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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Giosuè 10


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Adonisedec, re di Gerusalemme, quand ebbo sentito cbe Giosuè aveva presa Ai e l'aveva distrutta, facendo al re e alla città di Ai come aveva fatto al re e alla città di Gerico, e che i Gabaoniti eran passati dalla parte d'Israele e ne eran divenuti alleati,1 Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva votata allo sterminio, e che, come aveva trattato Gerico e il suo re, così aveva trattato Ai e il suo re, e che gli abitanti di Gabaon avevano fatto pace con i figli d'Israele e si trovavano in mezzo ad essi,
2 (e Gabaon era una città grande, una delle città reali, più grande della città di Ai e aveva tutti i suoi guerrieri valorosissimi), ebbe gran paura,2 ne fu terrorizzato, perché Gabaon era una città grande come una capitale ed era più grande di Ai e i suoi uomini erano tutti valorosi.
3 e quindi mandò a dire a Ohamre di Ebron, a Faram re di Gerimot, a Giafia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon:3 Allora Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, mandò a dire a Oam, re di Ebron, a Piream, re di Iarmut, a Iafia, re di Lachis, e a Debir, re di Eglon:
4 « Salite a portarmi soccorso, per espugnare Gabaon, che è passata dalla parte di Giosuè e dei figli d'Israele ».4 "Salite fin quassù da me e aiutatemi ad espugnare Gabaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con i figli d'Israele".
5 E i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Eglon, adunatisi, coi loro eserciti salirono a porre il campo intorno a Gabaon, e l'assediarono.5 Riunitisi quindi i cinque re amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon, salirono con tutte le loro forze, si accamparono davanti a Gabaon e l'assalirono.
6 Allora gli abitanti dell'assediata città di Gabaon mandarono a dire a Giosuè, che era allora nel campo di Galgala: « Non ritrarre le tue mani dal portare aiuto ai tuoi servi, corri a liberarci, a portarci soccorso, perchè contro di noi si son collegati tutti i re degli Amorrei che abitano le montagne ».6 I Gabaoniti allora mandarono a dire a Giosuè, all'accampamento a Gàlgala: "Non ritrarre il tuo aiuto ai tuoi servi, sali presto fino a noi e salvaci con il tuo aiuto, perché si sono coalizzati contro di noi tutti i re amorrei che abitano sulle montagne".
7 E Giosuè sali da Galgala con tutto l'esercito dei combattenti, coi valorosissimi.7 Giosuè salì allora da Gàlgala, lui insieme a tutti i suoi uomini atti alla guerra, tutti i guerrieri valorosi.
8 E il Signore disse a Giosuè: « Non ne aver paura, chè li ho dati nelle tue mani, e nessuno di loro ti potrà resistere.8 Il Signore disse a Giosuè: "Non aver paura di loro, perché io te li do nelle mani; nessuno di quelli potrà resisterti".
9 Giosuè, avendo camminato tutta la notte da Galgala, li assaltò improvvisamente,9 Giosuè piombò loro addosso all'improvviso: tutta la notte aveva continuato a salire da Gàlgala.
10 e il Signore li mise in rotta davanti a Israele, che diede loro una grande sconfitta a Gabaon, l'inseguì per la via della salita di Betoron, li fece a pezzi sino ad Azeca e a Maceda.10 Il Signore li mise in confusione davanti a Israele, infliggendo loro una grave sconfitta presso Gabaon; poi li inseguì verso la salita di Bet-Oron, continuando a percuoterli fino ad Azeka e a Makkeda.
11 Ementre essi, fuggendo i figli d'Israele, si trovavano nella discesa di Betoron, il Signore mandò sopra di loro dal cielo delle grosse pietre fino ad Azeca; e ne perirono più per le pietre della grandine che per la spada dei figli d'Israele.11 Quando nella loro fuga davanti a Israele si trovavano nella discesa di Bet-Oron, il Signore scagliò su di loro dal cielo pietre così grosse fino ad Azeka, che quelli morivano, sì che furono più quelli che morirono per quella grandinata di pietre che non quelli che uccisero di spada i figli d'Israele.
12 Allora Giosuè parlò al Signore, nel giorno in cui egli diede l'Amorreo in mano dei figli d'Israele, e disse alla loro presenza: « Sole, fermati su Gabaon, e tu luna, sopra la valle d'Aialon! »12 In quel tempo, quando cioè il Signore dette gli Amorrei in balia dei figli d'Israele, Giosuè parlò al Signore, esprimendosi così alla presenza d'Israele: "O sole, fermati su Gabaon, e tu, o luna, nella valle di Aialon".
13 E il sole e la luna si fermarono nno a che il popolo ebbe fatta vendetta dei suoi nemici. Questa cosa non è forse scritta nel libro dei Giusti? Ed il sole stette dunque fermo nel mezzo del cielo non s'affrettò a tramontare per lo spazio d un giorno.13 E il sole si fermò, e la luna ristette, finché il popolo si fu vendicato dei suoi nemici. Non sta forse scritto nel Libro del Giusto: "Il sole rimase fermo in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare quasi tutto un giorno?
14 Non vi fu mai nè prima nè dopo un giorno così lungo. Allora il Signore obbedì alla voce d'un uomo e combattè per Israele.14 Non vi fu mai, né prima né dopo, un giorno come quello, in cui il Signore abbia esaudito la preghiera di un uomo; evidentemente il Signore combatté per Israele!".
15 Giosuè con tutto Israele ritornò al campo di Galgala.15 Dopodiché Giosuè e con lui tutto Israele tornarono all'accampamento a Gàlgala.
16 Or essendosi i cinque re, che eran fuggiti, nascosti nella caverna della citta di Maceda,16 Quei cinque re fuggirono e andarono a nascondersi in una caverna presso Makkeda.
17 Giosuè fu avvisato che essi erano stati trovati nascosti nella caverna della città di Maceda.17 Fu riferito infatti a Giosuè: "Sono stati trovati i cinque re nascosti nella grotta di Makkeda".
18 Allora egli diede ai compagni quest'ordine: « Rotolate delle grosse pietre alla bocca della caverna e mettetevi degli uomini accorti a guardia di quei che son chiusi dentro;18 Egli disse: "Rotolate grosse pietre all'imbocco della caverna e mettetevi degli uomini per sorvegliarli.
19 ma voi, invece di fermarvi, inseguite i nemici, uccidete quelli che restano indietro nella fuga, e non lasciate entrare nelle fortezze delle loro città quelli che il Signore Dio vi ha dati nelle mani ».19 Voi intanto non vi fermate, ma continuate ad inseguire i vostri nemici, prendendoli alle spalle, non permettendo loro così di rientrare nelle loro città, perché il Signore, vostro Dio, li ha messi nelle vostre mani".
20 I nemici furon dunque tagliati a pezzi nella grande sconfitta, e distrutti quasi fino allo sterminio, e quelli che poteron fuggire davanti a Israele, si rifugiarono nelle città forti.20 Quando Giosuè e i figli d'Israele ebbero finito di massacrarli con una strage tale da sterminarli, ed i superstiti di essi fuggendo si salvarono entrando nelle città fortificate,
21 E tutto l'esercito, salvo e in numero completo, torno a Giosuè in Maceda, dove allora era il campo. Nessuno osò aprir bocca qcontro i figli d'Israele.21 tutto il popolo tornò sano e salvo all'accampamento presso Giosuè, in pace. Nessuno mosse più la lingua contro i figli d'Israele.
22 Poi Giosuè diede quest'ordine: « Aprite la bocca della caverna e menatemi tfuori i cinque re che ci sono nascosti ».22 Allora Giosuè disse: "Aprite l'ingresso della caverna e, tratti fuori dalla caverna quei cinque re, conducetemeli".
23 E i ministri, eseguendo quanto era loro comandato, gli menarono i cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Gerimot, il re di Lachis, il re di Ebron.23 Così fecero, e condussero a lui i cinque re fuori della caverna, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon.
24 Menati che gli furono, egli chiamò tutti gli uomini d'Israele, e disse ai principi dell'esercito che eran con lui: « Andate a mettere i piedi sul collo di questi re ». Ed essendo essi andati a calpestare coi piedi il collo di quei vinti,24 Quando quei re furono condotti a Giosuè, questi radunò tutto Israele e disse ai capi dell'esercito che li avevano accompagnati: "Avvicinatevi e mettete i vostri piedi sul collo di questi re". Ed essi si avvicinarono e posero i loro piedi sul collo di quelli.
25 egli soggiunse: « Non temete, non vi spaventate, siate coraggiosi e forti: così farà il Signore a tutti i vostri nemici contro dei quali combatterete ».25 Disse quindi loro Giosuè: "Non temete e non perdetevi di coraggio, ma siate forti e valorosi, perché così il Signore tratterà tutti i vostri nemici, contro i quali dovrete combattere".
26 Poi Giosuè li percosse, li uccise e l'impiccò a cinque forche, ove stettero impiccati fino alla sera.26 Dopo ciò Giosuè li fece colpire ed uccidere e li fece appendere a cinque pali sui quali rimasero appesi fino alla sera.
27 Sul tramontar del sole ordinò ai compagni di calarli dai patiboli. E dopo averli calati li gettarono nella caverna ove s'eran nascosti, e misero sull'entrata delle grosse pietre che vi sono restate fino ad oggi.27 Al tramontar del sole, Giosuè comandò di calarli giù dai pali e li fece gettare nella grotta in cui essi si erano nascosti, all'imboccatura della quale posero delle grosse pietre, che vi si trovano anche oggi.
28 Lo stesso giorno Giosuè prese anche Maceda, la passò a fil di spada uccidendone il re e tutti gli abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattò il re di Maceda come il re di Gerico.28 In quel giorno Giosuè prese Makkeda e la passò a fil di spada con il suo re, votò all'interdetto quella e tutti i suoi abitanti, senza lasciare che alcuno scampasse e trattò il re di Makkeda come aveva trattato il re di Gerico.
29 Da Maceda passo con tutto Israele ad attaccare Lebna.29 Poi Giosuè e quanti erano con lui passarono da Makkeda a Libna e assalirono Libna.
30 Avendola il Signore data col suo re nelle mani d'Israele, posero a fil di spada la città e tutti i suoi abitanti, senza lasciarvi alcuno. Trattarono il re di Lebna come quel di Gerico.30 Il Signore mise nelle mani d'Israele anche questa città e il suo re, facendola passare a fil di spada con tutti quelli che vi abitavano, non lasciandovi alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.
31 Da Lebna passo con tutto Israele ad assediare e attaccare Lachis.31 Quindi Giosuè con tutto Israele da Libna passò a Lachis, che assediò e prese d'assalto.
32 Avendo il Signore dato Lachis nelle mani d'Israele, la prese il secondo giorno e ne passò a fil di spada tutta la gente che v'era dentro, come aveva fatto a Lebna.32 Il Signore lasciò Lachis in potere d'Israele, che la prese il secondo giorno e la passò a fil di spada con tutti i suoi abitanti, tutto come aveva fatto a Libna.
33 Allora Oram re di Gazer salì per soccorrer Lachis, ma Giosuè lo sconfisse con tutta la sua gente fino allo sterminio.33 In quel tempo Oram, re di Ghezer, salì in aiuto di Lachis, ma Giosuè lo batté insieme al suo esercito, sì da non lasciare alcun superstite.
34 Da Lachis passò ad assediare Eglon,34 Quindi Giosuè, e con lui tutto Israele, passò da Lachis a Eglon, che assediarono e assalirono.
35 e presala nel medesimo giorno, mise a fil di spada tutta la gente che'vi era dentro, come aveva fatto a Lachis.35 La occuparono quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando quello stesso giorno allo sterminio tutti quelli che vi erano; tutto come era stato fatto con Lachis.
36 Poi con tutto Israele da Eglon salì ad attaccare Ebron,36 Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, salì da Eglon a Ebron e l'attaccò.
37 che prese, mettendo a fil di spada questa città col suo re e tutte le città di quel paese, senza lasciarvi nessuno della gente che vi aveva abitato, trattando Ebron come Eglon, mise a fil di spada quanto vi trovò.37 Presala, la passarono a fil di spada con il suo re e le sue città e tutti gli abitanti, non lasciando un superstite, tutto come aveva fatto con Eglon e votò allo sterminio essa e tutti quelli che vi abitavano.
38 Poi, tornato verso Dabir,38 Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si volse verso Debir e l'attaccò.
39 la prese, la saccheggiò, passando a fil di spada il suo re e tutte le città circonvicine, senza lasciarvi alcuno: trattò Dabir e il suo re come Ebron, Lebna e i loro re.39 Prese la città, il suo re e tutte le sue località e passò a fil di spada e votò allo sterminio tutti i suoi abitanti, non lasciando alcun superstite; come aveva agito con Ebron, così agì con Debir e il suo re, come aveva trattato anche Libna e il suo re.
40 Giosuè dunque percosse tutta la contrada, il monte, il mezzodì, la pianura, Asedot coi loro re: non vi lascio nessuno, ma uccise tutto quello che poteva respirare, come aveva ordinato il Signore Dio d'Israele.40 Così Giosuè conquistò tutta la regione: la montagna, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva ordinato il Signore, Dio d'Israele.
41 Da Cadesbarne a Gaza, e tutta la terra di Gosen fino a Gabaon,41 Giosuè li sterminò da Kades-Barnea fino a Gaza, e tutta la regione di Gosen fino a Gabaon.
42 e tutti i loro re e i loro paesi li prese e li devastò in un colpo; perchè il Signore Dio d'Israele combattè per lui.42 In una sola campagna Giosuè prese tutti quei re e il loro territorio, perché il Signore, Dio d'Israele, combatté per Israele.
43 Poi se ne tornò con tutto Israele al luogo dove era il campo, in Galgala.43 Alla fine Giosuè ritornò all'accampamento in Gàlgala.