Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Sapienza 10


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 La sapienza custodi colui che da Dio fu fatto il primo, come padre del mondo, essendo stato crea­to solo,1 Essa custodì il primo uomo, il padre del mondo, quando fu creato solo, lo liberò dalla sua caduta
2 essa lo trasse fuori dal suo peccato e gli diede il potere di governare tutte le cose.2 e gli diede il potere di dominare su tutte le cose.
3 Appena l'empio nella sua collera s'al­lontanò da lei, perì pel furore fra­tricida.3 Ma un ingiusto, che nella sua ira si era allontanato da essa, perì per i suoi furori fratricidi.
4 E quando a cagione di lui le acque sommersero la terra, di nuovo la salvò la sapienza, gui­dando il giusto su misero legno.4 Quando la terra fu sommersa per colpa sua, la sapienza la salvò di nuovo guidando il giusto per mezzo di un fragile legno.
5 Essa, quando le nazioni di co­mune accordo si abbandonarono ad male, distinse il giusto, lo rese irreprensibile davanti a Dio, e lo mantenne forte contro la com­passione verso il figlio.5 Quando le genti furono confuse per la loro concordia nella malvagità, essa conobbe il giusto, lo conservò irreprensibile davanti a Dio e lo mantenne forte, al di sopra dell'affetto per il figlio.
6 Essa li­berò il giusto che fuggiva dallo sterminio degli empi, mentre il fuoco scendeva, sulla Pentapoli.6 Essa liberò dallo sterminio degli empi un giusto che fuggiva il fuoco disceso sulla Pentapoli.
7 Come testimonianza della loro malvagità rimane una terra deso­lata e fumante, con alberi che dànno frutti immaturi, e per ri­cordare un'anima incredula re­sta una statua di sale.7 A testimonianza di quella malvagità resta ancora una terra fumante e delle piante che producono frutti immaturi; a ricordo di un'anima incredula sta una colonna di sale.
8 Quelli che non si curaron della sapienza non solo caddero nell'ignoranza del bene, ma lasciarono agli uomini un ricordo della loro stoltezza, in modo che non potessero restare nascosti i loro peccati.8 Avendo abbandonato la sapienza, non solo subirono il danno di non conoscere il bene, ma lasciarono ai viventi un ricordo di insipienza, perché non potessero nascondersi nelle cose in cui caddero.
9 La sa­pienza invece liberò dal dolore quelli che la onorano.9 Ma la sapienza liberò i suoi fedeli dai travagli.
10 Essa guidò per dritte vie il giusto che fug­giva l'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la scien­za delle cose sante, lo arricchì nelle fatiche, ne rese pieni di frut­ti i faticosi lavori.10 Essa guidò per vie diritte il giusto, che fuggiva dall'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; lo fece prosperare nelle fatiche e moltiplicò i suoi guadagni.
11 Lo assistè tra le frodi di chi lo metteva in mezzo e lo fece ricco.11 Lo assistette contro l'ingordigia degli oppressori e lo fece ricco;
12 Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle in­ sidie, gli diede di vincere l'aspra lotta, in modo da fargli sapere che la sapienza trionfa di tutto.12 lo custodì dai nemici, lo difese da quanti lo insidiavano e gli assegnò il premio di un aspro combattimento, perché conoscesse che più potente di tutto è la pietà.
13 Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dai pecca­tori, e con lui discese nella fossa.13 Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato.
14 Ed anche nelle catene non lo lasciò, finché non gli ebbe porta­ lo lo scettro del regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: mostrò bugiardi i suoi accusatori e gli procurò eterna gloria.14 Scese con lui nel carcere e non lo abbandonò nelle catene, finché gli procurò lo scettro regale e autorità sui suoi oppressori; svelò come falsi quanti lo diffamavano e gli diede una gloria eterna.
15 Essa liberò il popolo giusto, la stirpe irreprensibile dalle na­zioni che l'opprimevano,15 Essa liberò un popolo santo e un seme irreprensibile da una nazione di oppressori.
16 entrò nell'anima del servo di Dio, e con prodigi e segni tenne testa a or­ rendi tiranni16 Entrò nell'anima di un servo del Signore, e con portenti e segni si levò contro re terribili.
17 e diede ai giusti la mercede delle loro fatiche, li condusse per vie maravigliose, e fu per essi come ombra di gior­no e come luce delle stelle du­rante la notte.17 Rese ai santi il premio delle loro fatiche, li guidò per una via meravigliosa, divenne per loro un riparo di giorno e una luce di astri nella notte.
18 Fece loro pas­sare il Mar Rosso, li menò attra­verso acque profonde,18 Fece loro passare il Mar Rosso e li condusse attraverso molte acque;
19 sommer­se nel mare i loro nemici, li fece rigurgitare dal profondo dell'a­bisso. Così i giusti tolsero le spo­glie degli empi19 sommerse invece i loro nemici e li vomitò dal profondo dell'abisso.
20 e celebrarono, o Signore, il tuo santo nome, e cantarono insieme inni alla vit­toriosa tua mano.20 Per questo i giusti spogliarono gli empi, celebrarono, Signore, il tuo santo nome e unanimi lodarono la tua mano protettrice;
21 Perchè la sa­pienza aperse la bocca dei muti e rese eloquenti le bocche dei fanciulli.21 perché la sapienza aprì la bocca dei muti e sciolse la lingua dei fanciulli.