Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 4


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Alcuni miracoli d'Eliseo

1Una donna delle mogli dei profeti si raccomandava ad Eliseo, dicendo: « Il tuo servo, mio marito, è morto, e tu sai se il tuo servo temeva il Signore; or ecco è venuto un creditore a prendere i miei due figli per farli suoi servi ».2Eliseo le disse: « Che vuoi che ti faccia? Dimmi, che hai in casa tua? » Essa rispose: « Io tua serva, in casa mia non ho niente eccetto un po' d'olio per ungermi ».3Egli le disse: « Va a chieder in prestito dai tuoi vicini dei vasi vuoti, e non pochi;4poi, rientrata che sarai, chiudi la tua porta, e, stando dentro con i tuoi figli, versa quell'olio in tutti quei vasi, e quelli pieni mettili da parte ».5La donna se ne andò, e chiuse la porta dietro a sè e ai suoi figli: essi le presentavano i vasi, ed essa versava.6Quando i vasi furon pieni, disse ad uno dei suoi figli: « Portami un altro vaso ». Ma quello rispose: « Non ce n'è più ». E l'olio si fermò.7Allora essa andò a riferire all'uomo di Dio, il quale disse: « Va a vendere l'olio e paga il tuo creditore, e tu e i tuoi figli vivete del rimanente ».8Un giorno Eliseo passava per Sunam, ove era una ricca donna che lo trattenne a mangiare. Siccome ci passava spesso di lì, andava da lei a mangiare.9Essa disse a suo marito: « Vedo bene che è un santo uomo di Dio colui che passa spesso da noi;10facciamogli adunque una piccola stanza con un letto, una tavola, una seggiola e un candeliere, affinchè , venendo da noi, vi possa dimorare ».11Così un giorno Eliseo, ritornato, andò nella stanza e vi si riposò.12E disse a Giezi suo servo: « Chiama questa Sunamite ». Giezi la chiamò ed essa si presentò a lui,13che disse al suo servo: « Dille: ecco, tu ci hai serviti in tutto con ogni cura; che vuoi che io ti faccia? Hai qualche affare, e vuoi che ne parli al re, o al capo dell'esercito? » Essa rispose: « Io abito in mezzo al mio popolo ».14Eliseo disse: « Che vuole adunque che le faccia? » Giezi rispose: « Non t'affannare a cercarlo: essa non ha figli, e suo marito è vecchio ».15Eliseo ordinò di chiamarla, ed essa, chiamata che fu, si fermò alla porta.16Eliseo le disse: « In questo tempo, in questa stessa ora, se sarai in vita, avrai nel seno un figlio ». Essa rispose: « Non voler, te ne prego, o signor mio, o uomo di Dio, non voler ingannare la tua serva ».17La donna concepì e partorì un figlio nel tempo e nell'ora detta da Eliseo.18Il fanciullo divenne adulto; ma un giorno, essendo andato a trovare suo padre dai mietitori,19disse a suo padre: «Mi duole il capo, mi duole il capo! » Il padre disse ad un servo: « Prendilo e menalo a sua madre ».20Avendolo quello preso e condotto a sua madre, essa se lo tenne sulle ginocchia fino al mezzogiorno; ma egli morì.21Essa allora salì, e lo pose sul letto dell'uomo di Dio, e, chiusa la porta, uscì,22Chiamò suo marito e gli disse: « Manda, te ne scongiuro, con me uno dei servi con un'asina, ch'io possa correre dall'uomo di Dio e tornare ».23Egli le disse: « Perchè vuoi andare a trovarlo? Non è oggi il primo del mese, e non è sabato ». Essa rispose: « Bisogna che vada ».24E sellata l'asina, essa disse al servo: « Conducimi e fa presto, non mi far trattenere nel cammino e fa quello che ti ordino ».25Essa adunque partì e andò dall'uomo di Dio sul monte Carmelo. L'uomo di Dio, avendola vista da lontano, disse a Giezi suo servo: « Ecco quella Sunamite:26va ad incontrarla e dille: State bene tu, il tuo marito e il tuo figlio? » Essa rispose: « Bene ».27Ma giunta che fu dall'uomo di Dio, sul monte, gli abbracciò i piedi. Giezi si accostò per allontanarla; ma l'uomo di Dio gli disse: « Lasciala fare; perchè l'anima sua è nell'amarezza, e il Signore me l'ha nascosto, non me l'ha fatto conoscere ».28Essa disse: « Forse lo dimandai io un figlio al mio signore? E non ti dissi: Non m'ingannare?»29Eliseo disse a Giezi: « Cingiti i lombi, prendi il mio bastone nella tua mano e parti. Se trovi qualcuno, non lo salutare, se uno ti saluta non gli rispondere, e metti il mio bastone sulla faccia del fanciullo ».30Ma la madre del fanciullo disse: « Viva il Signore e viva l'anima tua! Io non ti lascerò ». Eliseo allora si mosse e le tenne dietro.31Giezi, che era andato loro avanti, aveva messo il bastone sulla faccia del fanciullo; ma non v'era nè voce, nè senso. Allora egli ritornò incontro a Eliseo e gli diede la notizia, dicendo: « Il fanciullo non è risuscitato ».32Eliseo, entrato che fu in casa, vide il fanciullo morto steso sul suo letto,33Entrò, chiuse l'uscio dietro a sè e al fanciullo, e pregò il Signore.34Poi salì (sul letto), si distese sopra il fanciullo, gli pose sulla bocca la sua bocca, sugli occhi i suoi occhi, sulle mani le sue mani; stette curvo sopra di lui, e la carne del fanciullo divenne calda.35Sceso e andato un po' in qua e là per la casa, risalì, e si distese sopra il fanciullo, il quale sbadigliò sette volte e aperse gli occhi.36Eliseo allora chiamò Giezi, e gli disse: « Chiama questa Sunamite ». Essa, appena chiamata, entrò da lui, che le disse: « Prendi il tuo figlio ».37Essa andò a gettarsi ai piedi d'Eliseo, e si prostrò a terra, poi prese il suo figlio e uscì.38Elìseo se ne tornò a Galgala. Or vi era la fame nel paese, e i figli dei profeti abitavano presso di lui. Egli disse ad uno dei suoi servi: « Prendi la gran caldaia e cuoci la minestra per i figli dei profeti ».39Or uno di essi uscì fuori alla campagna a cogliere dell'erbe dei campi, e trovata una specie di vite selvatica, da essa colse degli zucchetti selvatici, ed empitone il mantello e fatto ritorno, li tagliò in pezzi nella caldaia della minestra, non sapendo di che si trattasse.40Fu versato poi ai compagni, perchè ne mangiassero; ed essi, appena sentita quella roba cotta, gridarono dicendo: « Uomo di Dio, la morte è nella caldaia! » E non poterono mangiarne.41Ma Eliseo disse: « Portatemi della farina ». Come l'ebbero portata, la versò nella caldaia, poi disse: « Versatene alla gente, chè ne mangino ». E non vi fu più nulla di amaro nella caldaia.42Essendo venuto un uomo di Baalsalisa a portare all'uomo di Dio dei pani di primizie, venti pani d'orzo, e del grano nuovo nella sua bisaccia, Eliseo disse: « Danne al popolo, affinchè mangi ».43Il suo servo gli rispose: « Come può bastare per cento uomini? » Ma Eliseo disse di nuovo: « Danne alla gente e ne mangino, perchè così dice il Signore: Mangeranno e ne avanzerà ».44Egli allora mise davanti alla gente, e mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore.