Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Sapienza 3


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La misteriosa felicità dei giusti

1Le anime dei giusti sono in ma­no di Dio, e il tormento della mor­te non li potrà toccare;2agli oc­chi degli stolti parve che essi morissero e la loro partenza fu sti­mata una sciagura3e la loro separazione da noi una distruzione; ma essi sono nella pace,4e se nel cospetto degli uomini han soffer­to dei tormenti, la loro speranza è piena d'immortalità.5Dopo breve afflizione, saran messi a parte di grandi beni, perchè Dio li ha provati e li ha trovati de­gni di sè.6Li ha provati come oro nel crogiolo, li ha graditi come vittime d'olocausto, e a suo tempo saran consolati.7I giusti bril­leranno, correranno qua e là co­me scintille in un canneto,8giudicheranno le nazioni, domineran­no i popoli, e il Signore regnerà in essi eternamente.9Quelli che confidano nel Signore compren­deranno la verità; i fedeli vivran­no uniti a lui nell'amore, perchè grazia e pace è riserbata agli elet­ti di Dio.

Infelice sorte degli empi

10Ma gli empi avranno il casti­go secondo i loro pensieri, perchè disprezzarono il giusto e si allon­tanarono dal Signore;11perchè chi rigetta la sapienza e la disci­plina è infelice: le loro speranze sono vane, le loro fatiche son sen­za frutto, le loro opere sono inu­tili.12Le loro mogli sono insensate, i loro figli sono pessimi,13la loro stirpe è maledetta. Fortunata in­ vece la sterile, l'immacolata la qua­le non sa che sia il talamo nel delit­to: essa avrà la ricompensa nella visita delle anime sante.14(Felice) ancora l'eunuco che non ha commessa iniquità colle sue mani, che non ha pensato male contro il Signore: gli sarà dato infatti un dono speciale di fede, e la sua sorte nel tempio di Dio sarà ol­ tremodo desiderabile.15Perché glorioso è il frutto di buone fati­che e la radice della sapienza è tale da non seccar mai.16Ma i fi­gli degli adulteri non giungeranno a maturità, la razza uscita da iniquo talamo sarà sterminata.17E, dato che abbiano lunga vita, saranno stimati un niente, e la lo­ro ultima vecchiezza sarà disonorata.18Se poi morranno presto, non avranno speranza, nè parola di consolazione nel giorno del giudizio;19perchè la fine d'una razza empia è crudele.