Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 13


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Ogni persona sia sottomessa alle autorità superiori, perchè non v'è autorità che non venga da Dio, e quelle che esistono sono istituite da Dio;1 Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio.
2 e quindi chi si oppone alle autorità si oppone all'ordine di Dio, e chi si ribella si attirerà la condanna;2 Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna.
3 infatti i magistrati non son da temere per le opere buone, ma per le malvage. Vuoi tu non aver paura dell'autorità? Fa il bene, e da essa ne avrai lode,3 I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode,
4 essendo l'autorità ministra di Dio per il tuo bene. Se poi fai del male, temi, perchè non porta invano la spada, quale ministra di Dio vendicatrice, che punisce i malfattori.4 poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male.
5 E' necessario dunque esser sottomessi, non solo per timore del castigo, ma anche per obbligo di coscienza.5 Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.
6 Per questa ragione voi pagate i tributi, perchè i magistrati sono ministri di Dio e continuamente occupati nel loro ufficio.6 Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio.
7 Rendete dunque a ciascuno ciò che gli dovete: a chi l'imposta, l'imposta; a chi il tributo, il tributo; a chi il rispetto il rispetto; a chi l'onore, l'onore.7 Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto, il rispetto.

8 Non vi resti con nessuno che il debito dello scambievole amore; perchè chi ama il prossimo ha adempito la legge.8 Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.
9 Difatti, « non commettere adulterio; non ammazzare, non rubare, non dire il falso testimonio; non desiderare » e qualunque altro comandamento che ci possa essere, si riassume in questa parola: «Amerai il prossimo tuo come te stesso ».9 Infatti il precetto: 'Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare' e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: 'Amerai il prossimo tuo come te stesso'.
10 L'amore non fa alcun male al prossimo: è dunque l'amore il compimento della legge.10 L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore.

11 E ciò dovete farlo riflettendo al tempo in cui siamo, essendo già l'ora di svegliarsi dal sonno; perchè la nostra salvezza è più vicina ora di quanto credemmo.11 Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti.
12 La notte è inoltrata e il giorno si avvicina: gettiam dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.12 La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
13 Viviamo onestamente, come di giorno; non nelle crapule e nelle ubriachezze; non nelle mollezze e nell'impudicizia; non nella discordia e nella gelosia;13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie.
14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo, senza aver tanta cura della carne da svegliarne le concupiscenze.14 Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.