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Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Genesi 27


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Quando poi Isacco fu invecchiato e la vista gli si era tanto indebolita da non vederci più, chiamato il suo figlio maggiore Esaù, gli disse: « figliolo mio! » Ed egli rispose: « Eccomi! »1 Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: "Figlio mio". Gli rispose: "Eccomi".
2 E il padre a lui: « Come tu vedi, io sono invecchiato, e non so il giorno della mia morte.2 Riprese: "Vedi, io sono vecchio e ignoro il giorno della mia morte.
3 Prendi le tue armi, il turcasso e l'arco, e va fuori a caccia, e quando avrai preso qualche cosa,3 Ebbene, prendi le tue armi, la tua farètra e il tuo arco, esci in campagna e prendi per me della selvaggina.
4 fammene una pietanza come sai che mi piace, e portamela a mangiare, affinchè l'anima mia ti benedica prima ch'io muoia ».4 Poi preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire".
5 Avendo ciò udito Rebecca, appena Esaù se ne fu andato a caccia per compire il comando del padre,5 Ora Rebecca ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a casa.
6 disse a Giacobbe suo figliolo: «Ho sentito tuo padre parlare con Esaù tuo fratello e dirgli:6 Rebecca disse al figlio Giacobbe: "Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù:
7 Portami della tua cacciagione, e fammi una pietanza, affinchè io la mangi, e ti benedica dinanzi al Signore prima di morire.7 Portami la selvaggina e preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte.
8 Or dunque, figlio mio, attienti ai miei consigli:8 Ora, figlio mio, obbedisci al mio ordine:
9 va alla greggia e portami i due migliori capretti, affinchè io ne faccia pel tuo padre quelle pietanze di cui si ciba con piacere;9 Va' subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io ne farò un piatto per tuo padre, secondo il suo gusto.
10 e poi, quando tu gliele avrai portate ed egli le avrà mangiate, ti benedica prima di morire ».10 Così tu lo porterai a tuo padre che ne mangerà, perché ti benedica prima della sua morte".
11 E Giacobbe rispose: « Tu sai che Esaù mio fratello è peloso, ed io senza peli:11 Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: "Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia.
12 se per caso mio padre mi tasta e mi riconosce, temo che pensi che io abbia voluto burlarlo, e così mi tiri addosso la maledizione, invece della benedizione ».12 Forse mio padre mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una benedizione".
13 E la madre a lui: « Ricada pure su di me questa maledizione, figlio mio; tu però ascolta la mia voce: va e porta quanto t'ho detto ».13 Ma sua madre gli disse: "Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti".
14 Egli dunque li andò a prendere, li portò e li diede alla madre, la quale ne preparò le pietanze che sapeva gradite al padre di lui.14 Allora egli andò a prenderli e li portò alla madre, così la madre ne fece un piatto secondo il gusto di suo padre.
15 Poi fece indossare a Giacobbe il miglior vestito di Esaù, che teneva presso di se in casa,15 Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, Esaù, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe;
16 e colle pelli dei capretti gli ravvolse le mani e gli coprì la parte nuda del collo;16 con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo.
17 finalmente gli diede le pietanze e i pani che essa aveva fatto cocere.17 Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato.
18 Giacobbe, avendo portato ogni cosa ad Isacco, gli disse: « Padre mio ». Ed egli rispose: «Ascolto. Chi sei tu, figliolo mio? »18 Così egli venne dal padre e disse: "Padre mio". Rispose: "Eccomi; chi sei tu, figlio mio?".
19 E Giacobbe disse: «Io sono il tuo primogenito Esaù: ho fatto quanto mi hai comandato: alzati, siedi e mangia della mia caccia, affinchè l'anima tua mi benedica ».19 Giacobbe rispose al padre: "Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica".
20 E Isacco replicò al figliolo: « Come, figliol mio, hai potuto trovarne così presto? » L'altro ripose: «Fu volere di Dio che m'inbattessi subito in ciò che bramava ».20 Isacco disse al figlio: "Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!". Rispose: "Il Signore me l'ha fatta capitare davanti".
21 E Isacco disse: « Accostati, chè ti tasti, o figlio mio, e riconosca se tu sei o no il mio figlio Esaù ».21 Ma Isacco gli disse: "Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no".
22 Allora egli s'accostò al padre, il quale, tastato che l'ebbe, disse: «La voce, veramente, sarebbe la voce di Giacobbe; ma le mani son quelle d'Esaù ».22 Giacobbe si avvicinò ad Isacco suo padre, il quale lo tastò e disse: "La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù".
23 Così non lo riconobbe, perchè le mani di lui eran pelose come quelle del fratello maggiore. Benedicendolo23 Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse.
24 disse: « Sei tu proprio il mio figliolo Esaù? » L'altro rispose « Sì ».24 Gli disse ancora: "Tu sei proprio il mio figlio Esaù?". Rispose: "Lo sono".
25 E il padre: « Dammi le pietanze della tua caccia, o figlio mio, affinchè l'anima mia ti benedica ». Giacobbe lo servì, e, quando il padre ebbe mangiato, gli portò anche il vino. Bevuto che ebbe il vino,25 Allora disse: "Porgimi da mangiare della selvaggina del mio figlio, perché io ti benedica". Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve.
26 Isacco gli disse: « Accostati a me e dammi un bacio, figlio mio ».26 Poi suo padre Isacco gli disse: "Avvicinati e baciami, figlio mio!".
27 Giacobbe s'accostò e lo baciò. E Isacco, appena sentita la fragranza del vestito di lui, benedì Giacobbe e disse: « Ecco l'odore del mio figlio è come l'odore d'un fiorito campo benedetto da Dio!27 Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse:

"Ecco l'odore del mio figlio
come l'odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
28 Dio ti doni della rugiada del cielo e della pinguedine della terra, e abbondanza di frumento e di vino.28 Dio ti conceda rugiada del cielo
e terre grasse
e abbondanza di frumento e di mosto.
29 A te servano i popoli, a te s'inchinino le genti. Sii il padrone dei tuoi fratelli. E s'inchinino damanti a te i figli di tua madre. Maledetto sia chiunque ti maledice e benedetto chiunque ti benedice ».29 Ti servano i popoli
e si prostrino davanti a te le genti.
Sii il signore dei tuoi fratelli
e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
Chi ti maledice sia maledetto
e chi ti benedice sia benedetto!".

30 Appena Isacco aveva finite queste parole, e Giacobbe se n'era andato, tornò Esaù,30 Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò dalla caccia Esaù suo fratello.
31 e preparate le pietanze della sua caccia, le portò al padre, dicendo: « Alzati, padre mio, e mangia della caccia del tuo figliolo, affinchè l'anima tua mi benedica ».31 Anch'egli aveva preparato un piatto, poi lo aveva portato al padre e gli aveva detto: "Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlio, perché tu mi benedica".
32 E Isacco gli disse: « Ma chi sei tu? » Egli rispose: « Sono Esaù, il tuo figlio primogenito ».32 Gli disse suo padre Isacco: "Chi sei tu?". Rispose: "Io sono il tuo figlio primogenito Esaù".
33 Isacco inorridì, oppresso da grande stupore, e, fuori di sè dalla maraviglia, disse: « E allora chi è colui che mi ha già portato la caccia fatta? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi: e l'ho benedetto, e sarà benedetto ».33 Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: "Chi era dunque colui che ha preso la selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, poi l'ho benedetto e benedetto resterà".
34 Udite le parole del padre, Esaù diede in un grido spaventoso, e costernato disse: «Benedici anche me, o padre mio! »34 Quando Esaù sentì le parole di suo padre, scoppiò in alte, amarissime grida. Egli disse a suo padre: "Benedici anche me, padre mio!".
35 Isacco rispose: « Il tuo fratello è venuto con inganno, e si è presa la tua benedizione ».35 Rispose: "È venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua benedizione".
36 Ed Esaù: « Con ragione gli fu posto il nome di Giacobbe, infatti mi ha soppiantato per la seconda volta: mi tolse già la mia primogenitura, ed ora mi ha tolta la mia benedizione». Poi disse: «Non hai serbato una benedizione anche per me? »36 Riprese: "Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!". Poi soggiunse: "Non hai forse riservato qualche benedizione per me?".
37 Isacco rispose: « Io l'ho costituito tuo signore, ed ho assoggettati al suo servizio tutti i suoi fratelli, l'ho provvisto di frumento e di vino; ed ora che potrei fare per te, o mio figliolo? »37 Isacco rispose e disse a Esaù: "Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?".
38 Esaù gli disse: «Non hai che una benedizione sola, o padre? Benedici anche me: te ne scongiuro! » E siccome Esaù piangeva ad alte grida,38 Esaù disse al padre: "Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!". Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse.
39 Isacco, mosso a compassione, gli disse: « La tua benedizione sarà nella pinguedine della terra39 Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:

"Ecco, lungi dalle terre grasse
sarà la tua sede
e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto.
40 e nella rugiada che scende dal cielo. Vivrai della tua spada, e sarai servo del tuo fratello; ma quando ti agiterai scuoterai il suo giogo dal tuo collo ».40 Vivrai della tua spada
e servirai tuo fratello;
ma poi, quando ti riscuoterai,
spezzerai il suo giogo dal tuo collo".

41 Esaù odiava sempre Giacobbe a causa della benedizione datagli dal padre, e disse in cuor suo: « Verranno i giorni del lutto pel mio padre, e allora ammazzerò il mio fratello Giacobbe ».41 Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: "Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe".
42 Essendo state riferite queste cose a Rebecca, essa mandò a chiamare Giacobbe suo figlio, e gli disse: «Ecco, tuo fratello Esaù minaccia di ucciderti.42 Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: "Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti.
43 Ora dunque, figlio mio, ascolta la mia voce e fuggi a Haran, da Labano mio fratello,43 Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Làbano.
44 e stai là un po' di tempo, finché il furore del fratello tuo non sia passato,44 Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata;
45 finché non cessi la sua collera, ed egli non si scordi delle cose che gli hai fatte. Allora ti manderò a riprendere e ti farò tornare qua. Perchè dovrò io perdere tutt'e due i miei figlioli in un sol giorno? »45 finché si sarà placata contro di te la collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno?".
46 E Rebecca disse a Isacco: « Mi viene a noia la vita a causa di queste figliole di Het. Se Giacobbe prende una moglie della razza di questo paese, io non voglio più vivere ».46 Poi Rebecca disse a Isacco: "Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?".