Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 5


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Giustificati dunque dalla fede, abbiano pace con Dio per mezzo del nostro Signor Gesù Cristo;1 Avendo dunque ricevuto la giustificazione per mezzo della fede, abbiamo pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;
2 per il quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, adito a questa grazia in cui siamo, e di cui meniamo vanto nella speranza della gloria dei figliuoli di Dio.2 per mezzo di lui abbiamo anche l'accesso, mediante la fede, a questa grazia nella quale siamo stati stabiliti e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio.
3 Nè solo questo, ma ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce tolleranza,3 Non solo, ma ci gloriamo perfino nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la costanza,
4 la tolleranza produce virtù provata, la virtù provata, speranza;4 la costanza una virtù collaudata, la virtù collaudata la speranza.
5 e la speranza non inganna, perchè l'amore divino s'è riversato nei nostri cuori per lo Spirito Santo che ci fu dato.5 La speranza, poi, non delude, poiché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo datoci in dono.
6 Difatti, perchè mai essendo noi ancora deboli, al suo tempo Cristo morì per gli empi?6 Infatti, quando eravamo ancora senza forze, Cristo, al tempo stabilito, morì per gli empi.
7 or a mala pena altri morrà per un giusto, e per un uomo dabbene qualcuno forse avrà cuore di morire;7 In realtà, a fatica, uno è disposto a morire per un giusto, e per una persona dabbene uno oserebbe forse morire.
8 ma Dio dà a vedere il suo vivo amore per noi, perchè essendo noi ancora peccatori,8 Ma Dio ci dà prova del suo amore per noi nel fatto che, mentre ancora eravamo peccatori, Cristo morì per noi.
9 Cristo per noi è morto. Or dunque, giustificati nel sangue di lui, tanto più saremo a mezzo di lui salvati dall'ira.9 A maggior ragione, dunque, giustificati come ora siamo per mezzo del suo sangue, saremo da lui salvati dall'ira.
10 Giacchè se, essendo nemici, siamo stati riconciliati a Dio per la morte di suo Figlio, tanto più, riconciliati, saremo salvati nella vita di lui;10 Se infatti, quando eravamo nemici, noi fummo riconciliati con Dio in virtù della morte del Figlio suo, quanto più, una volta riconciliati, saremo salvati per mezzo della sua vita.
11 nè solo questo, ma anche ci gloriamo in Dio per opera del Signore Nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.11 E non solo questo, ma ci gloriamo pure in Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale adesso abbiamo ricevuto la riconciliazione.
12 Per questo, come per opera d'un sol uomo entrò la colpa nel mondo, e per la colpa la morte, e così a tutti gli uomini s'è estesa la morte in quanto che tutti peccarono.12 Perciò, come a causa di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e attraverso il peccato la morte, e così la morte dilagò su tutti gli uomini per il fatto che tutti peccarono... --
13 Giacchè fino alla Legge v'era sì la colpa, nel mondo, ma la colpa non s'imputava non essendovi la legge.13 Fino alla legge infatti c'era il peccato nel mondo, ma un peccato non viene imputato non essendoci legge;
14 Nondimeno, regnò la morte da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevan peccato trasgredendo la legge come aveva fatto Adamo; il quale è figura di colui che doveva venire.14 ma la morte esercitò il suo dominio da Adamo fino a Mosè, anche su coloro che non peccarono, a causa di quella loro affinità con la trasgressione di Adamo, il quale è figura del futuro (Adamo).
15 Ma non come il fallo è il dono, poichè se per la colpa d'uno tutti gli altri morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono nella grazia dell'unico uomo Gesù Cristo, ridondò a vantaggio di tutti.15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno i molti morirono, molto più sovrabbondò la benevolenza di Dio e il dono nella benevolenza di un solo uomo, Gesù Cristo, verso i molti.
16 E non come nel caso di quell'unico che fu colpevole è stato il dono; poichè in seguito a quell'unico si voltò in condanna il giudizio, la grazia in seguito a molte colpe si voltò in giustificazione.16 E non è del dono come per il peccato di uno solo: infatti il giudizio proveniente da uno solo sfocia in condanna, invece il dono di grazia partendo dai molti peccati sfocia in giustificazione.
17 Se per il fallo di un solo regnò la morte per via d'uno, molto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, in vita regneranno per via dell'unico Gesù Cristo.17 Se dunque per la trasgressione di uno solo la morte regnò a causa di quello solo, quanto più coloro che ricevono l'abbondanza della benevolenza e il dono della giustizia regneranno nella vita a causa del solo Gesù Cristo!
18 Adunque come per un solo fallo si venne a una condanna per tutti gli uomini, così un unico atto di giustizia riescì per tutti gli uomini a giustificazione di vita.18 Dunque, come a causa della colpa di uno solo si ebbe in tutti gli uomini una condanna, così anche attraverso l'atto di giustizia di uno solo si avrà in tutti gli uomini la giustificazione di vita.
19 Come per la disobbedienza di uno i molti sono stati costituiti peccatori; così per l'obbedienza di uno i molti saranno costituiti giusti.19 Come infatti a causa della disobbedienza di un solo uomo, i molti furono costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.
20 La legge poi sopraggiunse sì che abbondò il fallo; ma dove abbondò il peccato ivi sovrabbondò la grazia,20 La legge subentrò affinché si moltiplicasse la trasgressione; ma dove si moltiplicò il peccato, sovrabbondò la grazia,
21 affinchè come aveva regnato il fallo nella morte, così regni la grazia propria della giustizia, in eterno, per opera di Gesù Cristo nostro Signore.21 affinché, come regnò il peccato nella morte, così anche la grazia regni mediante la giustificazione per la vita eterna in grazia di Cristo nostro Signore.