Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 19


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Incoraggiato da Isaia alla resistenza, Ezechia ricorre a Dio

1Il re Ezechia, udite tali cose, stracciò le sue vesti, si coperse di sacco ed entrò nella casa del Signore.2Egli mandò il maggiordomo Eliacim, il segretario Sobna, e i sacerdoti più anziani, coperti di sacco, al profeta Isaia figlio di Amos,3a dirgli: « Ezechia dice così: Questo è un giorno di tribolazione, di minaccia e di bestemmia: i figli son per uscire dal seno, ma la partoriente è priva di forze.4Forse il Signore Dio tuo intenderà tutte le parole del Rabsace, che il re d'Assiria suo signore ha mandato ad oltraggiare il Dio vivente, a vituperarlo colle parole che il Signore Dio tuo ha sentite: fa dunque preghiere per gli avanzi che restano ancora ».5I servi del re Ezechia andarono adunque da Isaia,6il quale disse loro: « Direte al vostro signore: Così dice il Signore: Non ti spaventino le parole da te sentite, colle quali i servi del re degli Assiri mi hanno bestemmiato.7Ecco, io gli manderò uno spirito, udita una notizia egli ritornerà al suo paese, ove io lo farò cadere di spada ».8Frattanto il Rabsace era andato via a trovare il re d'Assiria che assediava Lobna, e che, com'egli aveva saputo, era partito da Lachis,9appena ebbe sentito dire dalla gente, riguardo a Taraca re d'Etiopia: « Ecco è uscito per combattere contro di te ». Or mentre marciava contro Taraca, Sennacherib mandò ambasciatori a dire ad Ezechia:10« Dite così ad Ezechia re di Giuda: Non ti seduca il tuo Dio in cui speri, non dire: Gerusalemme non sarà data in mano al re d'Assiria.11Perchè tu stesso hai sentito quello che hanno fatto i re degli Assiri a tutti i paesi e come li hanno devastati. Dovrai essere tu l'unico scampato?12Forse gli dèi delle nazioni hanno liberato quelli che i miei padri han devastati: Gozan, Haram, Resef, i figli d'Eden ch'erano a Telassar?13Dov'è il re di Emat, il re di Arfad, il re delle città di Sefarvaim, di Ana, di Ava? »14Ricevuta la lettera dalla ma­no degli ambasciatori e lettala, Ezechia salì alla casa del Signore, e la spiegò davanti al Signore,15alla cui presenza pregò, dicendo: « Signore Dio d'Israele che siedi sopra i cherubini, tu sei il solo Dio di tutti i re della terra, tu hai fatto il cielo e la terra,16piega il tuo orecchio e ascolta; apri, o Signore, i tuoi occhi, e guarda; ascolta tutte le parole di Sennacherib, che ha mandato a oltraggiare fra noi il Dio vivente.17E' vero, o Signore, che i re d'Assiria han distrutte le genti e tutte le loro terre,18e hanno gettato nel fuoco i loro dèi; ma essi non eran dèi, eran lavori delle mani degli uomini, eran fatti di legno e di pietra, ed essi li distrussero.19Or tu, o Signore Dio nostro, salvaci dalla sua mano, affinchè tutti i regni della terra conoscano che tu sei il solo Signore Dio ».

Oracolo d'Isaia contro Sennacherib

20Allora Isaia figlio di Amos mandò a dire ad Ezechia: « Così dice il Signore Dio d'Israele: Ho ascoltata la preghiera che tu mi hai fatta riguardo a Sennacherib re d'Assiria.21Or ecco ciò che il Signore ha detto di lui: Ti ha disprezzato, ti ha schernito la vergine figlia di Sion: dietro a te ha scosso il capo la figlia di Gerusalemme.22Chi hai insultato, chi hai bestemmiato? Contro chi hai alzato la tua voce? e levati in alto i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele.23Per bocca dei tuoi servi hai insultato il Signore, hai detto: Colla moltitudine dei miei carri io sono salito sulle cime dei monti, sulle vette del Libano; ho tagliati i suoi cedri sublimi, i suoi cipressi più belli, ne ho toccato gli ultimi confini, la foresta del suo Carmelo.24L'ho tagliata. Ho bevute le acque straniere, coll'orme dei miei piedi ho asciugate tutte le acque chiuse.25Non hai sentito dire quel che io ho fatto da principio? Fin dagli antichi giorni io l'ho preparato, ed ora l'eseguisco. Saran ridotte in monti di rovine le città forti dei combattenti;26i loro abitanti senza forze, tremanti, sbigottiti, divenuti come il fieno del campo, come l'erba verde dei tetti, che secca avanti di giungere a maturità.27La tua dimora, le tue mosse, la tua entrata, la tua strada io le conosco da un pezzo, ed anche il tuo furore contro di me.28Sei diventato furioso contro di me; la tua superbia è salita alle mie orecchie; per questo io metterò un anello alle tue narici, un freno alle tue labbra, e ti farò ritornare per la strada per la quale sei venuto.29Or per te, Ezechia, ecco il segno: Mangia quest'anno quello che troverai; il secondo anno ciò che nascerà spontaneamente; ma il terzo anno seminate e mietete, piantate vigne e mangiatene il frutto.30Tutto quello che resterà della casa di Giuda getterà all'ingiù radici. All'insù porterà frutti,31perchè da Gerusalemme usciranno degli avanzi, dal monte di Sion dei salvati: lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.32Ecco dunque ciò che dice il Signore del re d'Assiria: Egli non entrerà in questa città, non tirerà contro di lei nemmeno una freccia, non la occuperà scudo alcuno, non la circonderà di trincea.33Ritornerà per la strada ond'è venuto, senza entrar in questa città, dice il Signore.34Io proteggerò questa città e la salverò a causa di me e a causa del mio servo David ».

L'angelo sterminatore

35Quella notte scese l'angelo del Signore e percosse nel campo degli Assiri cento ottantacinque mila uomini. Quando, levatosi al mattino, vide tutti i corpi dei morti, s'allontanò, se ne andò36Sennacherib re degli Assiri, e se ne tornò a stare a Ninive.37Or mentre adorava nel tempio il suo dio Nesroc, i suoi figli Adramelec e Sarasar lo percossero colla spada, poi fuggirono nella terra degli Armeni, e Assaraddon suo figlio gli successe nel regno.