Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Tobia 10


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Or mentre Tobia, a causa delle nozze, tardava, il suo padre Tobia era inquieto e diceva: « Chi sa per qual motivo mio figlio ritardi, e perchè sia trattenuto?1 Intanto un giorno dietro l'altro Tobi faceva il conto dei giorni necessari a Tobia per l'andata e il ritorno. Quando i giorni furono al termine e il figlio non era ancora ritornato,
2 Chi sa che non sia morto Gabelo, e che nessuno gli restituisca quel danaro? »2 pensò: "E' stato forse trattenuto laggiù? O forse sarà morto Gàbael e non c'era nessuno per consegnargli il denaro?".
3 E tanto lui che Anna sua moglie, divenuti molto tristi, cominciaron tutti e due a piangere, perchè il loro figlio non tornava nel tempo stabilito.3 Pertanto cominciò a rattristarsi.
4 E la sua madre, versando lacrime inconsolabili, diceva: « Ahi, ahi! figlio mio, perchè ti abbiamo mandato così lontano, o luce degli occhi nostri, bastone della nostra vecchiaia, consolazione della nostra vita, speranza della nostra posterità?4 La moglie Anna diceva: "Mio figlio è perito e non è più tra i vivi!". Cominciò a piangere e lamentarsi sul proprio figlio dicendo:
5 Avendo in te solo ogni cosa, non ti dovevamo mandare lungi da noi ».5 "Ahimè, figlio, ti ho lasciato partire, tu che sei la luce dei miei occhi".
6 Tobia le diceva: « Taci, non ti inquietare, che nostro figlio sta bene, ed è molto fedele quell'uomo col quale l'abbiamo mandato ».6 Tobi le rispondeva: "Taci, non stare in pensiero, sorella, egli sta bene. Certamente li trattiene là un contrattempo, perché colui che lo accompagna è un uomo fidato e uno dei nostri fratelli. Non affliggerti per lui, sorella; tra poco sarà qui".
7 Ma essa non poteva darsi pace in nessuna maniera, e ogni giorno andava fuori di casa a guardare da tutte le parti, a girare per tutte le strade per le quali sperava ch'egli ritornasse, per vederlo, se fosse possibile, da lontano.7 Ma essa replicava: "Lasciami stare e non ingannarmi! Mio figlio è perito". Ogni giorno usciva al più presto per controllare il cammino per il quale era partito il figlio, perché non si fidava di nessuno. Dopo il tramonto del sole, essa rientrava a piangere e lamentarsi per tutta la notte senza poter dormire.
8 Ma Raguele diceva al suo genero: « Resta qui, ed io manderò a dar notizie della tua salute a tuo padre Tobia ».8 Passati i quattordici giorni delle feste nuziali che Raguel con giuramento aveva stabilito di organizzare per sua figlia, Tobia andò a dirgli: "Lasciami partire, perché sono sicuro che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi. Ti prego, dunque, padre, lasciami partire e ritornare da mio padre; ti ho già spiegato in quale situazione l'ho lasciato".
9 Tobia gli rispose: « Io so bene che ora mio padre e mia madre contano i giorni, con l'anima straziata ».9 Rispose Raguel a Tobia: "Resta con me, figlio, resta con me. Invierò dei messaggeri a tuo padre Tobi, perché lo informino sul tuo conto". Ma Tobia rispose: "No, no, ti prego, lasciami andare da mio padre".
10 Raguele, dopo aver fatte molte istanze a Tobia senza poterlo in nessun modo piegare, gli consegnò Sara e la metà di quanto aveva in servi, serve, armenti, cammelli, vacche e gran quantità di danaro, e lo lasciò partire pieno di salute e di contentezza,10 Allora Raguel, alzatosi, consegnò a Tobia la moglie e la metà di tutti i suoi beni: servi e serve, buoi e pecore, asini e cammelli, vesti, denaro e masserizie,
11 dicendo: « L'angelo santo del Signore sia con voi nel viaggio e vi conduca sani e salvi; possiate trovar tutto bene dai vostri genitori, e possano i miei occhi vedere i vostri figli prima di morire ».11 li lasciò partire sani e salvi e fece questo saluto a Tobia: "Sta' bene, o figlio, e fa' buon viaggio. Che il Signore del cielo vi guidi, te e tua moglie Sara e che io possa vedere i vostri figli prima di morire".
12 Poi i genitori, abbracciata la loro figlia, la baciarono e la lasciarono partire,12 Poi disse alla figlia Sara: "Va' nella casa di tuo suocero, poiché da questo momento essi sono i tuoi genitori, come coloro che ti hanno dato la vita. Va' in pace, o figlia, e possa sentire buone notizie a tuo riguardo, finché sarò in vita". Poi li abbracciò e li lasciò partire.
13 raccomandandole di onorare i suoceri, d'amare il marito, di ben guidare la famiglia, di governare la casa, di comportarsi in modo da essere irreprensibile.13 A sua volta Edna disse a Tobia: "Figlio e parente carissimo, che il Signore ti riconduca a casa e possa io, finché vivo, vedere i tuoi figli e quelli di mia figlia Sara prima di morire! Davanti al Signore ti affido mia figlia in custodia. Non contristarla in nessun giorno della sua vita. Figlio, va' in pace. D'ora innanzi io sono tua madre e Sara è tua sorella. Possiamo tutti insieme avere buona fortuna tutto il tempo della nostra vita!". Dopo averli baciati tutti e due, li lasciò partire sani e salvi.
14 Così Tobia partì da Raguel, sano, salvo e gioioso, benedicendo il Signore del cielo e della terra, il Re dell'universo, perché aveva dato buon esito al viaggio. Raguel gli disse: "Possa tu avere la fortuna di onorare i tuoi genitori tutti i giorni della tua vita".