Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Deuteronomio 3


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Battaglia contro Og re di Basan: del letto di lui. Porzione delle due tribù, e mezza, oltre il Giordano. Mosè prega, che siagli conceduto di entrare nella terra promessa; ma Dio glielo niega. Conforta Giosuè a debellare gli altri Chananei.

1Per la qual cosa volgendoci (in altra parte) salimmo per la strada, che va a Basan: e Og re di Basan ci si fé incontro con tutta la sua gente per venire a battaglia in Edrai.2E il Signore disse a me: Nol temere: perocché egli è stato dato in tuo potere con tutta la sua gente, e colla sua terra: e farai a lui quel che facesti a Sehon re degli Amorrhei, che abitava in Hesebon.3Diede adunque il Signore Dio nostro in nostro potere anche Og re di Basan, e tutto il suo popolo: e noi gli uccidemmo dal primo all’ultimo,4Devastando a un tempo tutte le sue città: non vi fu città che da noi si salvasse: prendemmo sessanta città, e tutto il paese di Argob regno di Og, signore di Basan.5Tutte le città eran difese da mura altissime con porte, e contrafforti, oltre gli innumerabili castelli, che eran senza muraglie.6E sterminammo quella gente, come avevamo fatto di Sehon re di Hesebon, sterminando in ogni città uomini e donne e fanciulli,7E menando via i bestiami, e le spoglie delle città.8E occupammo allora la terra posseduta da' due re Amorrhei, che erano di qua dal Giordano, dal torrente Arnon sino al monte Hermon,9A cui i Sidoni danno il nome di Sarion, e gli Amorrhei di Sanir:10E prendemmo tutte le città poste in pianura, e tutta la terra di Galaad, e di Basan fino a Selcha, ed Edrai, città del regno di Og in Basan.11Perocché Og re di Basan era rimaso egli il solo della stirpe de' giganti. Si mostra il suo letto di ferro, che è in Rabbath città de' figliuoli di Ammon, che ha nove cubiti di lunghezza, e quattro di larghezza, secondo la misura del cubito ordinario di un uomo.12E noi allora occupammo la terra da Aroer, che è sulla ripa del torrente Arnon, sino al mezzo della montagna di Galaad: e ne diedi le città a Ruben, e a Gad.13E il rimanente del paese di Galaad, e tutto quello di Basan del regno di Og, lo assegnai a mezza la tribù di Manasse, con tutta la regione di Argob: tutto il Basan è chiamato Terra dei Giganti.14Jair figliuolo di Manasse entrò in possesso di tutto il paese di Argob sino ai confini di Gessuri e di Machati. E i villaggi di Basan chiamò col suo nome Havoth-Jair, cioè Villaggi di Jair, fino al dì d'oggi.15Parimente a Machir io diedi Galaad.16E alle tribù di Ruben e di Gad diedi del paese di Galaad sino al torrente Arnon la metà del torrente, e il terreno adiacente sino al torrente Jaboc, che confina coi figliuoli di Ammon:17E la pianura del deserto intorno al Giordano, e il terreno, che confina con Cenereth sino al mar del deserto, che è grandemente salato, e sino alle falde del monte Phasga verso l'oriente.18E io allora ordinai, e dissi loro: II Signore Dio vostro dà a voi questa terra in eredità: voi tutti uomini robusti andate armati innanzi a' vostri fratelli figliuoli d'Israele,19Senza le mogli, e i fanciulli, e i bestiami. Perocché io so, che avete molti greggi, e questi dovran rimanere nelle città, che io vi ho date,20Sino a tanto che il Signore dia riposo a’ vostri fratelli, come lo ho dato a voi, ed eglino pure sien padroni della terra, che egli ad essi darà oltre il Giordano: allora ognuno di voi tornerà nelle sue possessioni, che io vi ho date.21E allora eziandio avvertii Giosuè, dicendogli: Gli occhi tuoi han veduto quel che ha fatto il Signore Dio vostro a que' due regi; lo stesso farà egli a tutti i reami, ne' quali tu entrerai.22Non li temere: perocché il Signore Dio vostro combatterà per voi.23E io pregai allora il Signore, e dissi:24Signore Dio, tu hai principiato a far conoscere al tuo servo la tua grandezza, e la possanza della tua mano: conciossiaché non vi ha altro Dio, o in cielo, o in terra, che possa fare quel che fai tu, e paragonarsi a te in fortezza.25Io adunque passerò a vedere quella terra sì buona di là dal Giordano, e quel monte egregio, e il Libano.26E il Signore si adirò meco a causa di voi, e non mi esaudì, e mi disse: Ti basti questo; non parlarmi mai più di tal cosa.27Monta sulla vetta del Phasga, e gira l’occhio ad occidente, e a settentrione, a mezzodì, e ad oriente, e osserva: perocché tu non passerai quel Giordano.28Da' i tuoi documenti a Giosuè, e fortificalo, e ispira a lui coraggio: perocché egli andrà innanzi a questo popolo, e gli distribuirà la terra, cui tu vedrai.29E noi ci fermammo nella valle dirimpetto al tempio di Phogor.

Note:

3,4:E tutto il paese di Argob. Sopra questo nome di Argob sono varie le congetture degl'Interpreti e tutte incerte: egli è certo, che era un paese, o distretto del regno di Og. Alcuni danno a questo nome una derivazione, secondo la quale verrebbe a significare terra grassa, e ciò combinerebbe colla notissima fertilità del paese di Basan.

3,5:Oltre gl'innumerabili cartelli, ec. I LXX oltre le moltissime città de' Pherezei.

3,9:Cui i Sidoni danno il nome ec. L'Hermon adunque era chiamato Sarion da' Fenici e Sanir dagli Amorrhei, e nel capo IV. 48. gli è dato il nome di Sion, ovvero Seon; questi nomi furono imposti da diverse popoli a parti diverse del medesimo monte.

3,11:Era rimato egli solo della stirpe de' giganti. Intendesi in quel paese; perocchè in altri luoghi si trovavan tuttora di questi uomini della stirpe de' Raphaimi, Ved. Gen. XIV. 5. Jos. XV., 14. 1. Paralip. XX. 6.
Si mostra il suo letto di ferro, che è in Rabbath. Questa città fu poi detta Philadalphia ( S. Girol. ed Euseb. ), ed ella era capitale degli Ammoniti, nelle mani de' quali era venuto, non si sa come, quel letto di Og. Sono frequenti presso gli antichi i letti di ferro, di rame, di argento e fino di oro.

3,14:Jair figliuolo di Manasse. Jair della tribù di Manasse. Gessuri e Machiti eran due città situate appiè dell'Hermon.
Fino al dì d'oggi. Potè parlare in tal guisa Mosè quantunque non fossero corsi, se non alcuni mesi, dacchè Jair avea dato a que' villaggi il suo nome.

3,15:A Machir tu diedi ec. A figliuoli o nipoti di Machir.

3,17:Fino al mar del deserto, che è grandemente salato. Fino al mare morto. Cencreth è Genesareth, ovvero il mare di Galileo, altrimenti detto di Tiberiade. Vedi Num. XXXIV. II.

3,25:Io adunque passerò a cedere ec. Vale a dire permettimi, o Signore, di passare a veder da vicino quella terra, per cui ho faticato tanto e sofferto per tanti anni, quella terra si felice e quel monte famoso cioè il Moria, celebre pel sacrifizio d'Isacco e sul qual monte io so che sarà un dì il tuo tempio. Notisi, che il monte egregio e il Libano in questo luogo significano la stessa cosa, come vedesi da altri luoghi delle scritture, dove il monte del tempio e dello Libano. Vedi S. Girol. sul cap. XXVII. di Ezech.