Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Deuteronomio 33


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Mosè vicino a morte benedice le dodici tribù d'Israele, e predice quello, che ad esse un dì avverrà.

1Questa è la benedizione data da Mosè, uomo di Dio, a' figliuoli d'Israele, prima della sua morte.2Egli disse: Dal Sinai è venuto il Signore, e dal Seir egli si è levato per noi: è apparito sul monte Pharan, e con lui migliaia di Santi. Nella destra mano di lui la legge di fuoco.3Egli ha amati i popoli: i Santi tutti sono nella sua mano, e quelli che stanno a' suoi piedi riceveranno la sua dottrina.4Mosè ci ha data la legge, la quale sarà il retaggio della moltitudine discesa da Giacobbe.5Ella sarà il re presso il popol rettissimo, stando uniti i principi del popolo colle tribù d'Israele.6Viva Ruben, e non sia spento, ma sia in piccol numero.7Questa è la benedizione di Giuda: esaudisci, o Signore, le voci di Giuda, e riconducilo al popol suo: le mani di lui combatteranno per esso (popolo) e il suo protettore lo assisterà contro i suoi nemici.8E di Levi disse: La tua perfezione, e la tua dottrina (o Dio) sono di quel tuo uomo santo, di cui tu facesti prova, e lo giudicasti alle acque di contraddizione.9Quelli che dissero al padre loro, e alla lor madre: Io non vi conosco: e ai loro fratelli: Io non so chi voi siate: e non ebber riguardo a' proprii figliuoli; questi adempirono la tua parola, e serbarono inviolato il tuo patto.10Insegneranno i tuoi giudizi o Giacobbe, e la tua legge o Israele: eglino, quando tu sarai in furore, ti presenteranno i timiami, e gli olocausti sul tuo altare.11Benedici, o Signore, la sua fortezza, e accetta le opere delle sue mani. Percuoti alle spalle i suoi nemici, e non si levino in piè quelli che l’odiano.12E di Beniamin disse: Egli, il dilettissimo del Signore, con lui si starà in tutta fidanza: vi starà come in letto nuziale, e riposerà tra le braccia di lui.13Disse parimente di Giuseppe: La terra di lui è la benedetta dal Signore pe' frutti del cielo, pelle rugiade, e le sorgenti che scaturiscon da basso;14Pe' frutti che son prodotti dal cielo, e dalla luna,15E che nascono sulle cime degli antichi monti, e pe' frutti de' colli eterni:16E pelle biade della terra, e per tutti i beni, onde ella è ripiena. La benedizione di lui che apparve nel roveto, scenda sul capo di Giuseppe, e sulla cima del capo di lui che è un Nazareo tra' suoi fratelli.17La sua bellezza è come quella del primogenito del tauro; le corna di lui, corna di rinoceronte: con queste egli getterà in aria le genti fino agli ultimi confini della terra. Tali sono le miriadi di Ephraim, e le migliaia di Manasse.18E a Zabulon disse: Rallegrati, o Zabulon, nel tuo andare, e venire; come tu, o Issachar, nelle tue tende.19Eglino inviteranno i popoli al monte: ivi immoleranno vittime di giustizia. Ei succhieran come latte le ricchezze de' mari, e i tesori nascosti sotto le arene.20E a Gad disse: Benedetto Gad nelle sue ampie tenute: egli si è sdraiato come un lione: ha sbranata la spalla, e la testa della preda.21Egli ha veduta la sua prerogativa, perché nella sua porzione doveva esser depositato il Dottore: egli è andato insieme co' principi del popolo, e ha eseguiti gli ordini del Signore, e il suo debito verso Israele.22A Dan parimente disse: Dan giovine lioncello di Basan scorrerà per lungo tratto.23E di Nephtali disse: Nephtali nuoterà nell'abbondanza, e sarà ricolmo delle benedizioni del Signore; avrà suo dominio al mare, e a mezzodì.24Disse di poi di Aser: Sia Aser benedetto nella sua prole, sia caro a' suoi fratelli: ei bagnerà i suoi piedi nell'olio.25I suoi calzari saran di ferro, e di rame. Come i giorni di tua gioventù, tali quelli di tua vecchiezza.26Non v’ha altro Dio simile al Dio rettissimo (Israele): colui che siede sopra de' cieli, è tuo protettore. Egli colla sua possanza governa le nubi:27Colassù è il suo abitacolo, e quaggiù egli stende le sue braccia eterne: ei metterà in fuga davanti a te i tuoi nemici, e dirà loro: Siate ridotti in polvere.28Israele si starà nelle sue abitazioni con tutta fidanza, e da sé solo. L’occhio di Giacobbe godrà lo spettacolo di una terra feconda di grano, e di vino, e i cieli pioveranno a diluvii le rugiade.29Beato se’ tu, o Israele: chi è mai simile a te, o popolo, che hai tua salute nel Signore? Egli scudo che ti protegge, egli spada di gloriosa vittoria per te: i tuoi nemici ti mancheranno di fede, e tu calpesterai i colli loro.

Note:

33,1:Uomo di Dio. Profeta, ministro, ambasciatore di Dio. Mosè parla qui di se stesso in terza persona, come fanno talora anche gli altri profeti. Questo è come il testamento del Legislatore degli Ebrei.

33,2:Dal Sinai è venuto il Signore e dal Seir, ec.Signore venne a noi dal Sinai allorchè su quel monte ci diede la legge; indi qual sole si levò a noi dal monte Seir, risplende figli occhi nostri dal monte Pharan. Si accennano in generale i prodigj, co' quali Iddio accompagnò il suo popolo, mentre dal Sinai s'incamminava lo stesso popolo verso la terra di Chanaan: alcuni però credono, che si alluda al fatto del serpente di bronzo, avvenuto probabilmente nel tempo, in cui gli Ebrei facevano il giro del monte Seir, o sia dell'Idumea, e ai quello, che succedette presso al monte Pharan, dove Dio promise e diede al popolo le quaglie e stabilì i settanta Giudici. Nella profezia di Habacuc. cap. III. 3., si fa chiaramente allusione a questo luogo, dicendosi: Dio verrà da mezzodì ( dall'Idumea, dal Seir ), e il Santo del monte di Pharan: volendo dire, che il figliuolo di Dio, il quale apparve sul Seir e sull'Pharan, verrà a noi visibilmente, assunta la nostra carne, perocchè il Sina, dove fu data la legge Mosaica, e figura di Sionne, date la nuova legge ebbe principio il dì della Pentecoste; il serpente di bronzo in Seir figurò la croce di Cristo; e Pharan ( dove furono eletti i giudici, de quali il Signore fece parte del suo spirito ) indica la missione dello Spirito santo sopra gli Apostoli e sopra la Chiesa nascente. Vedi su questo luogo S. Agostino.
Migliaja di Santi. Di Angeli, che lo corteggiavano, come loro Signore: nella stessa guisa il Verbo fatto uomo vennero a rendere onore tutti gli Angeli, come notò l'Apostolo, Hebr.1.6.
Nella destra di lui la legge di fuoco. La legge di Mosè è detta legge di fuoco, perché data di mezzo al fuoco, onde il monte avvampava, Heb. XII. 18.; perocchè ella era legge di terrore. Ma quanto meglio in un altro senso legge di fuoco è la nuova legge, la quale è legge d'amore, legge di spirito, il quale spirito fu comunicato a' credenti sotto il simbolo del fuoco? Atti XII. 3.

33,3:Egli ha amati i popoli: i Santi tutti, ec. Questi popoli sono le dodici tribù, ognuna delle quali poteva considerarsi come un popolo distinto, come si vede da altri luoghi della Scrittura, Gen. XLVIII. 19.. Jud. v. 14., Act. IV. 17. Queste tribù separate e consacrate al culto del vero Dio sono nella mani di lui; cioè a dire sono con ispecial cura e amore governata da lui. Vedi la stessa frase, Apocal. II.
E quelli, che stanno a' suoi piedi ec. Era proprio degli scolari lo stare a' piedi del maestro. Vedi atti XXII. 3. Tutti quelli, che si accosteranno al luogo dove Dio insegna e istruisce gli uomini intorno alla vera religione e intorno a quello, che egli vuole da essi per farli felici, faranno acquisto di una sapienza divina; dagli Ebrei impareranno la verità tutti quelli, che si uniranno con essi. Tale, se non isbaglio, è il senso di queste parole:La salute è da Giudei, disse Cristo, Joan. IV. 22.

33,4:Retaggio della moltitudine discesa da Giacobbe. La legge dicesi l'eredità degl'Israeliti, sia perché come eredità dovea passare a tutti i posteri loro, sia perché dovevano stimarla come la prima loro eredità e il bene più grande, che avessero.

33,5:Ella sarà il re presso il popolo rettissimo, ec. La voce di rettissimo i LXX tradussero diletto come in altri luoghi è tradotta la stessa parola nella vulgata. Nel popolo del Signore il sovrano impero non sarà in man degli uomini; la legge sola comanderà, camminando unanimi i principi e le tribù nell'obbedire alla stessa legge.

33,6:Viva Ruben e non sia spento. Qui Mosè vicino a morire a imitazione degli altri Patriarchi comincia a benedire le tribù e ad annunziare il futuro stato di ciascheduna di esse. A Ruben decaduto dal diritto di primogenitura predice, che egli si manterrà; ma non crescerà a quella grandezza, a cui sarebbe pervenuto, se non si fosse fatto reo dell'abbominevole incesto contro del proprio padre. Vedi Gen. XLIX. 4. E da notarsi, come Mosè non fa parola della tribù di Simeon secondogenito di Giacobbe. La ragione di questo silenzio credesi ragionevolmente essere stata, perché questa tribù era poco tempo prima bruttamcnte caduta nell'idolatria e nella fornicazionc, Num. XXVI. 12.

33,7:Esaudisci, o Signore, le voci di Giuda, ec. Tutte quasi le parole di questa benedizione predicano, che Giuda sarà un dì capo del popolo e avrà il principato. Ma quelle parole riconducilo al popol suo dimostrano le difficoltà e i patimenti infiniti, che doveva soifrìre il nuovo principe avanti di giugnere al trono: ella è qui in pochissime parole la storia di Davidde perseguitato, esule dal suo paese, e fuggiasco, ricondotto da Dio al popolo secondo le promesse; al popolo, di cui egli fu padre e difensore, superati avendo coll'assistenza del Signore tutti i suoi nemici. Nel regno poi di Davidde era adombrato il regno spirituale del Messia disceso da Davidde, e della stessa tribù; del qual Messia è pure accennato il sacerdozio; mentre pregasi Dio, che esaudisca le orazioni di lui: perocchè de' sacerdoti è proprio uffizio pregare pel popolo.

33,8:La tua perfezione e la tua dottrina ( o Dio) sono ec. L'Urim e Thummim ( del quale si è parlato, Exod. XVIII), vale a dire il Razionale, Sopra del quale era scritto dottrina e santità, ovvero perfezione, questo distintivo del sommo Pontefice fu dato da te, o Signore, a quel tuo santo uomo, ad Aronne, il quale però provato da te nella tentazione peccò di diffidenza; onde tu lo punisti col negargli l'ingresso nella terra promessa. Vedi Num. xx. 12.

33,9:Quelli, che dissero al padre loro, ec. Dopo la benedizione di tutta la famiglia sacerdotale ne viene quella di tutto il resto della tribù di Levi consacrata tutta quanta in ispecial modo, al Signore, e nella quale è sommamente commendevole il totale distaccamento dalla carne, e dal sangue; distaccamento, di cui diedero i Leviti un bell'esempio nel fatto dell'Esodo XXIII. 27. 28, ec. al qual fatto alludesi in questo luogo.

33,10:Insegneranno i tuoi giudizi ec. E' notato l'uffizio proprio de' sacerdoti e de' Leviti, d'istruire il popolo nella legge del Signore, e in secondo luogo di placare Dio cogl' incensi e co' sacrifizi; e sembra alludersi a quello, che sta scritto, Num. XVI. 46. 47. e 48.

33,11:Benedici, o Signore, la sua fortezza, ec. Benedici il cuor generoso e forte di Levi nell'opporsi agli empi e a' nemici della pietà, e sieno a te accette le offerte delle lor mani. Varj Interpreti credono, che l'elogio di fortezza dato alla tribù di Levi riguardi specialmente i Maccabei, che furon di quella tribù, come è noto, de' quali sono celebri le azioni grandi contro Antioco e contro altri nemici del popol di Dio.

33,12:Egli, il dilettissimo del Signore, ec. Unisce Beniamin a Levi, perché nella tribù di Beniamin doveva essere eretto il tempio del Signore, in cui i Leviti avrebbono esercitato il loro ministero; per questa ragione dice, che questa tribù e amata da Dio con affetto speciale, alludendo ancora al tenero amor di Giacobbe verso Beniamino. Della città di Gerusalemme la parte meridionale apparteneva alla tribù di Giuda, la settentrionale, dove era il Tempio, apparteneva a Beniamin, Jos. XV. 8. Quindi dice, che Beniamin abiterà con tutta fidanza col Signore, ovvero presso al Signore, e qual figliuolo ben caro riposerà sul seno del padre suo e tralle sue braccia, dinotando come la elezione fatta dal Signore della tribù di Beniamin per aver nel suo territorio una casa di sua abitazione, ricolmerà di gloria insieme e di filiale confidenza, la stessa tribù.

33,13:La terra di lui è benedetta dal Signore. La tribù di Ephraim ebbe nella sua porzione delle colline fertilissime; la tribù di Manasse ebbe di la dal Giordano un paese grossissimo a piè de' monti di Hermon, di Galaad e di Sanir, che sono i monti antichi ed eterni del versetto 15. Vedi Gen. XLIX. 26., Job. LV. 7. ec. dove si dà ai monti l'epiteto di eterni.
Pe' frutti del cielo. Pe' frutti, a' quali conferisce sommamente l'aspetto favorevole del cielo; onde di poi questi stessi Il chiama frutti del sole e della luna; perché la luna colla sua umidità, il sole col suo calore credesi contribuire moltissimo alla prospera fruttificazione delle piante. La Scrittura parlando agli uomini, adopera il loro linguaggio, e fa uso delle nozioni e opinioni più comuni e usitate tra gli stessi uomini, senza che ella perciò ne canonizzi le idee.

33,16:La benedizione di lui, ec. Mosè prega il Signore, il quale gli apparve la prima volta di mezzo al roveto, che spande le sue benedizioni sul capo di Giuseppe ( vale a dire so pra le due tribù, delle quali egli era il padre), il quale è Nazareo, cioè separato e distinto tra' suoi fratelli, ed è coronato di gloria da Dio e dagli uomini: imperocchè l'uno e l'altra cosa significa la voce Nazareo in questo luogo.

33,17:La sua bellezza ec. Gli antichi facevano grande stima del toro. Mosè a questo toro, a cui rassomiglia Giuseppe, dà le corna di rinoceronte, le quali son più forti e penetranti, che quelle del toro. Notisi, che contro la comune antica opinione il rinoceronte dicesi, che abbia non uno, ma due come, uno al naso, l'altro più piccolo, ma acutissimo, sopra del naso. Vuolsi che in questo luogo si profetizzi la dignità reale, la quale risedè principalmente nella tribù di Ephraim dopo la separazione delle dieci tribù, o forse anche si allude alla dignità suprema di Giosuè, che era di questa tribù. Secondo questo secondo senso egli è chiaro il perché si dica, che ci getterà in aria le nazioni sino agli ultimi confini della terra di Chanaan; intendendosi poi queste parole de' re d'Israele, s'indicherà la loro fortezza nelle guerre, che ebbero a sostenere. Nell'Apocalisse, cap. v. 6. abbiamo osservato come Tertulliano, s. Girolamo e altri Padri applicano tutto questo luogo al Salvatore nostro Gesù Cristo, di cui fu una bella figura il Nazareo Giuseppe, conforme si è veduto anche nella Genesi. Vedi il detto luogo dell'Apocalisse.
Tali sono le miriadi ec. Tal'è la gloria delle innumerabili schiere di Ephraim e del numeroso popolo di Manasse.

33,18:Rallegrati, Zabulon, ec. La tribù di Zabulon, toccando con una delle sue estremità il mare mediterraneo, si darà al commercio e a' viaggi di mare: al contrario la tribù di Issachar amerà la quiete della vita rustica e pastorale. Vedi Gen. XLIX. 13.

33,19:Inciteranno i popoli al monte ec. Ciò sembra doversi riferire alla tribù di Zabulon, la quale benché la più lontana dal tempio, si predice, che non solamente gareggerà coi più vicini nel fequentarlo; ma col suo esempio animerà lo zelo delle altre tribù, e vi condurrà molti eziandio delle vicino nazioni, colle quali ella ha legame di commercio; Ivi quelli di Zabulon offeriranno al Signore le loro vittime secondo il prescritto della legge; che è quello, che vuol dire in questo luogo vittime di giustizia.
Succhieranno come latte le ricchezze de' mari. Gli uomini di Zabulon s'impingueranno delle ricchezze provenienti dal mare, mediante la navigazione e il commercio.
E i tesori nascosti sotto le arene. Alcuni Ebrei notano che presso alla tribù di Zabulon si trovava la sabbia, onde facevasi il vetro, e il pesce, onde tingevasi la porpora. Vedi Plin. lib. XXXVI. 26., Strab. lib. XVI.

33,20:Nelle sue ampie tenute. Vedi Jos. XIII. 24. La tribù di Gad ebbe sua porzione di la dal Giordano nella terra di Og e di Sehon, come si è veduto, e le sue tenute furono ancora ampliate da Jephte, Jud. XI. 33. onde si aggiunge, che Gad diventò terribile qual lione alle vicine nazioni.

33,21:Egli ha veduta la sua prerogativa, perché ec. Dan avendo domandato di aver sua porzione di là dal Giordano e avendola ottenuta, si considera fortunato anche per questa ragione, perché il Dottore e Legislatore del popolo, cioè Mosè resterà da quella parte: con questo è notata una speciale affezione di quella tribù verso Mosè. Questi mori sul Nebo nel territorio di Ruben; ma quelli di Dan, i quali primeggiavano da quella parte, consideravano tutto il paese degl'Israetiti oltre il Giordano, come un dominio separato da quello di Chanaan.
Egli è andato ec. Gad anderà alla testa delle altre tribù a far la conquista della Chananea, come il Signore avea disposto e come egli stesso avea promesso, Num. XXXII. 27. 32. Deutor. III. 18.

33,22:Dan giovine lioncello ec. Vedremo come questa tribù, trovandosi alle strette dentro i suoi confini, andò ad impadronirsi della città di Lais, che era all'altra estremità della Chananea. Vedi Jud. XVIII. Può ancora aversi qui la mira al fatto di Sansone, che era di questa tribù e uccise il lione, Jud. XIV. 5. 19. Basan non è nella tribù di Dan, ma Don è comparato a un liohe di Basan, che corre lontano a cercarsi la preda.

33,23:Al mare e a mezzodì. Al mar di Genesareth, che è a mezzodì.

33,24:Bagnerà i suoi piedi nell'olio. Avrà tanta abbondanza di olio nel suo territorio della Galilea da potere non ungersi, come altrove si usa, ma lavarsene i piedi. La Galilea è celebrata da Giuseppe B. lib. III. cap. 2., e lib. II. cap. 23. Ella abbondava di frutti d'ogni sorta, ma principalmente di olio.

33,25:I suoi calzari saran di ferro e di rame. Credesi indicato con tal espressione l'amor guerriero della tribù di Aser. Veggendosi di fatto gli antichi guerrieri portare collari, o borzacchini di questi metalli. Vedi anche 1. Reg. XVII. 6.

33,27:Colassù il suo abitacolo e quaggiù egli stende ec. Idea più grandiosa della maestà e posssnza di Dio non può darsi di questa. Egli è elevato infinitamente sopra della terra e degli uomini; ma arriva fin quaggiù col suo braccio; e una sua parola è sufficiente a ridurre in polvere, anzi nel nulla, le intere nazioni.

33,29:Calpesterai i colli loro. Vedi Jos. x. 24.