Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Genesi 33


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Quando Giacobbe, alzando gli occhi,vide venire Esaù con i quattrocento uomini, divisi i figlioli di Lia, di Rachele e delle due ancelle, smise davanti le due1 Ma alzando i suoi occhi Giacobbe vide Esaù, che veniva, e con lui quattrocento uomini: e divise i figli di Lia, e di Rachele, e delle sue schiave.
2 ancelle e i loro figli, poi Lia e i suoi figli, e finalmente Rachele e Giuseppe.2 E l'una, e l'altra schiava, e i loro figliuoli li pose in primo luogo. Lia, e i figliuoli di lei nel secondo luogo: e Rachele, e Giuseppe da ultimo.
3 Egli poi andando innanzi, si prostrò sette volte a terra, finché non fu vicino il suo fratello.3 Ed egli andando innanzi s'inchinò fino a terra sette volte, prima che si approssimasse il suo fratello.
4 Allora Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, e, stringendolo al collo e baciandolo, pianse.4 Corse allora Esaù incontro al suo fratello, e lo abbracciò: e stringendogli il collo, e baciandolo pianse.
5 Poi, alzati gli occhi e vedute le donne coi loro figli, disse: « Chi son questi? Sono tuoi? » Rispose: « Sono i figli che Dio ha donato a me tuo servo ».5 E alzati gli occhi, vide le donne, e i loro bambini, e disse: Chi son questi? son eglino tuoi? Rispose: Sono i figliuoli, che Dio ha donati a me tuo servo.
6 Allora s'accostarono le ancelle coi loro figlioli e si prostrarono:6 E appressandosi le schiave, e i loro figliuoli s'inchinarono profondamente.
7 Si accostò pure Lia con i suoi figlioli, e dopo che essi si furono ugualmente prostrati, vennero ultimi a prostrarsi Giuseppe e Rachele.7 Si appressò anche Lia co' suoi figliuoli: e dopo che si furono nella stessa guisa inchinati, Giuseppe, e Rachele fecero ultimi profondo inchino.
8 Ed Esaù disse: « Che significano le mandre che ho incontrate? » Rispose: « Son per trovar grazia davanti al mio signore ».8 E disse Esaù: Che significano le squadre, che io già incontrai? Rispose: Bramai di trovar grazia nel cospetto del signor mio.
9 Ed Esaù: « Della roba ne ho anche troppa, fratello mio; tienti pure il tuo per te ».9 Ma quegli disse: Ho del bene di là da molto, fratel mio: tieni il tuo per te.
10 E Giacobbe: «Non far cosi, ti prego, ma se ho trovata grazia negli occhi tuoi, accetta dalle mie mani il piccolo dono, giacché ho veduto la tua faccia come se vedessi il volto di Dio: siimi propizio,10 E Giacobbe disse: Non far così, ti prego: ma se ho trovato grazia negli occhi tuoi, accetta il piccol dono dalle mie mani: imperocché io ho veduto la tua faccia, come se io vedessi il volto di Dio: siimi propizio,
11 e accetta la benedizione che ti ho recato e che io ho ricevuto da Dio, datore d'ogni bene ». Ed Esaù, forzato dal fratello, a stento accettò,11 E accetta la benedizione, che io ti ho recato, e la quale fu donata a me da Dio, il quale dà tutte le cose. E accettandola a mala pena sforzato dal fratello,
12 e disse: « Andiamo assieme, ed io ti sarò compagno nel viaggio ».12 Disse quegli: Andiamo di conserva, e io ti sarò compagno nel viaggio.
13 Ma Giacobbe rispose: « Tu vedi, signor mio, come io abbia dei teneri bambini, e pecore e vacche pregne: se fossero sforzati a camminare, in un giorno morranno tutti i greggi.13 Ma disse Giacobbe: Tu vedi, signor mio, che io ho meco de' teneri bambini, e pecore, e vacche pregne: e se gli affaticherò più del dovere a camminare, morranno in un dì tutti i greggi.
14 Vada il mio signore davanti al suo servo, ed io lo seguirò piano piano col passo dei miei bambini, finche non giunga a Seir presso il mio signore ».14 Vada il signor mio davanti al suo servo: e io seguirò bel bello le sue pedate, conforme vedrò, che possano fare i miei bambini, fino a tanto ch'io giunga presso al signor mio a Seir.
15 Esaù rispose: «Permetti almeno che restino alcuni della mia gente ad accompagnarti nel viaggio ». Ma Giacobbe rispose: « Non è necessario: io ho solo bisogno di trovar grazia nel tuo cospetto, mio signore ».15 Rispose Esaù: Ti prego di lasciar, che almeno restino della gente, che è con me, alcuni, che ti accompagnino nel viaggio. Non è necessario, disse quegli: di questo solo ho bisogno, di trovar grazia nel cospetto tuo, mio signore.
16 Cosi Esaù in quel giorno tornò a Seir, rifacendo la strada per la quale era venuto.16 Tornò adunque in quel giorno Esaù per la strada, per cui era venuto in Seir.
17 E Giacobbe giunse a Socot, a cui per avervi fabbricata una casa e piantate le tende, diede il nome di Socot, che vuol dire: tende.17 E Giacobbe giunse a Socoth: dove fabbricata avendo una casa, e piantate le tende, diede a quel luogo il nome di Socoth, vale a dire Padiglioni.
18 E dopo il suo ritorno dalla Mesopotamia di Siria, Giacobbe passò a Salem città dei Sichimiti, nella terra di Canaan, e abitò presso la città.18 E dopo il suo ritorno dalla Mesopotamia di Siria passò a Salem città de' Sichimiti, che è nella terra di Chanaan: e abitò presso alla città.
19 E per cento agnelli comprò dai figli di Hemor, padre di Sichem, quella parte di campo dove aveva piantate le tende;19 E comprò quella parte di campo, dove avea piantate le tende, da' figliuoli di Hemor padre di Sichem per cento agnelle.
20 ed ivi, alzato un altare, invocò il fortissimo Dio d'Israele.20 E ivi alzato un altare, dinanzi ad esso invocò il fortissimo Dio d'Israele.