Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Giosuè 10


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Adonisedec, re di Gerusalemme, quand ebbo sentito cbe Giosuè aveva presa Ai e l'aveva distrutta, facendo al re e alla città di Ai come aveva fatto al re e alla città di Gerico, e che i Gabaoniti eran passati dalla parte d'Israele e ne eran divenuti alleati,1 - Adonisedec, re di Gerusalemme, avendo udito che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva distrutta (poichè come aveva fatto a Gerico e al suo re, così fece ad Ai e al suo re) e che i Gabaoniti eran ricorsi agli Israeliti e avevan stretto alleanza con loro,
2 (e Gabaon era una città grande, una delle città reali, più grande della città di Ai e aveva tutti i suoi guerrieri valorosissimi), ebbe gran paura,2 ebbe un grande timore, poichè Gabaon era una grande città, una delle città regie e più grande della città di Ai e tutti i suoi abitanti erano valorosi combattenti.
3 e quindi mandò a dire a Ohamre di Ebron, a Faram re di Gerimot, a Giafia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon:3 Adonisedec re di Gerusalemme adunque mandò a dire a Oam re di Ebron, a Faran re di Jerimot, a Jafia re di Lachis e a Dabir re di Eglon:
4 « Salite a portarmi soccorso, per espugnare Gabaon, che è passata dalla parte di Giosuè e dei figli d'Israele ».4 «Salite da me e portate soldati per espugnare Gabaon, rea d'esser ricorsa a Giosuè ed ai figli di Israele».
5 E i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Eglon, adunatisi, coi loro eserciti salirono a porre il campo intorno a Gabaon, e l'assediarono.5 Radunatisi salirono i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Jerimot, il re di Lachis e il re di Eglon insieme coi loro eserciti e si attendarono intorno a Gabaon per espugnarla.
6 Allora gli abitanti dell'assediata città di Gabaon mandarono a dire a Giosuè, che era allora nel campo di Galgala: « Non ritrarre le tue mani dal portare aiuto ai tuoi servi, corri a liberarci, a portarci soccorso, perchè contro di noi si son collegati tutti i re degli Amorrei che abitano le montagne ».6 Ma gli abitanti di Gabaon, la città assediata, mandarono a dire a Giosuè accampato presso Galgala: «Non negare il tuo aiuto ai servi tuoi, affrettati a salire da noi, liberaci, soccorrici, perchè contro di noi son convenuti tutti i re degli Amorrei, che abitano fra le montagne».
7 E Giosuè sali da Galgala con tutto l'esercito dei combattenti, coi valorosissimi.7 Giosuè salì da Galgala con tutto l'esercito dei combattenti, uomini di grande valore.
8 E il Signore disse a Giosuè: « Non ne aver paura, chè li ho dati nelle tue mani, e nessuno di loro ti potrà resistere.8 Disse allora il Signore a Giosuè: «Non aver paura di essi, poichè io te li ho dati nelle mani e nessuno di loro ti potrà resistere».
9 Giosuè, avendo camminato tutta la notte da Galgala, li assaltò improvvisamente,9 Giosuè salì pertanto in gran fretta da Galgala camminando tutta la notte, piombò loro addosso all'improvviso,
10 e il Signore li mise in rotta davanti a Israele, che diede loro una grande sconfitta a Gabaon, l'inseguì per la via della salita di Betoron, li fece a pezzi sino ad Azeca e a Maceda.10 mentre il Signore gettava fra essi lo scompiglio di fronte ad Israele, il quale inflisse loro una grande disfatta in Gabaon e li inseguì per la via dell'ascesa di Betoron e li battè fino ad Azeca e a Maceda.
11 Ementre essi, fuggendo i figli d'Israele, si trovavano nella discesa di Betoron, il Signore mandò sopra di loro dal cielo delle grosse pietre fino ad Azeca; e ne perirono più per le pietre della grandine che per la spada dei figli d'Israele.11 Mentre essi fuggivano dai figli d'Israele e si trovavano nella discesa di Betoron, il Signore fece cadere dal cielo su di loro delle grosse pietre fino ad Azeca e ne morirono assai più per la grandine di pietre che non per la spada dei figli d'Israele.
12 Allora Giosuè parlò al Signore, nel giorno in cui egli diede l'Amorreo in mano dei figli d'Israele, e disse alla loro presenza: « Sole, fermati su Gabaon, e tu luna, sopra la valle d'Aialon! »12 Fu allora, in quel giorno in cui l'Amorreo cadde dinanzi ai figli di Israele, che Giosuè parlò al Signore e al cospetto di tutto il popolo disse: «Sole, non muoverti da Gabaone tu, luna, dalla valle di Aialon.»
13 E il sole e la luna si fermarono nno a che il popolo ebbe fatta vendetta dei suoi nemici. Questa cosa non è forse scritta nel libro dei Giusti? Ed il sole stette dunque fermo nel mezzo del cielo non s'affrettò a tramontare per lo spazio d un giorno.13 Il sole e la luna si fermarono fino a che la nazione non si fu vendicata dei suoi nemici. Questo non è scritto nel Libro dei giusti? Si fermò dunque il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per lo spazio di un giorno.
14 Non vi fu mai nè prima nè dopo un giorno così lungo. Allora il Signore obbedì alla voce d'un uomo e combattè per Israele.14 E mai, nè prima nè poi, vi fu un giorno così lungo, avendo il Signore obbedito alla voce di un uomo e combattuto per Israele.
15 Giosuè con tutto Israele ritornò al campo di Galgala.15 Giosuè con tutto Israele fece ritorno all'accampamento di Galgala.
16 Or essendosi i cinque re, che eran fuggiti, nascosti nella caverna della citta di Maceda,16 Ma, essendo fuggiti i cinque re e nascostisi in una spelonca della città di Maceda,
17 Giosuè fu avvisato che essi erano stati trovati nascosti nella caverna della città di Maceda.17 la cosa venne riferita a Giosuè con queste parole: «I cinque re furon trovati nascosti in una spelonca della città di Maceda».
18 Allora egli diede ai compagni quest'ordine: « Rotolate delle grosse pietre alla bocca della caverna e mettetevi degli uomini accorti a guardia di quei che son chiusi dentro;18 Giosuè allora ordinò ai suoi: «Fate rotolare dei grandi massi all'imbocco della spelonca e ponete colà uomini avveduti per custodire i rinchiusi;
19 ma voi, invece di fermarvi, inseguite i nemici, uccidete quelli che restano indietro nella fuga, e non lasciate entrare nelle fortezze delle loro città quelli che il Signore Dio vi ha dati nelle mani ».19 voi però non fermatevi, ma inseguite i nemici, colpite quelli che nella fuga rimangono indietro e non permettete che abbiano da entrare nelle fortezze delle loro città, mentre il Signore Dio li ha dati in vostra balìa».
20 I nemici furon dunque tagliati a pezzi nella grande sconfitta, e distrutti quasi fino allo sterminio, e quelli che poteron fuggire davanti a Israele, si rifugiarono nelle città forti.20 I nemici vennero completamente disfatti e quasi tutti uccisi, e quelli che eran riusciti a fuggire dinanzi ad Israele si rifugiarono nelle città fortificate.
21 E tutto l'esercito, salvo e in numero completo, torno a Giosuè in Maceda, dove allora era il campo. Nessuno osò aprir bocca qcontro i figli d'Israele.21 Allora tutto l'esercito, sano e salvo e al completo, fece ritorno da Giosuè in Maceda, ove questi si era accampato; nè v'era più alcuno che ardisse aprir bocca contro i figli d'Israele.
22 Poi Giosuè diede quest'ordine: « Aprite la bocca della caverna e menatemi tfuori i cinque re che ci sono nascosti ».22 Giosuè allora ordinò: «Aprite la bocca della caverna e conducetemi i cinque re, che vi stanno nascosti».
23 E i ministri, eseguendo quanto era loro comandato, gli menarono i cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Ebron.23 I comandati fecero quanto loro era stato ordinato, trassero fuori della spelonca i cinque re, quello di Gerusalemme, quello di Ebron, quello di Jerimot, quello di Lachis e quello di Eglon.
24 Menati che gli furono, egli chiamò tutti gli uomini d'Israele, e disse ai principi dell'esercito che eran con lui: « Andate a mettere i piedi sul collo di questi re ». Ed essendo essi andati a calpestare coi piedi il collo di quei vinti,24 Avutili dinanzi a sè, Giosuè chiamò tutti gli uomini d'Israele e disse ai principi dell'esercito, che eran con lui: «Andate a porre i piedi sul collo di questi re». Allorchè essi furono andati a calcare coi loro piedi il collo dei vinti,
25 egli soggiunse: « Non temete, non vi spaventate, siate coraggiosi e forti: così farà il Signore a tutti i vostri nemici contro dei quali combatterete ».25 soggiunse Giosuè: «Non abbiate paura nè timore; siate forti e coraggiosi, poichè il Signore farà altrettanto con tutti i nemici vostri contro i quali combattete».
26 Poi Giosuè li percosse, li uccise e l'impiccò a cinque forche, ove stettero impiccati fino alla sera.26 Poi Giosuè fece percuotere, uccidere e sospendere i cinque re a cinque alberi, dove rimasero appiccati fino a sera.
27 Sul tramontar del sole ordinò ai compagni di calarli dai patiboli. E dopo averli calati li gettarono nella caverna ove s'eran nascosti, e misero sull'entrata delle grosse pietre che vi sono restate fino ad oggi.27 Al tramonto del sole comandò ai suoi di deporli dai patiboli e gettarli nella spelonca dove eran rimasti nascosti. All'entrata di essa furon poste grosse pietre che rimangono ancora fino al presente.
28 Lo stesso giorno Giosuè prese anche Maceda, la passò a fil di spada uccidendone il re e tutti gli abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattò il re di Maceda come il re di Gerico.28 Nello stesso giorno Giosuè prese Maceda e passò a fil di spada il re e gli abitanti di essa, non lasciando alcuno in vita. Fece al re di Maceda come avea fatto al re di Gerico.
29 Da Maceda passo con tutto Israele ad attaccare Lebna.29 Passò quindi con Israele da Maceda a Lebna e combattè contro di essa.
30 Avendola il Signore data col suo re nelle mani d'Israele, posero a fil di spada la città e tutti i suoi abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattarono il re di Lebna come quel di Gerico.30 Avendola il Signore data nelle mani d'Israele insieme al re, fu passata a fil di spada la città e tutti i suoi abitanti, nè vi rimase alcuno in vita e fecero al re di Lebna, come avevan fatto al re di Gerico.
31 Da Lebna passo con tutto Israele ad assediare e attaccare Lachis.31 Da Lebna passò a Lachis con tutto Israele e avendola circondata con l'esercito, l'espugnò.
32 Avendo il Signore dato Lachis nelle mani d'Israele, la prese il secondo giorno e ne passò a fil di spada tutta la gente che v'era dentro, come aveva fatto a Lebna.32 Il Signore diede in mano ad Israele Lachis, e fu presa al secondo giorno e furon passati a fil di spada tutti gli esseri viventi, che si trovavano in essa, come erasi fatto a Lebna.
33 Allora Oram re di Gazer salì per soccorrer Lachis, ma Giosuè lo sconfisse con tutta la sua gente fino allo sterminio.33 In quel tempo Oram re di Gazer era salito a Lachis per portare aiuto, ma Giosuè lo sconfisse con tutto il suo popolo fino allo sterminio.
34 Da Lachis passò ad assediare Eglon,34 Passò quindi da Lachis in Eglon, che venne assediata
35 e presala nel medesimo giorno, mise a fil di spada tutta la gente che'vi era dentro, come aveva fatto a Lachis.35 ed espugnata nello stesso giorno e furon passati a fil di spada tutti gli abitanti che vi si trovavano, come era stato fatto a Lachis.
36 Poi con tutto Israele da Eglon salì ad attaccare Ebron,36 Salì pure con tutto Israele da Eglon in Ebron e combattè contro di essa;
37 che prese, mettendo a fil di spada questa città col suo re e tutte le città di quel paese, senza lasciarvi nessuno della gente che vi aveva abitato, trattando Ebron come Eglon, mise a fil di spada quanto vi trovò.37 la prese e passò a fil di spada anche il re di essa, insieme a tutti i villaggi di quella regione e quanti vi erano abitanti, non lasciando vivo alcuno. Come aveva fatto con Eglon altrettanto fece ad Ebron, colpendo di spada tutto ciò che trovò in essa.
38 Poi, tornato verso Dabir,38 Ritornò quindi a Dabir,
39 la prese, la saccheggiò, passando a fil di spada il suo re e tutte le città circonvicine, senza lasciarvi alcuno: trattò Dabir e il suo re come Ebron, Lebna e i loro re.39 che prese e devastò, passando a fil di spada anche il re di essa e tutto ciò che si trovava in quelle borgate circostanti e non lasciando vivo alcuno. Quanto aveva fatto con Ebron, con Lebna e coi loro re, fece anche a Dabir e al suo re.
40 Giosuè dunque percosse tutta la contrada, il monte, il mezzodì, la pianura, Asedot coi loro re: non vi lascio nessuno, ma uccise tutto quello che poteva respirare, come aveva ordinato il Signore Dio d'Israele.40 Giosuè dunque devastò tutto il territorio montuoso, quello posto a mezzogiorno e nella pianura, come pure Asedot coi suoi re, non lasciando anima vivente, ma uccidendo, secondo il comando del Signore, tutto ciò che aveva vita
41 Da Cadesbarne a Gaza, e tutta la terra di Gosen fino a Gabaon,41 da Cadesbarne fino a Gaza. Devastò pure tutto il paese di Gosen fino a Gabaon,
42 e tutti i loro re e i loro paesi li prese e li devastò in un colpo; perchè il Signore Dio d'Israele combattè per lui.42 prendendo, uccidendo e devastando in brevissimo tempo tutti quei re e tutte quelle regioni, perchè il Signore Dio d'Israele combatteva per lui.
43 Poi se ne tornò con tutto Israele al luogo dove era il campo, in Galgala.43 Poi fece ritorno con tutto Israele all'accampamento di Galgala.