Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Giosuè 10


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Adonisedec, re di Gerusalemme, quand ebbo sentito cbe Giosuè aveva presa Ai e l'aveva distrutta, facendo al re e alla città di Ai come aveva fatto al re e alla città di Gerico, e che i Gabaoniti eran passati dalla parte d'Israele e ne eran divenuti alleati,1 Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l’aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro,
2 (e Gabaon era una città grande, una delle città reali, più grande della città di Ai e aveva tutti i suoi guerrieri valorosissimi), ebbe gran paura,2 ebbe grande paura, perché Gàbaon era grande come una delle città regali, ed era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi.
3 e quindi mandò a dire a Ohamre di Ebron, a Faram re di Gerimot, a Giafia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon:3 Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon:
4 « Salite a portarmi soccorso, per espugnare Gabaon, che è passata dalla parte di Giosuè e dei figli d'Israele ».4 «Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti».
5 E i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Eglon, adunatisi, coi loro eserciti salirono a porre il campo intorno a Gabaon, e l'assediarono.5 Questi cinque re amorrei – il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon – con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra.
6 Allora gli abitanti dell'assediata città di Gabaon mandarono a dire a Giosuè, che era allora nel campo di Galgala: « Non ritrarre le tue mani dal portare aiuto ai tuoi servi, corri a liberarci, a portarci soccorso, perchè contro di noi si son collegati tutti i re degli Amorrei che abitano le montagne ».6 Gli uomini di Gàbaon inviarono allora questa richiesta a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Da’ una mano ai tuoi servi! Vieni presto da noi a salvarci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano le montagne».
7 E Giosuè sali da Galgala con tutto l'esercito dei combattenti, coi valorosissimi.7 Allora Giosuè salì da Gàlgala con tutto l’esercito e i prodi guerrieri,
8 E il Signore disse a Giosuè: « Non ne aver paura, chè li ho dati nelle tue mani, e nessuno di loro ti potrà resistere.8 e il Signore gli disse: «Non aver paura di loro, perché li consegno in mano tua: nessuno di loro resisterà davanti a te».
9 Giosuè, avendo camminato tutta la notte da Galgala, li assaltò improvvisamente,9 Giosuè piombò su di loro all’improvviso, avendo marciato tutta la notte da Gàlgala.
10 e il Signore li mise in rotta davanti a Israele, che diede loro una grande sconfitta a Gabaon, l'inseguì per la via della salita di Betoron, li fece a pezzi sino ad Azeca e a Maceda.10 Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gàbaon, li inseguì sulla via della salita di Bet-Oron e li batté fino ad Azekà e a Makkedà.
11 Ementre essi, fuggendo i figli d'Israele, si trovavano nella discesa di Betoron, il Signore mandò sopra di loro dal cielo delle grosse pietre fino ad Azeca; e ne perirono più per le pietre della grandine che per la spada dei figli d'Israele.11 Mentre essi fuggivano dinanzi a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore lanciò dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine più di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada.
12 Allora Giosuè parlò al Signore, nel giorno in cui egli diede l'Amorreo in mano dei figli d'Israele, e disse alla loro presenza: « Sole, fermati su Gabaon, e tu luna, sopra la valle d'Aialon! »12 Quando il Signore consegnò gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosuè parlò al Signore e disse alla presenza d’Israele:
«Férmati, sole, su Gàbaon,
luna, sulla valle di Àialon».
13 E il sole e la luna si fermarono nno a che il popolo ebbe fatta vendetta dei suoi nemici. Questa cosa non è forse scritta nel libro dei Giusti? Ed il sole stette dunque fermo nel mezzo del cielo non s'affrettò a tramontare per lo spazio d un giorno.13 Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici.
Non è forse scritto nel libro del Giusto? Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero.
14 Non vi fu mai nè prima nè dopo un giorno così lungo. Allora il Signore obbedì alla voce d'un uomo e combattè per Israele.14 Né prima né poi vi fu giorno come quello, in cui il Signore ascoltò la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele.
15 Giosuè con tutto Israele ritornò al campo di Galgala.15 Giosuè e tutto Israele ritornarono verso l’accampamento di Gàlgala.
16 Or essendosi i cinque re, che eran fuggiti, nascosti nella caverna della citta di Maceda,16 Quei cinque re fuggirono e si nascosero nella grotta a Makkedà.
17 Giosuè fu avvisato che essi erano stati trovati nascosti nella caverna della città di Maceda.17 Fu riferito a Giosuè: «Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta a Makkedà».
18 Allora egli diede ai compagni quest'ordine: « Rotolate delle grosse pietre alla bocca della caverna e mettetevi degli uomini accorti a guardia di quei che son chiusi dentro;18 Giosuè disse loro: «Rotolate grosse pietre contro l’entrata della grotta e appostate alcune sentinelle per sorvegliarli.
19 ma voi, invece di fermarvi, inseguite i nemici, uccidete quelli che restano indietro nella fuga, e non lasciate entrare nelle fortezze delle loro città quelli che il Signore Dio vi ha dati nelle mani ».19 Voi però non fermatevi: continuate a inseguire i vostri nemici, attaccate la loro retroguardia e non lasciateli rientrare nelle loro città, perché il Signore, vostro Dio, li consegna nelle vostre mani».
20 I nemici furon dunque tagliati a pezzi nella grande sconfitta, e distrutti quasi fino allo sterminio, e quelli che poteron fuggire davanti a Israele, si rifugiarono nelle città forti.20 Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero finito di infliggere loro una sconfitta tanto grande da finirli, e i superstiti che erano loro sfuggiti ebbero raggiunto le loro fortezze,
21 E tutto l'esercito, salvo e in numero completo, torno a Giosuè in Maceda, dove allora era il campo. Nessuno osò aprir bocca qcontro i figli d'Israele.21 tutto l’esercito ritornò sano e salvo all’accampamento di Makkedà presso Giosuè. Nessuno osò più muover lingua contro gli Israeliti.
22 Poi Giosuè diede quest'ordine: « Aprite la bocca della caverna e menatemi tfuori i cinque re che ci sono nascosti ».22 Giosuè quindi ordinò: «Aprite l’ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re».
23 E i ministri, eseguendo quanto era loro comandato, gli menarono i cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Ebron.23 Così fecero e gli condussero fuori dalla grotta quei cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon.
24 Menati che gli furono, egli chiamò tutti gli uomini d'Israele, e disse ai principi dell'esercito che eran con lui: « Andate a mettere i piedi sul collo di questi re ». Ed essendo essi andati a calpestare coi piedi il collo di quei vinti,24 Quando quei re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse agli ufficiali che avevano marciato con lui: «Avvicinatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!». Quelli si avvicinarono e posero i piedi sul loro collo.
25 egli soggiunse: « Non temete, non vi spaventate, siate coraggiosi e forti: così farà il Signore a tutti i vostri nemici contro dei quali combatterete ».25 Disse loro Giosuè: «Non temete e non spaventatevi! Coraggio, siate forti, perché così farà il Signore a tutti i nemici contro cui dovrete combattere».
26 Poi Giosuè li percosse, li uccise e l'impiccò a cinque forche, ove stettero impiccati fino alla sera.26 Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li fece morire e li fece appendere a cinque alberi. Vi rimasero appesi fino a sera.
27 Sul tramontar del sole ordinò ai compagni di calarli dai patiboli. E dopo averli calati li gettarono nella caverna ove s'eran nascosti, e misero sull'entrata delle grosse pietre che vi sono restate fino ad oggi.27 All’ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi e li gettarono nella grotta dove si erano nascosti. All’ingresso della grotta posero grosse pietre, che sono lì ancora oggi.
28 Lo stesso giorno Giosuè prese anche Maceda, la passò a fil di spada uccidendone il re e tutti gli abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattò il re di Maceda come il re di Gerico.28 Giosuè in quel giorno conquistò Makkedà: passò a fil di spada la città e il suo re, li votò allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite e trattò il re di Makkedà come aveva trattato il re di Gerico.
29 Da Maceda passo con tutto Israele ad attaccare Lebna.29 Da Makkedà Giosuè e tutto Israele passarono a Libna e l’attaccarono.
30 Avendola il Signore data col suo re nelle mani d'Israele, posero a fil di spada la città e tutti i suoi abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattarono il re di Lebna come quel di Gerico.30 Il Signore consegnò anche questa città e il suo re nelle mani d’Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.
31 Da Lebna passo con tutto Israele ad assediare e attaccare Lachis.31 Da Libna Giosuè e tutto Israele passarono a Lachis, si accamparono contro di essa e l’attaccarono.
32 Avendo il Signore dato Lachis nelle mani d'Israele, la prese il secondo giorno e ne passò a fil di spada tutta la gente che v'era dentro, come aveva fatto a Lebna.32 Il Signore consegnò Lachis nelle mani d’Israele: la conquistò il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna.
33 Allora Oram re di Gazer salì per soccorrer Lachis, ma Giosuè lo sconfisse con tutta la sua gente fino allo sterminio.33 Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite.
34 Da Lachis passò ad assediare Eglon,34 Da Lachis Giosuè e tutto Israele passarono a Eglon, si accamparono contro di essa e l’attaccarono.
35 e presala nel medesimo giorno, mise a fil di spada tutta la gente che'vi era dentro, come aveva fatto a Lachis.35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando allo sterminio ogni essere vivente che era in essa, come avevano fatto a Lachis.
36 Poi con tutto Israele da Eglon salì ad attaccare Ebron,36 Da Eglon Giosuè e tutto Israele salirono a Ebron e l’attaccarono.
37 che prese, mettendo a fil di spada questa città col suo re e tutte le città di quel paese, senza lasciarvi nessuno della gente che vi aveva abitato, trattando Ebron come Eglon, mise a fil di spada quanto vi trovò.37 Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa.
38 Poi, tornato verso Dabir,38 Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si volsero a Debir e l’attaccarono.
39 la prese, la saccheggiò, passando a fil di spada il suo re e tutte le città circonvicine, senza lasciarvi alcuno: trattò Dabir e il suo re come Ebron, Lebna e i loro re.39 La presero con il suo re e tutti i suoi villaggi, li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa: non lasciarono alcun superstite. Trattarono Debir e il suo re come avevano trattato Ebron e come avevano trattato Libna e il suo re.
40 Giosuè dunque percosse tutta la contrada, il monte, il mezzodì, la pianura, Asedot coi loro re: non vi lascio nessuno, ma uccise tutto quello che poteva respirare, come aveva ordinato il Signore Dio d'Israele.40 Così Giosuè conquistò tutta la regione: le montagne, il Negheb, la Sefela, le pendici, con tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva comandato il Signore, Dio d’Israele.
41 Da Cadesbarne a Gaza, e tutta la terra di Gosen fino a Gabaon,41 Giosuè li conquistò da Kades-Barnea fino a Gaza, con tutto il territorio di Gosen fino a Gàbaon.
42 e tutti i loro re e i loro paesi li prese e li devastò in un colpo; perchè il Signore Dio d'Israele combattè per lui.42 Giosuè prese tutti questi re e i loro territori in una sola volta, perché il Signore, Dio d’Israele, combatteva per Israele.
43 Poi se ne tornò con tutto Israele al luogo dove era il campo, in Galgala.43 Infine Giosuè e tutto Israele ritornarono all’accampamento di Gàlgala.