Dissegli però Pilato: Tu dunque sei re? Rispose Gesù: Tu dici, che io sono re. Io a questo fine son nato, e a questo fine sono venuto nel mondo, di render testimonianza alla verità: Chiunque sta per la verità, ascolta la mia voce.37 Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce".
38 Dissegli Pilato: Che cosa è la verità? E detto questo, di nuovo uscì a trovar i Giudei, e disse loro: Io non trovo in lui nissun delitto.38 Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui nessuna colpa.
39 Ora poi avete per uso, che io vi lasci libero un uomo nella Pasqua: Volete adunque, che vi metta in libertà il Re de' Giudei.39 Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?".
40 Ma gridarono replicatamente tutti dicendo: Non costui, ma Barabba. Or Barabba era un assassino.40 Allora essi gridarono di nuovo: "Non costui, ma Barabba!". Barabba era un brigante.